<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Giulia: efficienza meccanica | Il Forum di Quattroruote

Giulia: efficienza meccanica

alexmed

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Membro dello Staff
sicur2.jpg
 
Alcune cose sono diventate prassi (albero su 5 supporti), altre rimangono tuttora una esclusività (valvole cave al sodio) e altre ancora sono state sconfessate dal progresso tecnico (valvole grandi inclinate e camera emisferica).
Nel complesso credo si possa dire che sia stata una grande auto, senz'altro degna del marchio che portava.
 
Grattaballe ha scritto:
Alcune cose sono diventate prassi (albero su 5 supporti), altre rimangono tuttora una esclusività (valvole cave al sodio) e altre ancora sono state sconfessate dal progresso tecnico (valvole grandi inclinate e camera emisferica).
Nel complesso credo si possa dire che sia stata una grande auto, senz'altro degna del marchio che portava.
Quindi oggi nessuno usa più valvole cave al sodio?
E come sono le valvole attuali?
 
AlfistaMilano ha scritto:
che bello vedere ancora questi documenti d'epoca e scoprire ancora una volta la grandezza dell'alfa!

Questo ti era sfuggito?

http://forum.quattroruote.it/posts/list/35247.page
 
Maxetto ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Alcune cose sono diventate prassi (albero su 5 supporti), altre rimangono tuttora una esclusività (valvole cave al sodio) e altre ancora sono state sconfessate dal progresso tecnico (valvole grandi inclinate e camera emisferica).
Nel complesso credo si possa dire che sia stata una grande auto, senz'altro degna del marchio che portava.
Quindi oggi nessuno usa più valvole cave al sodio?
E come sono le valvole attuali?

non so come siano quelle attuali.. disicuro le evoluzioni dei materiali consentono di avviare a questa tecnica in molti casi pratici.

il fatto è che adesso il motore è diventato un qualcosa di "superfluo" che spinge la macchina e basta... la passione per il cuore pulsante di un'auto sta man mano svanendo, o meglio.. te la stanno facendo svanire tra rogne del DPF, allungamento dell'olio motore con gasolio, cttura delle valvole per i "gasamenti" fatti male, il costo dei carburanti che sconsigliano l'acquisto di motori sopra i 32cm^3 e non ultimo la (quasi) mancata pubblicizzazione delle novità tecnologiche ecc ecc ecc.. è più facile pubblicizzare una carrozzeria glamour col tetto panoramico che arriva fin sotto al cu...o che un motore degno di tale nome
 
Maxetto ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Alcune cose sono diventate prassi (albero su 5 supporti), altre rimangono tuttora una esclusività (valvole cave al sodio) e altre ancora sono state sconfessate dal progresso tecnico (valvole grandi inclinate e camera emisferica).
Nel complesso credo si possa dire che sia stata una grande auto, senz'altro degna del marchio che portava.
Quindi oggi nessuno usa più valvole cave al sodio?
E come sono le valvole attuali?

Sono normali, come una volta. Le valvole al sodio si usano solo nelle applicazioni impegnative nel senso della temperatura. Al giorno d'oggi c'è qualche modello di moto, Suzuki, se non ricordo male.
Diciamo che ai tempi era una raffinatezza, se vogliamo erano anche sprecate per l'utilizzo che si faceva giornalmente dell'automobile. Oggi i problemi sono minori perchè la combustione in camera di scoppio è molto più controllata e quasi tutti i motori hanno oramai 4 valvole per cilindro e quindi più possibilità di smaltimento. Il loro problema, checchè se ne dica, era il concetto che avevano del motore e segnatamente della camera di scoppio. L'hanno scelta così e di conseguenza hanno dovuto adeguare il contorno. Da lì la scelta delle valvole cave. Tieni presente che le loro punterie andavano registrate con la precisione di 2,5 millesimi :shock: di millimetro. Motori prestazionali e spinti quindi, e bisognosi di soluzioni un pò fuori dalla norma.
 
Grattaballe ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Alcune cose sono diventate prassi (albero su 5 supporti), altre rimangono tuttora una esclusività (valvole cave al sodio) e altre ancora sono state sconfessate dal progresso tecnico (valvole grandi inclinate e camera emisferica).
Nel complesso credo si possa dire che sia stata una grande auto, senz'altro degna del marchio che portava.
Quindi oggi nessuno usa più valvole cave al sodio?
E come sono le valvole attuali?

Sono normali, come una volta. Le valvole al sodio si usano solo nelle applicazioni impegnative nel senso della temperatura. Al giorno d'oggi c'è qualche modello di moto, Suzuki, se non ricordo male.
Diciamo che ai tempi era una raffinatezza, se vogliamo erano anche sprecate per l'utilizzo che si faceva giornalmente dell'automobile. Oggi i problemi sono minori perchè la combustione in camera di scoppio è molto più controllata e quasi tutti i motori hanno oramai 4 valvole per cilindro e quindi più possibilità di smaltimento. Il loro problema, checchè se ne dica, era il concetto che avevano del motore e segnatamente della camera di scoppio. L'hanno scelta così e di conseguenza hanno dovuto adeguare il contorno. Da lì la scelta delle valvole cave. Tieni presente che le loro punterie andavano registrate con la precisione di 2,5 millesimi :shock: di millimetro. Motori prestazionali e spinti quindi, e bisognosi di soluzioni un pò fuori dalla norma.
Be certo le usava Alfa Romeo e per te erano sprecate.....forse se le mettevano su una Ascona o una 131 sarebbero state utili. :lol: :lol: :lol:
;)
 
Non fare così... :rolleyes:...l'Ascona e la 131 avevano il 70% delle prestazioni della Giulia e soprattutto le ottenevano con soluzioni meno complicate. Chi comprava la Giulia per andare piano (o dici che erano tutti piloti?) non si sarebbe mai accorto se qualcuno gli avesse sostituito le valvole al sodio con quelle normali. Chi andava forte e se ne intendeva, sicuramente le ha apprezzate.
Dai, leggi quello che scrivo, non quello che vuoi leggere.... :D
 
Grattaballe ha scritto:
Alcune cose sono diventate prassi (albero su 5 supporti), altre rimangono tuttora una esclusività (valvole cave al sodio) e altre ancora sono state sconfessate dal progresso tecnico (valvole grandi inclinate e camera emisferica).
Nel complesso credo si possa dire che sia stata una grande auto, senz'altro degna del marchio che portava.

Diciamo che il bialbero era all'avangurdia.

E lo è stato fino alla fine, se si pensa che il 2 litri TS era l'aspirato più potente al mondo nell'87.

Possiamo, ora, dire la stessa cosa?

Possiamo, ora, parlare di meccanica raffinata davanti a propulsori smaccatamente e qualunquisticamente fiat o, peggio, cangurotti?
 
Grattaballe ha scritto:
Non fare così... :rolleyes:...l'Ascona e la 131 avevano il 70% delle prestazioni della Giulia e soprattutto le ottenevano con soluzioni meno complicate. Chi comprava la Giulia per andare piano (o dici che erano tutti piloti?) non si sarebbe mai accorto se qualcuno gli avesse sostituito le valvole al sodio con quelle normali. Chi andava forte e se ne intendeva, sicuramente le ha apprezzate.
Dai, leggi quello che scrivo, non quello che vuoi leggere.... :D
Ti ricordo solo che con le giulia e le giulia GT molti correvano in pista,che con la Alfetta gt di serie si vincevano gli euroturismo,che ho portato la mia 75 a 200cv senza problemi di valvole....molti alfisti se ne accorgevano,o pensi che si sarebbe potuto fare con l'ascona da 60cv e la 131 che ho avuto tutte e due?
Con le Alfa si poteva anche andare piano ma a quel punto non capisco perche' non comprare una ascona o una 131 che costavano notevolmente meno,e la ascona nemeno arruginiva,la 131 si. :p
 
Maxetto ha scritto:
Quindi oggi nessuno usa più valvole cave al sodio?
E come sono le valvole attuali?
Le valvole al sodio sono oggi largamente usate su motori con prestazioni appena sopra lo standard, hanno smesso da tempo di essere un'esclusiva. Renault le usa sul suo 1.2 turbo, propulsore che di sportivo ha ben poco, e cito questo caso perchè lo conosco bene ma a spidocchiare le schede tecniche dei vari costruttori di sicuro ne salteranno fuori ben altri...
All'epoca della Giulia erano invece una chicca, l'abbassamento della temperatura delle valvole ne preservava l'affidabilità e diminuiva la probabilità di doverne rifar le sedi in un era ove arrivare ai 100000km senza aprir la testata era un risultato degno di nota.
 

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