Mai ho fumato in vita mia, nemmeno una volta, nemmeno per provare, nemmeno quando i compagni di scuola mi prendevano in giro per questo.
Non mi sento affatto, però, migliore o meritevole di chissà quale ammirazione. Mai ho fumato perché mai mi è interessato farlo. Sarebbe quindi per me estremamente facile unirmi al coro di coloro che disprezzano i fumatori, chiedendo a gran voce sempre più restrittive e severe norme e obblighi e divieti e multe che li colpiscano il più possibile. Essendo da sempre astemio, inoltre, mi sarebbe facile anche adeguarmi alla moda che considera pericoloso criminale colui che si mette al volante dopo aver "assunto" un cioccolatino al liquore.
Invece disapprovo totalmente.
Posso condividere la pretesa che il fumatore non fumi quando permane in un ambiente chiuso frequentato da altre persone; per lo stesso motivo trovo giusto pretendere che il suonatore di tamburi o l'ascoltatore di musica heavy metal non si dedichino al proprio hobby quando si trovano in un contesto in cui la cosa può arrecare oggettivo disturbo al prossimo. Mi fa peraltro sorridere (quando sono di buon umore) la signora con bambino che, incrociando un fumatore sul marciapiede, lo guarda con profondo disprezzo come se il pargolo avesse appena respirato a pieni polmoni una nube radioattiva.
Se però uno suona il tamburo quando nessuno lo può sentire (oppure quando chi lo sente condivide il divertimento) o ascolta musica rock con le cuffie (per cui le persone circostanti poco o nulla sentono) allora il discorso cambia completamente.
Purtroppo da più parti sento e leggo la proposta di introdurre pesanti sanzioni anche per chi fuma quando si trova DA SOLO alla guida della PROPRIA vettura. Una "innovazione" da ricovero, che dimostra ampiamente quanto alto sia ormai il livello della isteria collettiva in cui siamo immersi.
Non mi illudo, prima o poi anche questa genialità diventerà legge dello Stato, così come è accaduto per tante altre; è solo questione di tempo, perché l'isteria collettiva è come la ruggine: si alimenta da sé e non si arresta fino a che non ha distrutto tutto il metallo che ha a disposizione.
Proseguendo su questa illuminata strada, i prossimi passi sono abbastanza prevedibili: multe e sanzioni varie a chi pesa "troppo", a chi ascolta musica sopra "un certo" volume, a chi si cambia le mutande "troppo poco" frequentemente, a chi suona per "troppe" ore al giorno la chitarra e così via.
Con le multe e le sanzioni si risolve tutto. Se ciò non accade prontamente, "vuol dire" che multe e sanzioni vanno inasprite.