alexmed
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Giuseppe Busso
Arese ricorda il genio dei motori Alfa
A volte certi eventi si susseguono con un ritmo beffardo, certe coincidenze paiono studiate apposta da degli dei burloni. Ne è un esempio il centenario della nascita di Giuseppe Busso. Il geniale motorista dell'Alfa Romeo era nato a Torino il 27 aprile 1913.
Al via i cantieri. Cent'anni e tre giorni più tardi, il 30 aprile 2013, in quel che resta degli ex stabilimenti Alfa Romeo, ad Arese, saranno staccate le utenze in vista dell'avvio dei cantieri. I capannoni, nei quali le attività si sono via via fermate a partire dal 2000 per arrestarsi definitivamente nel 2009, saranno sottoposti a bonifica, per essere poi convertiti al loro nuovo destino. Partiranno, infatti, i lavori per avviare quel piano di recupero che da oltre dieci anni fa discutere enti locali, residenti, sindacati e appassionati e che vedrà sorgere sul sito dell'ex stabilimento un'area commerciale, una zona residenziale e un polo di ricerca (a proposito del quale, però, ci sono ancora poche certezze).
Nel padiglione Meccanica. Una certezza, invece, era Busso per gli alfisti che ancora oggi lo ricordano con affetto. E per celebrare il centenario della sua nascita è stato scelto proprio un luogo simbolo dello stabilimento, che sarà accessibile per l'ultima volta prima che anche qui, come già accaduto in altre aree del sito, entrino in azione le ruspe: il padiglione 28, quello della Meccanica. Là, dove nascevano i suoi motori, sabato 27 aprile uno speciale raduno racconterà la storia di questo grande progettista. Organizzato dall'Alfa Club Milano, con il patrocinio del Comune di Arese, l'evento vedrà la partecipazione di Fiorenzo Busso, figlio di Giuseppe, Giuseppe Satta Puliga, figlio di Orazio, un altro" pezzo" di storia dell'Alfa, di ex dipendenti e di appassionati del marchio che potranno portare le loro vetture con il Biscione all'interno del capannone dove il "papà" dei motori Alfa verrà ricordato.
Non solo V6. Busso, tra il 1948 e il 1977, è stato l'artefice della meccanica dei modelli più importanti della Casa di Arese, dalla 1900 alla Giulia, dalla Giulietta all'Alfetta, oltre che del V6 detto appunto "Busso", che è stato prodotto per oltre 25 anni e ha equipaggiato molte delle vetture di punta dell'Alfa, ma anche della Lancia e della Fiat. Qualcuno ancora adesso lo chiama il "violino di Arese". Dal suo tavolo da disegno, al Portello prima e ad Arese poi, sono usciti anche altri pezzi di storia del Biscione, come il V8 che equipaggiava la 33 da competizione. Andato in pensione nel 1977, Busso è rimasto sempre molto legato all'Alfa. Se n'è andato all'inizio del 2006: pochi giorni prima era stato prodotto l'ultimo V6 che porta il suo nome.
Laura Confalonieri
http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/giuseppe-busso-arese-ricorda-il-genio-dei-motori-alfa?comeFrom=forum_QRT
Arese ricorda il genio dei motori Alfa
A volte certi eventi si susseguono con un ritmo beffardo, certe coincidenze paiono studiate apposta da degli dei burloni. Ne è un esempio il centenario della nascita di Giuseppe Busso. Il geniale motorista dell'Alfa Romeo era nato a Torino il 27 aprile 1913.
Al via i cantieri. Cent'anni e tre giorni più tardi, il 30 aprile 2013, in quel che resta degli ex stabilimenti Alfa Romeo, ad Arese, saranno staccate le utenze in vista dell'avvio dei cantieri. I capannoni, nei quali le attività si sono via via fermate a partire dal 2000 per arrestarsi definitivamente nel 2009, saranno sottoposti a bonifica, per essere poi convertiti al loro nuovo destino. Partiranno, infatti, i lavori per avviare quel piano di recupero che da oltre dieci anni fa discutere enti locali, residenti, sindacati e appassionati e che vedrà sorgere sul sito dell'ex stabilimento un'area commerciale, una zona residenziale e un polo di ricerca (a proposito del quale, però, ci sono ancora poche certezze).
Nel padiglione Meccanica. Una certezza, invece, era Busso per gli alfisti che ancora oggi lo ricordano con affetto. E per celebrare il centenario della sua nascita è stato scelto proprio un luogo simbolo dello stabilimento, che sarà accessibile per l'ultima volta prima che anche qui, come già accaduto in altre aree del sito, entrino in azione le ruspe: il padiglione 28, quello della Meccanica. Là, dove nascevano i suoi motori, sabato 27 aprile uno speciale raduno racconterà la storia di questo grande progettista. Organizzato dall'Alfa Club Milano, con il patrocinio del Comune di Arese, l'evento vedrà la partecipazione di Fiorenzo Busso, figlio di Giuseppe, Giuseppe Satta Puliga, figlio di Orazio, un altro" pezzo" di storia dell'Alfa, di ex dipendenti e di appassionati del marchio che potranno portare le loro vetture con il Biscione all'interno del capannone dove il "papà" dei motori Alfa verrà ricordato.
Non solo V6. Busso, tra il 1948 e il 1977, è stato l'artefice della meccanica dei modelli più importanti della Casa di Arese, dalla 1900 alla Giulia, dalla Giulietta all'Alfetta, oltre che del V6 detto appunto "Busso", che è stato prodotto per oltre 25 anni e ha equipaggiato molte delle vetture di punta dell'Alfa, ma anche della Lancia e della Fiat. Qualcuno ancora adesso lo chiama il "violino di Arese". Dal suo tavolo da disegno, al Portello prima e ad Arese poi, sono usciti anche altri pezzi di storia del Biscione, come il V8 che equipaggiava la 33 da competizione. Andato in pensione nel 1977, Busso è rimasto sempre molto legato all'Alfa. Se n'è andato all'inizio del 2006: pochi giorni prima era stato prodotto l'ultimo V6 che porta il suo nome.
Laura Confalonieri
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