<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Honda da un mese ma non smette di stupirmi (le persone, non l'auto) | Il Forum di Quattroruote

Honda da un mese ma non smette di stupirmi (le persone, non l'auto)

Beh, dopo il DVD i-pilot del secolo scorso, sentite cosa mi è successo.

Ieri a pranzo ho ricevuto una bella sorpresa: a casa mi è arrivata una ricevuta bancaria per il saldo della vettura che io ho pagato tramite A/C.
Contattato subito la concessionaria, alle mie rimostranze la signorina dell'amministrazione mi dice che lei ha dovuto contabilizzare la vettura e che io l'avevo ritirata solo dopo le ferie, un mese dopo, e che avevo versato solo 2.500 euro per l'auto e che non era come una salumeria dove si passava a pagare dopo. Loro, contabilmente, hanno dovuto chiudere la partita.
Io le ho risposto che avevo trattato e concordato il tutto con l'amministratore unico, che non mi era stato detto che non potevo ritirarla un mese dopo per problemi contabili.

La signorina mi ha continuato a dire che non dovevo preoccuparmi che era solo una necessità contabile e che avrebbero provveduto a ritirarla a scadenza e che era prassi per tutti così. Quando le ho detto che in tanti anni non mi era mai capitato, mi ha detto che forse non avevo mai pagato dopo un mese (ndr contratto del 17 luglio con anticipo, ritiro del 27 agosto con saldo tramite a/c).
Quando io gli ho detto che non era vero, che altre volte non avevo mai avuto problemi lei mi ha di nuovo ribadito che era una srl e non una ditta individuale, e che doveva funzionare così.
Io allora le ho ribadito che, in pratica, loro, con correttezza contabile, avevano provveduto a incassare il mio assegno e a scontare la ricevuta bancaria, incassando, pertanto il doppio del dovuto.
In pratica la mia ricevuta è stata un finanziamento, trattandosi di un escamotage per incassare un anticipo dalla banca a fronte di un pagamento già effettuato.

Oggi vado alla Polizia Tributaria per sapere se è lecito il comportamento, poi deciderò il da farsi.

E' vero che il settore è in crisi, ma questo è troppo!!!
 
Fammi capire, hanno ricavato i dati della tua banca per l'emissione della RB dal tuo assegno di acconto? Oppure te li hanno espressamente chiesti? Il "giochino" che sospetti (avere per un tot di tempo la disponibilità di una somma che si aggiunge a quella incassata realmente) alla lunga non paga perché queste RB poi vanno ovviamente insolute e "sporcano" le statistiche della banca che alla fine si rifiuterà di scontare/anticipare le RB che successivamente andranno a presentare (all'80% per esempio piuttosto che al 100%). Cosa un po' da disperati.

Propendo piuttosto per l'errore materiale in buona fede abbinato a impiegata che oltre che poco capace di gestire le sue cose, evidentemente gestisce anche peggio la cornetta telefonica.

Tu ovviamente hai tutta la documentazione dei tuoi pagamenti in mano e l'assegno al tempo l'hai intestato alla concessionaria (fotocopia? ricevuta?) e non l'hai lasciato in bianco come tanti usano, vero? Se così sei a posto, manda un fax al conce dicendo semplicemente che la loro RB è stata emessa per errore e chiedendo di richiamarla. Se le tue carte però non sono così in ordine (perché non hai fatto un bonifico?) il rischio peggiore è che la RB non venga richiamata e vada quindi insoluta (e fin qui sarebbe ancora piuttosto normale) per poi essere quindi "ceduta" a una società di recupero crediti (vabbé, voglio essere pessimista fino in fondo, ma non ci credo neppure io...)

ciao
 
Scusa, ho riletto e ho scambiato l'assegno di conto corrente per l'assegno circolare. Sei tranquillissimo quindi. Hai eventualmente sempre tempo per farti dare documentazione dalla banca relativa all'emissione e incasso dello stesso se proprio proprio le cose dovessero complicarsi.
 
GuguLeo ha scritto:
Fammi capire, hanno ricavato i dati della tua banca per l'emissione della RB dal tuo assegno di acconto? Oppure te li hanno espressamente chiesti? Il "giochino" che sospetti (avere per un tot di tempo la disponibilità di una somma che si aggiunge a quella incassata realmente) alla lunga non paga perché queste RB poi vanno ovviamente insolute e "sporcano" le statistiche della banca che alla fine si rifiuterà di scontare/anticipare le RB che successivamente andranno a presentare (all'80% per esempio piuttosto che al 100%). Cosa un po' da disperati.

Propendo piuttosto per l'errore materiale in buona fede abbinato a impiegata che oltre che poco capace di gestire le sue cose, evidentemente gestisce anche peggio la cornetta telefonica.

Tu ovviamente hai tutta la documentazione dei tuoi pagamenti in mano e l'assegno al tempo l'hai intestato alla concessionaria (fotocopia? ricevuta?) e non l'hai lasciato in bianco come tanti usano, vero? Se così sei a posto, manda un fax al conce dicendo semplicemente che la loro RB è stata emessa per errore e chiedendo di richiamarla. Se le tue carte però non sono così in ordine (perché non hai fatto un bonifico?) il rischio peggiore è che la RB non venga richiamata e vada quindi insoluta (e fin qui sarebbe ancora piuttosto normale) per poi essere quindi "ceduta" a una società di recupero crediti (vabbé, voglio essere pessimista fino in fondo, ma non ci credo neppure io...)

ciao

Allora, la ricevuta bancaria è stata domiciliata presso la banca della concessionaria, da cui mi è arrivato l'avviso. I miei dati (nome, cognome e indirizzo) li hanno presi dalla autocertificazione di residenza, per il passaggio di proprietà.
Io non ho copia dell'assegno circolare, ma ho la matrice e la loro quietanza firmata.
Per ciò che attiene ai recuperatori, la banca mi ha confermato che verrà addebitata sul c/c della concessionaria in quanto ceduta allo sconto.
Se, poi, nonostante tutto dovesse arrivare ai recuperatori, non essendo titolo esecutivo dovrebbero dimostrare una mia mancanza, non suportata dal fatto che il concessionario mi ha intestato la macchina.
Ma sopratutto,ben vengano che così gli faccio una causa che la Accord mi viene gratis. (per i danni che mi faccio rimborsare)
E la concessionaria chiude.
Comunque io non credo che fiscalmente si possa richiedere due volte lo stesso pagamento.
Appena parlo con la finanza, comunque, vi faccio sapere.
 
totonnino ha scritto:
GuguLeo ha scritto:
Fammi capire, hanno ricavato i dati della tua banca per l'emissione della RB dal tuo assegno di acconto? Oppure te li hanno espressamente chiesti? Il "giochino" che sospetti (avere per un tot di tempo la disponibilità di una somma che si aggiunge a quella incassata realmente) alla lunga non paga perché queste RB poi vanno ovviamente insolute e "sporcano" le statistiche della banca che alla fine si rifiuterà di scontare/anticipare le RB che successivamente andranno a presentare (all'80% per esempio piuttosto che al 100%). Cosa un po' da disperati.

Propendo piuttosto per l'errore materiale in buona fede abbinato a impiegata che oltre che poco capace di gestire le sue cose, evidentemente gestisce anche peggio la cornetta telefonica.

Tu ovviamente hai tutta la documentazione dei tuoi pagamenti in mano e l'assegno al tempo l'hai intestato alla concessionaria (fotocopia? ricevuta?) e non l'hai lasciato in bianco come tanti usano, vero? Se così sei a posto, manda un fax al conce dicendo semplicemente che la loro RB è stata emessa per errore e chiedendo di richiamarla. Se le tue carte però non sono così in ordine (perché non hai fatto un bonifico?) il rischio peggiore è che la RB non venga richiamata e vada quindi insoluta (e fin qui sarebbe ancora piuttosto normale) per poi essere quindi "ceduta" a una società di recupero crediti (vabbé, voglio essere pessimista fino in fondo, ma non ci credo neppure io...)

ciao

Allora, la ricevuta bancaria è stata domiciliata presso la banca della concessionaria, da cui mi è arrivato l'avviso. I miei dati (nome, cognome e indirizzo) li hanno presi dalla autocertificazione di residenza, per il passaggio di proprietà.
Io non ho copia dell'assegno circolare, ma ho la matrice e la loro quietanza firmata.
Per ciò che attiene ai recuperatori, la banca mi ha confermato che verrà addebitata sul c/c della concessionaria in quanto ceduta allo sconto.
Se, poi, nonostante tutto dovesse arrivare ai recuperatori, non essendo titolo esecutivo dovrebbero dimostrare una mia mancanza, non suportata dal fatto che il concessionario mi ha intestato la macchina.
Ma sopratutto,ben vengano che così gli faccio una causa che la Accord mi viene gratis. (per i danni che mi faccio rimborsare)
E la concessionaria chiude.
Comunque io non credo che fiscalmente si possa richiedere due volte lo stesso pagamento.
Appena parlo con la finanza, comunque, vi faccio sapere.

Allora non è successo niente. Errore materiale o "giochino", tu in ogni caso ne sei fuori. Non ti rovinare il fegato con gli avvocati e, se vuoi, manda una raccomandata A/R intimando al conce di richiamare la RB e non procedere con ulteriori richieste di pagamento perché la vettura è già stata interamente saldata come tu puoi facilissimamente dimostrare. Incazzarsi è assolutamente inutile. Vuoi toglierti una soddisfazione? Manda la raccomandata in copia anche a Honda Italia. Verrà archiviata, ma in conce si agiteranno un po'...
 
Si, si so che non è successo niente, ma mi fa inc@xx@re che in concessionaria questo giochetto lo giustificano come necessità contabile dovuta al fatto che io ho ritirato l'auto dopo le ferie.

Ho parlato con la finanza (n.ro verde) e mi hanno confermato che potrebbero esserci irregolarità contabili e che, se voglio, devo procedere ad una segnalazione che apre una verifica tributaria.

Il fegato mi rode, non lo nego, ma sono un buono e mi spiace creare casino e fare danni.

Ma sono anche stanco di tutte le angherie che i cittadini devono quotidianamente subire. E tutti se ne approfittano, e noi giù a subire.
E poi si dice che le banche non hanno fiducia, non aiutano la ripresa.
E le aziende che incassano assegni e scontano effetti sulla stessa fattura?
Non generalizzo assolutamente, in tanti anni di patente e di auto, e ne ho cambiate tante, non mi è mai successo.
L'ultima auto, quella di mia moglie, Suzuki Splash, addirittura mi è stata immatricolata e consegnata contestualmente al circolare consegnato. Il concessionario Tullio Ciferri di Rieti, quando mi sono proposto di andare a saldare l'auto prima dell'immatricolazione mi ha risposto: E perchè? Che problema c'è?
So che quest'ultimo è stato estremamente fiducioso, e che non è questa la prassi, ma richiedere il pagamento due volte, incassare due volte il saldo per due mesi (fino a scadenza riba) è veramente troppo.....

Ma, come diceva qualcuno, nella vita non si finisce mai di imparare.......
 
mah...

non per minimizzare, ma quello che è successo è una pratica abbastanza comune nelle attività commerciali.

Sostanzialmente, la società si fa anticipare l'importo indicato nella riba che poi il cliente provvederà a saldare alla scadenza.

Se questo non avviene (il pagamento da parte del cliente), la banca riaddebita l'insoluto sul cc della società.

Per quello che riguarda te, nema problema (per dirla alla slava), nessun problema.

Tu non hai autorizzato l'emissione della riba, né tantomeno hai proceduto al pagamento della stessa.

Questo è solo un problema della società (del concessionario) che cerca semplicemente un modo per finanziarsi senza tirare fuori troppe garanzie.

Probabilmente, però, è andata come dice Guguleo, cioè hanno emesso la riba e poi, complice agosto, si sono scordati di ritirarla prima della scadenza per evitare l'insoluto.

Il fornitore può emettere tutte le riba che vuole, ma il cliente se non le vuole pagare non le paga non rischiando niente (non è un titolo esecutivo come la cambiale).

la questione contabile addotta dalla signorina è dovuta ad una prassi (scorretta) di ragioneria: si chiude il credito verso il cliente con l'emissione della riba, trasformando così un credito (a breve) in liquidità perché la riba è portata all'anticipo in banca.

Ripeto, nessun problema di eventuali segnalazioni a centrale rischi et similia.
 
scipione1 ha scritto:
mah...

non per minimizzare, ma quello che è successo è una pratica abbastanza comune nelle attività commerciali.

Sostanzialmente, la società si fa anticipare l'importo indicato nella riba che poi il cliente provvederà a saldare alla scadenza.

Se questo non avviene (il pagamento da parte del cliente), la banca riaddebita l'insoluto sul cc della società.

Per quello che riguarda te, nema problema (per dirla alla slava), nessun problema.

Tu non hai autorizzato l'emissione della riba, né tantomeno hai proceduto al pagamento della stessa.

Questo è solo un problema della società (del concessionario) che cerca semplicemente un modo per finanziarsi senza tirare fuori troppe garanzie.

Probabilmente, però, è andata come dice Guguleo, cioè hanno emesso la riba e poi, complice agosto, si sono scordati di ritirarla prima della scadenza per evitare l'insoluto.

Il fornitore può emettere tutte le riba che vuole, ma il cliente se non le vuole pagare non le paga non rischiando niente (non è un titolo esecutivo come la cambiale).

la questione contabile addotta dalla signorina è dovuta ad una prassi (scorretta) di ragioneria: si chiude il credito verso il cliente con l'emissione della riba, trasformando così un credito (a breve) in liquidità perché la riba è portata all'anticipo in banca.

Ripeto, nessun problema di eventuali segnalazioni a centrale rischi et similia.

Sisi, d'accordo con te e con Guguleo, e anche io voglio credere che si siano dimenticati di ritirarla dal 27 agosto, quando ho pagato con A/C, e la dimenticanza durerà, nonostante le mie rimostranze, fino al 12 ottobre (data di scadenza).

Il mio punto è che vorrei soddisfazione. E che mi fa arrabbiare che chi è in difetto sia arrogante e supponente, scaricando su altri le responsabilità di una pratica commerciale scorretta, adducendo scuse e controscuse basate su principi contabili inesistenti.

Bastava dire: ci scusiamo del disguido, provvederemo.
E tutto sarebbe finito. Ma dire che non possono ritirare la ricevuta perchè costa 15 euro, mi verrebbe di fargli una bella segnalazione alla GdF, così che siano costretti a pagare un avvocato e così comprendere perchè si dice che per un acino di sale si perde la minestra.

Una cosa è certa: non comprerò più auto da loro. Sono dei mercanti di bassissimo profilo professionale e commerciale. E io pretendo professionalità e correttezza. ;)
 
scusa se insisto ma alla Gdf credo che la cosa possa interessare pochissimo.

Il soggetto ingannato qui (oltre che tu) è la banca che riceve una riba con scadenza 12 ottobre a fronte della quale è stata emessa una fattura a luglio per vendita di auto (un pagamento a 3 mesi per la vendita auto: oiboh!).

ma la fattura in questione è già stata saldata il 27 agosto quindi la riba tecnicamente è legata ad un documento che non rappresenta più un credito.

Ma ripeto, è una prassi consolidata di emettere fatture e contemporaneamente riba a copertura del pagamento.

personalmente ricevo in continuazione riba da me non approvate che mi guardo bene dal pagare (pago solo con bonifico).

le prime volte telefonavo dicendo che non le avrei pagate ma avrei fatto un bonifico, ma la cosa quasi quasi non li interessava, per cui pagare solo col mezzo di pagamento concordato, il resto non conta!
 
scipione1 ha scritto:
scusa se insisto ma alla Gdf credo che la cosa possa interessare pochissimo.

Il soggetto ingannato qui (oltre che tu) è la banca che riceve una riba con scadenza 12 ottobre a fronte della quale è stata emessa una fattura a luglio per vendita di auto (un pagamento a 3 mesi per la vendita auto: oiboh!).

ma la fattura in questione è già stata saldata il 27 agosto quindi la riba tecnicamente è legata ad un documento che non rappresenta più un credito.

Ma ripeto, è una prassi consolidata di emettere fatture e contemporaneamente riba a copertura del pagamento.

personalmente ricevo in continuazione riba da me non approvate che mi guardo bene dal pagare (pago solo con bonifico).

le prime volte telefonavo dicendo che non le avrei pagate ma avrei fatto un bonifico, ma la cosa quasi quasi non li interessava, per cui pagare solo col mezzo di pagamento concordato, il resto non conta!

Allora il punto è legato a cosa la ditta ha fatto con la riba.
Se la RiBa è stata solo presentata all'incasso, sicuramente hai ragione tu, ma la tecnica bancaria e i regolamenti di vigilanza prevedono che, quando il debitore paga in altro modo, il creditore deve prontamente comunicare alla banca che il credito è stato incassato e la riba, pertanto, va ritirata.

Differente è il discorso qui posto: se a scadenza la riba viene riaddebitata sul conto del debitore, come pagata o insoluta, vuol dire che la RiBa è stata frutto di un'anticipo (o per semplicità sconto), nel senso che la ditta ha chiesto l'anticipo della RiBa alla Banca che ha pagato. Incassato il credito dal debitore principale, io in questo caso, la concessionaria deve restituire i soldi alla banca perchè, anche contabilmente, ha due incassi per la stessa fattura, il mio A/C e lo sconto "cambiario".
Quindi, contabilmente è un'irregolarità che, per l'ufficio di Polizia Tributaria, giustifica un approfondimento della regolarità contabile della ditta con eventuali conseguenze in sede civile o penale a seconda degli eventuali reati che dovessero emergere.

La concessionaria, in sintesi, per una fattura di 18.000 euro ha incassato il mio assegno e lo sconto della ricevuta. Poi i soldi alla banca li restituisce solo a scadenza riba, cioè nel mio caso 1 mese e mezzo dopo il regolare incasso. Quindi la mia macchina gli è servita per un finanziamento a tasso di sconto (più favorevole rispetto all'apertura di credito in c/c) basato su una riba non giustificata (per non usare termini più "incisivi") da alcun incasso da fare.
E' come se tu prendessi l'elenco telefonico e emettessi riba. Poi vai in banca e te le fai anticipare. Alla scadenza i soldi ti verranno riaddebitati sul conto, perchè nessuno paga, ma intanto per tutto il tempo tu hai utilizzato soldi della banca. I crediti di portafoglio (sconto) sono per norma "autoliquidanti", cioè si estinguono da soli perchè il debitore paga e, quindi, in automatico. Derivano da rapporti commerciali e, in quanto autoliquidanti, sono leggermente meno rischiosi di un "fido in bianco", cioè senza alcuna contropartita commerciale, con relativa riduzione anche dei tassi richiesti dalle banche.
In questo caso si è mascherato un credito in bianco con una "inesistente" contropartita commerciale in quanto la compravendita ha avuto regolare prestazione e controprestazione e si è pertanto estinta.
Non credi che sia oltremodo irregolare?
Non voglio sembrare presuntuoso e scusate la verve, ma mi fa veramente inc@xx@re che questi metodi scorretti vengano addebitati all'ignaro utente.

Per questo poi non si possono criminalizzare le banche se aprono 170 milioni di volte gli occhi prima di concedere credito alle imprese.
E, come al solito, ci vano di mezzo le ditte serie ed oneste, che, continuo a credere, siano la maggioranza
 
Le cose non stanno esattamente così. Per poter "spendere" i crediti delle riba, è necessario che ci sia un accordo con la banca preventivo relativo alla "spendibilità" del portafoglio SBF rappresentato dal totale delle riba emesse. La banca può accordare, chessò, 500mila euro di portafoglio e il cliente ha facoltà di utilizzare questi 500mila euro per pagare fornitori o villa in Sardegna, senza limitazioni particolari. La banca può anche però concedere un credito inferiore se ritiene lo ritiene opportuno. Per esempio, può capitare che un'azienda abbia un portafoglio di 1mln di euro (magari perché concede pagamenti troppo lunghi ai propri clienti) e non possa spenderlo completamente perché la banca non è disposta a concedere credito per quella cifra. Capita però anche il caso opposto: la banca accorda 500mila euro ma l'azienda, in calo di fatturato, ha RB spendibili solo per 200mila euro: emettere una RB "fasulla" aiuta quindi a procurarsi ulteriore liquidità. C'è però un rovescio della medaglia: la banca prima o poi si rende conto del giochetto e interviene in diversi modi. Per esempio, può ridurre il fido anche in modo sostanzioso, oppure ancora può decidere di "far valere" ai fini della spendibilità del credito, non più il 100% del portafoglio riba presentato, bensì una percentuale inferiore, per es. 80%. Capita anche che aziende che hanno rapporti con più banche e non abbiano sufficienti RB da presentare, presentino la stessa RB su più banche diverse, moltiplicando pani e pesci.

Va da sè che le buglie hanno le gambe corte, e questi giochini elementari si ritorcono rapidamente contro chi li fa, che rischia un ulteriore restringimento dei fidi e conseguente crisi di liquidità. Si tratta di mosse poco furbe e un po' disperate. Ecco perché propendevo per qualche errore da parte dell'amministrazione. Altrimenti si dovrebbe pensare a un concessionario in grave crisi e forse prossimo alla chiusura.
 
GuguLeo ha scritto:
Le cose non stanno esattamente così. Per poter "spendere" i crediti delle riba, è necessario che ci sia un accordo con la banca preventivo relativo alla "spendibilità" del portafoglio SBF rappresentato dal totale delle riba emesse. La banca può accordare, chessò, 500mila euro di portafoglio e il cliente ha facoltà di utilizzare questi 500mila euro per pagare fornitori o villa in Sardegna, senza limitazioni particolari. La banca può anche però concedere un credito inferiore se ritiene lo ritiene opportuno. Per esempio, può capitare che un'azienda abbia un portafoglio di 1mln di euro (magari perché concede pagamenti troppo lunghi ai propri clienti) e non possa spenderlo completamente perché la banca non è disposta a concedere credito per quella cifra. Capita però anche il caso opposto: la banca accorda 500mila euro ma l'azienda, in calo di fatturato, ha RB spendibili solo per 200mila euro: emettere una RB "fasulla" aiuta quindi a procurarsi ulteriore liquidità. C'è però un rovescio della medaglia: la banca prima o poi si rende conto del giochetto e interviene in diversi modi. Per esempio, può ridurre il fido anche in modo sostanzioso, oppure ancora può decidere di "far valere" ai fini della spendibilità del credito, non più il 100% del portafoglio riba presentato, bensì una percentuale inferiore, per es. 80%. Capita anche che aziende che hanno rapporti con più banche e non abbiano sufficienti RB da presentare, presentino la stessa RB su più banche diverse, moltiplicando pani e pesci.

Va da sè che le buglie hanno le gambe corte, e questi giochini elementari si ritorcono rapidamente contro chi li fa, che rischia un ulteriore restringimento dei fidi e conseguente crisi di liquidità. Si tratta di mosse poco furbe e un po' disperate. Ecco perché propendevo per qualche errore da parte dell'amministrazione. Altrimenti si dovrebbe pensare a un concessionario in grave crisi e forse prossimo alla chiusura.

Certo che per poter spendere una RiBa devi avere un fido o "castelletto".

Io ero stato un pò generico per permettere, secondo me, a tutti di capire.

La dimenticanza dell'amministrazione non dovrebbe reggere con la mia segnalazione e la loro risposta che solo a scadenza la addebiteranno sul loro c/c. Ora ufficialmente sanno del pasticcio ma non fanno nulla.
Della "prossimità della chiusura" poi non credo perchè stanno per allargarsi con un'altra concessione Honda in altro comune. E' una pratica becera e furbetta. Che, condivido, ha le gambe corte. O almeno ci spero.

NB: Credo che operiamo nello stesso settore :D
 
Aggiornamento.
Oggi sono passato in concessionaria per la sostituzione della mostrina del parabrezza che era saltata.
Ho ritirato anche i documenti della macchina e la signorina, che avevo sentito telefonicamente, si è palesata chiedendo se mi fossi rassicurato.
Io le ho spiegato che non mi dovevo rassicurare ma che la faccenda non era stata gestita correttamente, dettagliandole il perchè. E le ho ribadito che anche la GdF confermava la scorrettezza. Lei mi ha detto che correre ai ripari le costava, ed io le ho ribadito che questo non poteva essere un problema mio.
Lei, stizzita, si è zittita assorbendo il colpo.
Quando poi mi ha consegnato l'INFORAD che il venditore (amministartore della società) mi aveva promesso mi ha ringraziato per il contatto con il 117. Con un fare un pò arrogante.
Io le ho risposto che non avevo chiamato il 117 ma che esiste un numero verde della GdF (800669666), lei mi ha detto che il 117 è un numero verde, ma io le ho ribadito che il numero di assistenza era quell'altro, che vi segnalo anche per vostra conoscenza. ( e continuiamo con l'approssimazione :rolleyes: )
Mi sono congedato con un sorriso beffardo.
La mia piccola soddisfazione l'ho ricevuta.
 

Guide

  • Dossier Auto Usate

    I programmi ufficiali delle case - Come smacherare i trucchi - Che cosa controllare ...
  • Problemi con l'auto

    Avviamento - Climatizzazione - Freni - Frizione - Interni - Luce - Rumori auto - ...
  • Revisione

    La revisione periodica - Costi e sanzioni
  • Patenti Speciali

    Il centro protesi INAIL - Guida - Acquisto - Traposto - Domande frequenti
Back
Alto