Ho letto da qualche parte che il sensore dei giri ha più importanza di quanto ci aspettiamo.
Molti motori a benzina hanno il sensore di detonazione, e in base al segnale raccolto dal medesimo e inviato alla centralina, ques'ultima lo elabora assieme ad altri parametri e in base a questi va a ritoccare regolazioni come l'anticipo di accensione,
per evitare il battito in testa.
I motori diesel tranne rare eccezioni NON hanno il sensore di detonazione.
(il "suono" del motore è diverso, e risulta più difficile filtrare e discriminare i "diversi" segnali ).
In alternativa, è decisamente più usuale fare una stima indiretta dell'andamento della combustione,
e uno dei segnali (insieme ad altri) che contribuiscono significativamente a questa stima è appunto quello del sensore dei giri del motore.
Talmente sensibile da essere in grado di seguire l'andamento di ogni singola accelerazione che riceve l'albero motore a ogni singolo scoppio.
Misura "indiretta": non viene rilevata direttamente l'energia della combustione, ma il suo effetto fisico (accelerazione) sull'albero motore. ripeto: di ogni singola combustione per cilindro.
In altre parole, la rilevazione della velocità angolare macroscopica è "solo una" delle funzioni del sensore, e forse nemmeno la più importante.
La funzione più "interessante" sarebbe invece quella descritta: il controllo "indiretto" (basato sulla rilevazione dell'effetto meccanico esteriore) della combustione, in modo che la centralina in base ai dati raccolti può ottimizzare al massimo dosaggio, fase, anticipo e frazionamento nel dosaggio del combustibile.
La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto questa cosa (ma in rete non ho trovato informazioni...) è stata...
"vuoi vedere che"...
il volano bimassa... oltre alla funzione banalmente meccanica di smorzamento delle oscillazioni (a valle di esso, sulla trasmissione)
ha anche un'altra funzione (forse ancora più importante...): amplificare allo stesso tempo le stesse oscillazioni sul versante "a monte", sull'albero motore...
...rispetto a quanto si avrebbe utilizzando il tradizionale volano monomassa pezzo unico (indistruttibile) rigidamente collegato all'albero motore.
Cioè...in altre parole (mi chiedo):
rispetto a un motore con volano tradizionale (albero motore rigidamente collegato al volano) in cui entrambi si muovono "insieme" con la stessa velocità e le stesse minime oscillazioni...
l'inserimento di un elemento elastico che "disgiunge" questo collegamento rigido, allo stesso modo in cui smorza le oscillazioni a valle (l'effetto che tutti conosciamo)... allo stesso modo "amplificherà" le oscillazioni a monte.
Tali oscillazioni più intense produrranno un segnale altrettanto più intenso e leggibile sul sensore dei giri, mettendo nelle condizioni la centralina di eseguire meglio il proprio compito.
Vuoi vedere che... (sempre... "mi chiedo") i diesel common rail a iniezione elettronica che da una ventina d'anni tutti conosciamo e di cui apprezziamo una elasticità sorprendente, rispetto ai predecessori a iniezione meccanica... devono questa elasticità e "morbidezza"
non solo (o non tanto) all'effetto meccanico "a valle" del volano bimassa... ma anche (e magari... soprattutto... ???) al fatto che permette un segnale migliore alla centralina... ed è la ottimizzazione del dosaggio della combustione alla fine che ha importanza...
Ho fatto ua domanda troppo contorta? Qualche esperto della combustione regolata elettronicamente può rispondermi?
Molti motori a benzina hanno il sensore di detonazione, e in base al segnale raccolto dal medesimo e inviato alla centralina, ques'ultima lo elabora assieme ad altri parametri e in base a questi va a ritoccare regolazioni come l'anticipo di accensione,
per evitare il battito in testa.
I motori diesel tranne rare eccezioni NON hanno il sensore di detonazione.
(il "suono" del motore è diverso, e risulta più difficile filtrare e discriminare i "diversi" segnali ).
In alternativa, è decisamente più usuale fare una stima indiretta dell'andamento della combustione,
e uno dei segnali (insieme ad altri) che contribuiscono significativamente a questa stima è appunto quello del sensore dei giri del motore.
Talmente sensibile da essere in grado di seguire l'andamento di ogni singola accelerazione che riceve l'albero motore a ogni singolo scoppio.
Misura "indiretta": non viene rilevata direttamente l'energia della combustione, ma il suo effetto fisico (accelerazione) sull'albero motore. ripeto: di ogni singola combustione per cilindro.
In altre parole, la rilevazione della velocità angolare macroscopica è "solo una" delle funzioni del sensore, e forse nemmeno la più importante.
La funzione più "interessante" sarebbe invece quella descritta: il controllo "indiretto" (basato sulla rilevazione dell'effetto meccanico esteriore) della combustione, in modo che la centralina in base ai dati raccolti può ottimizzare al massimo dosaggio, fase, anticipo e frazionamento nel dosaggio del combustibile.
La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto questa cosa (ma in rete non ho trovato informazioni...) è stata...
"vuoi vedere che"...
il volano bimassa... oltre alla funzione banalmente meccanica di smorzamento delle oscillazioni (a valle di esso, sulla trasmissione)
ha anche un'altra funzione (forse ancora più importante...): amplificare allo stesso tempo le stesse oscillazioni sul versante "a monte", sull'albero motore...
...rispetto a quanto si avrebbe utilizzando il tradizionale volano monomassa pezzo unico (indistruttibile) rigidamente collegato all'albero motore.
Cioè...in altre parole (mi chiedo):
rispetto a un motore con volano tradizionale (albero motore rigidamente collegato al volano) in cui entrambi si muovono "insieme" con la stessa velocità e le stesse minime oscillazioni...
l'inserimento di un elemento elastico che "disgiunge" questo collegamento rigido, allo stesso modo in cui smorza le oscillazioni a valle (l'effetto che tutti conosciamo)... allo stesso modo "amplificherà" le oscillazioni a monte.
Tali oscillazioni più intense produrranno un segnale altrettanto più intenso e leggibile sul sensore dei giri, mettendo nelle condizioni la centralina di eseguire meglio il proprio compito.
Vuoi vedere che... (sempre... "mi chiedo") i diesel common rail a iniezione elettronica che da una ventina d'anni tutti conosciamo e di cui apprezziamo una elasticità sorprendente, rispetto ai predecessori a iniezione meccanica... devono questa elasticità e "morbidezza"
non solo (o non tanto) all'effetto meccanico "a valle" del volano bimassa... ma anche (e magari... soprattutto... ???) al fatto che permette un segnale migliore alla centralina... ed è la ottimizzazione del dosaggio della combustione alla fine che ha importanza...
Ho fatto ua domanda troppo contorta? Qualche esperto della combustione regolata elettronicamente può rispondermi?