Carissimi amici
Vorrei sottoporre alla Vs. riflessione la domanda nel titolo (che ho postato anche in ZF, ndr): alla luce dei cambiamenti imposti dalla globalizzazione alla produzione delle vetture, oramai tantissime case ?assemblano ? componenti acquistate da vari fornitori in giro per il mondo, quindi ha ancora senso oggi parlare di auto made in Italy, made in Germany ecc. ?
Nella mia personale esperienza, la penultima auto posseduta (Volvo V40) è una sintesi perfetta: proprietà del marchio in mano cinese (Geely se non erro), casa madre svedese, produzione belga (Genk), telaio tedesco (Ford, Koln), motore francese (Peugeot)
Guardando in casa Italia, sappiamo tutti che quella che era Fabbrica Italiana Automobili Torino è divenuta grazie all?intervento del suo management Fiat Chrysler Automobiles, con sede legale in Olanda e sede amministrativa in Inghilterra (se ho capito bene ? )
La FCA commercializza in Italia col marchio FIAT auto che oramai hanno pochissimo di italiano: a cominciare dall?ammiraglia Lancia di qualche anno fa che era una Chrysler 300 C, o la Freemont che era una Dodge Journey ri etichettate FIAT per la bisogna; venendo ad oggi, le 500 L ed X mi risulta siano prodotte nella fabbrica serba ex Zastava, i modelli prefiniti sono ?importati? in Italia e vengono poi finite alle catene di Melfi ed in altri stabilimenti FIAT
Concludo la riflessione prima di darvi la parola per i commenti ed i Vs contributi con questo spunto particolare: se sulle Kia prodotte in Slovacchia (Zilina), c?è il marchio Kia Slovakia Limited (o giù di lì), sulla mia attuale Suzuki Vitara la targhetta riporta Magyaros Suzuki (o giù di li, non conosco bene l?ungherese per scriverlo correttamente), perché sulla 500 L o X c?è scritto FIAT e non invece FCA SERBIJA ?
A Voi la parola
Vorrei sottoporre alla Vs. riflessione la domanda nel titolo (che ho postato anche in ZF, ndr): alla luce dei cambiamenti imposti dalla globalizzazione alla produzione delle vetture, oramai tantissime case ?assemblano ? componenti acquistate da vari fornitori in giro per il mondo, quindi ha ancora senso oggi parlare di auto made in Italy, made in Germany ecc. ?
Nella mia personale esperienza, la penultima auto posseduta (Volvo V40) è una sintesi perfetta: proprietà del marchio in mano cinese (Geely se non erro), casa madre svedese, produzione belga (Genk), telaio tedesco (Ford, Koln), motore francese (Peugeot)
Guardando in casa Italia, sappiamo tutti che quella che era Fabbrica Italiana Automobili Torino è divenuta grazie all?intervento del suo management Fiat Chrysler Automobiles, con sede legale in Olanda e sede amministrativa in Inghilterra (se ho capito bene ? )
La FCA commercializza in Italia col marchio FIAT auto che oramai hanno pochissimo di italiano: a cominciare dall?ammiraglia Lancia di qualche anno fa che era una Chrysler 300 C, o la Freemont che era una Dodge Journey ri etichettate FIAT per la bisogna; venendo ad oggi, le 500 L ed X mi risulta siano prodotte nella fabbrica serba ex Zastava, i modelli prefiniti sono ?importati? in Italia e vengono poi finite alle catene di Melfi ed in altri stabilimenti FIAT
Concludo la riflessione prima di darvi la parola per i commenti ed i Vs contributi con questo spunto particolare: se sulle Kia prodotte in Slovacchia (Zilina), c?è il marchio Kia Slovakia Limited (o giù di lì), sulla mia attuale Suzuki Vitara la targhetta riporta Magyaros Suzuki (o giù di li, non conosco bene l?ungherese per scriverlo correttamente), perché sulla 500 L o X c?è scritto FIAT e non invece FCA SERBIJA ?
A Voi la parola