<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Garanzia legale auto usate (nella fattispecie Alfa Stelvio TD) | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Garanzia legale auto usate (nella fattispecie Alfa Stelvio TD)

Essendo un bene usato, per quel poco che ne capisco io, avrebbe diritto ad un risarcimento basato sull’età/chilometraggio del mezzo (non certo gratuito)
Ma questo se riesce a dimostrare che ha ragione sui tempi dei tagliandi, cioé che fa fede la segnalazione dell’auto in quanto non aveva ancora superato l’anno dall’ultimo tagliando
Ovviamente le garanzie sull'usato sono un ginepraio pieno di cavilli, calcoli ed esclusioni su quali parti siano coperte in toto, in parte o per niente.
Il problema è che tra quanto stabilisce la legge e quello che succede nella realtà, soprattutto con i salonisti c'è un abisso.
Loro hanno una sola tecnica, rimbalzare il cliente all'infinito, puntando sul fatto che questi, essendo senz'auto desista e si arrangi per conto suo.
L'unico modo è andare per vie legali, e non sempre è sufficiente manco questo, molto dipende da quanto l'avvocato sia esperto in materia.
 
L'ultimo paragrafo riguarda le auto usate ed è chiaro, diversamente c'è anche la legge italiana con i suoi articoli, le assicurazioni non garantiscono e non vendono mai assicurano, un legale è necessario e sicuramente sa come comportarsi, non vado oltre perché poi diventa la storia degli altri 3ad
La storia la scriviamo tutti noi... ;)

Tu puoi scrivere quello che vuoi, come vuoi, poi però devi essere in grado di accettare risposte e conseguenze.

Devo dirti che trovo davvero stucchevole questa tua volontà di far polemica, specifico che scrivo da "utente" che troverebbe anche interessanti molti dei tuoi post, cosa purtroppo vanificata da toni e poca leggerezza.
 
La storia la scriviamo tutti noi... ;)

Tu puoi scrivere quello che vuoi, come vuoi, poi però devi essere in grado di accettare risposte e conseguenze.

Devo dirti che trovo davvero stucchevole questa tua volontà di far polemica, specifico che scrivo da "utente" che troverebbe anche interessanti molti dei tuoi post, cosa purtroppo vanificata da toni e poca leggerezza.
Già… comunque le pre restyling avevano i tagliandi anno/20000 km mentre le post credo che siano anno/segnalazione cdb
Fa fede il libretto di uso e manutenzione quindi se é scritto così hanno poco da contestare. Purtroppo in Italia per vedersi dare ragione bisogna sempre rivolgersi ad un legale con tutte le insidie del caso
 
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Mi è successa una cosa simile con un alfa romeo mito 1.4tb 170cv qualche anno fà .

Acquistata usata nello spiazzale di un grande concessionario FIAT perchè attirato da un prezzo molto aggressivo . Addetti disponibili a farmela provare . Andava bene interni ok carrozzeria a posto .

Macchina che aveva 9 anni , 3 precedenti propietari , revisioni e tagliandi regolari , 65.000 km .

Garanzia ovviamente scaduta da anni , il venditore mi fà 1 anno di assicurazione garanzia per motore e cambio a 500 euro in piu . ok .

Dopo 2 mesi circa e 3500km la macchina non si accende piu , la porto a spese mie con il carro attrezzi dal concessionario tranquillo perchè avevo la garanzia sua .

Lo pseudo meccanico della loro pseudo officina dopo un pò mi chiama e mi dice che era saltato completamente il modulo multiair e che perdeva olio etc. etc.

Ovviamente la garanzia fatta NON COPRIVA quel danno ( quindi quando ti dicono motore e cambio non si sa cosa si intende ) e che ci sarebbero voluti quasi 3000 euro per farla ripartire .

All'epoca non avevo voglia di lottare litigare etc. etc. , ho messo un inserzione su autoscout e lo venduta come Rotta per pezzi di ricambio non marciante

Da quel giorno non ho mai piu acquistato usato e garanzie finte
 
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Ma quando mai..
La legge stabilisce che la garanzia è sempre e solo (art. 128 / 135) in carico al venditore se professionista , se poi lui decide di appoggiarsi ad un'assicurazione sono fatti suoi.
E manco è corretto che il venditore "inviti" l'acquirente a rivolgersi direttamente all'assicurazione lavandosene le mani.
Ti hanno raccontato un sacco di balle.

Ok (e rispondo così anche a SUB3.0), ma questo significa che comunque è l'assicurazione che fornisce gli eventuali soldi per il ricambio al venditore, è ovvio. Mica esce lui i soldi, se no a che servirebbe l'assicurazione, secondo Voi?
 
Ok (e rispondo così anche a SUB3.0), ma questo significa che comunque è l'assicurazione che fornisce gli eventuali soldi per il ricambio al venditore, è ovvio. Mica esce lui i soldi, se no a che servirebbe l'assicurazione, secondo Voi?
Ho anch'io la sensazione -- senza essere di certo un avvocato, per carità. però ho avuto a che fare con la giustizia quando ho divorziato, e da un lato ne ho riportato un senso di vero schifo (è uno dei massimi problemi di fondo di questo disgraziato Paese, un vero tumore) e dall'altro ricordo benissimo che, all'udienza d'appello per la fissazione dell'assegno "alimentare", andai contro il parere dei miei avvocati (che erano 2) ed alla fine ebbi ragione io, che avvocato decisamente non sono -- che, se la legge stabilisce che la garanzia sia una responsabilità del venditore, sia costui che ne debba rispondere : senza poter ribaltare la responsabilità su una compagnia assicuratrice, a cui lui può certamente appoggiarsi, ma sempre mantenendo la responsabilità legale.
Questo perché una delle gravi storture italiane, che potremmo definire "costume" nostrano per quanto negativo, è proprio quello di scaricare su altri anche quelle responsabilità che la legge stabilisce invece come a nostro carico. Gli esempi, qui, potrebbero essere molti, a cominciare da piccole cose, piccole ma indicative, come il richiedere ad un commerciante la sostituzione di un oggetto difettoso, cosa successomi personalmente, sentendomi rispondere "Devi rivolgerti all'importatore, è lui che presta la garanzia" : con tanti saluti alla legge.
Un altro esempio, forse ancora più clamoroso, è nella garanzia offerta fino a poco tempo fa, nientemeno che negli Apple store (!) sui loro prodotti, iPhone ecc. : la legge, già da un bel po', fissava a 2 anni il periodo di garanzia sugli oggetti nuovi, ma negli Apple store i loro prodotti, pur venduti a peso d'oro, offrivano a pagamento, per il 2° anno, quella garanzia che era invece dovuta per legge. Uno scandalo assoluto, a maggior ragione da chi vendeva prodotti tra i più cari sul mercato, eppure pareva che nessuno si scandalizzasse della cosa e (quasi) tutti trovassero normale il tutto, a dimostrazione, una volta di più, di quanto siano diffuse, e purtroppo passivamente accettate da tanti, le illegalità nelle garanzie e nel commercio in genere.
A causa anche, poco ma sicuro, dello stato di mostruosa inefficienza in cui versa il sistema giudiziario, che è esattamente ciò che distingue un Paese arretrato ed incivile da uno civile.
 
Ho anch'io la sensazione -- senza essere di certo un avvocato, per carità. però ho avuto a che fare con la giustizia quando ho divorziato, e da un lato ne ho riportato un senso di vero schifo (è uno dei massimi problemi di fondo di questo disgraziato Paese, un vero tumore) e dall'altro ricordo benissimo che, all'udienza d'appello per la fissazione dell'assegno "alimentare", andai contro il parere dei miei avvocati (che erano 2) ed alla fine ebbi ragione io, che avvocato decisamente non sono -- che, se la legge stabilisce che la garanzia sia una responsabilità del venditore, sia costui che ne debba rispondere : senza poter ribaltare la responsabilità su una compagnia assicuratrice, a cui lui può certamente appoggiarsi, ma sempre mantenendo la responsabilità legale.
Questo perché una delle gravi storture italiane, che potremmo definire "costume" nostrano per quanto negativo, è proprio quello di scaricare su altri anche quelle responsabilità che la legge stabilisce invece come a nostro carico. Gli esempi, qui, potrebbero essere molti, a cominciare da piccole cose, piccole ma indicative, come il richiedere ad un commerciante la sostituzione di un oggetto difettoso, cosa successomi personalmente, sentendomi rispondere "Devi rivolgerti all'importatore, è lui che presta la garanzia" : con tanti saluti alla legge.
Un altro esempio, forse ancora più clamoroso, è nella garanzia offerta fino a poco tempo fa, nientemeno che negli Apple store (!) sui loro prodotti, iPhone ecc. : la legge, già da un bel po', fissava a 2 anni il periodo di garanzia sugli oggetti nuovi, ma negli Apple store i loro prodotti, pur venduti a peso d'oro, offrivano a pagamento, per il 2° anno, quella garanzia che era invece dovuta per legge. Uno scandalo assoluto, a maggior ragione da chi vendeva prodotti tra i più cari sul mercato, eppure pareva che nessuno si scandalizzasse della cosa e (quasi) tutti trovassero normale il tutto, a dimostrazione, una volta di più, di quanto siano diffuse, e purtroppo passivamente accettate da tanti, le illegalità nelle garanzie e nel commercio in genere.
A causa anche, poco ma sicuro, dello stato di mostruosa inefficienza in cui versa il sistema giudiziario, che è esattamente ciò che distingue un Paese arretrato ed incivile da uno civile.

Penso che diciamo la stessa cosa: risponde il venditore, ma l'importo per pagare il ricambio lo fornisce l'assicurazione, alla quale il venditore paga la polizza per 1 anno (non la paga l'acquirente della vettura). Se no non ci sarebbe ragione di esistere per l'assicurazione.
 
Penso che diciamo la stessa cosa: risponde il venditore, ma l'importo per pagare il ricambio lo fornisce l'assicurazione, alla quale il venditore paga la polizza per 1 anno (non la paga l'acquirente della vettura). Se no non ci sarebbe ragione di esistere per l'assicurazione.
Sì, ma se - per qualsiasi ragione - l'assicurazione non rispondesse, dovrebbe essere il venditore a rispondere, come obbligato per legge, SENZA PRETENDERE DI RIBALTARE SU ALTRI quella che è una SUA responsabilità.
Mentre io scommetterei, guarda un po', che chissà quante volte, secondo l' "italico costume" di cui ho appena parlato, un venditore avrà risposto "Si rivolga all'assicurazione, è compito loro" lavandosene così le mani di quella che invece penso proprio sia una sua responsabilità.
Non si tratta di una differenza da poco né di uno stupido cavillo, si tratta di un malcostume tanto diffuso quanto desolante.
 
Sì, ma se - per qualsiasi ragione - l'assicurazione non rispondesse, dovrebbe essere il venditore a rispondere, come obbligato per legge, SENZA PRETENDERE DI RIBALTARE SU ALTRI quella che è una SUA responsabilità.
Mentre io scommetterei, guarda un po', che chissà quante volte, secondo l' "italico costume" di cui ho appena parlato, un venditore avrà risposto "Si rivolga all'assicurazione, è compito loro" lavandosene così le mani di quella che invece penso proprio sia una sua responsabilità.
Non si tratta di una differenza da poco né di uno stupido cavillo, si tratta di un malcostume tanto diffuso quanto desolante.

Si, questo ci può anche stare, dipende dalle persone. Comunque io, se fossi nell'opener e se avessi un amico avvocato, quanto meno lo interpellerei, anche perchè un motore (se davvero è da sostituire interamente) ha un prezzo enorme.
 
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