Speriamo che almeno qua c'è qualcuno che si sforza di capire le scelte del rebranding.
Non trovo le scelte di Fiat e Lancia illogiche: con la minima spesa hanno immesso nel mercato dei modelli che semplicemente prima in quei listini non c'erano. se vendono tutto ok, se non vendono poco male, per due motivi.
Il primo è dovuto al fatto che comunque una operazione del genere che va male non ti porta poi tutto questo danno all'immagine, visto che nè Fiat nei crossover-suv nè Lancia nelle berline mi sembrano siano presenti e abbiano una fama da difendere. Di tutti i commenti negativi che ho sentito, quello che si rifa alla Lancia più moderna parla della Thema anni 80.
Il secondo motivo è una semplice questione di numeri e di costi: si tratta di automobili che comunque sono in vendita in europa con i marchi Dodge e Chrysler, i modelli sono stati recentemente aggiornati per il mercato americano (e con un occhio a quello europeo) e un eventuale flop dei modelli in europa, supportati da una rete di vendita più sviluppata di quella della casa americana direbbe al marketing Fiat cosa non fare.
Diverso il discorso Alfa, sia perchè si tratta di un marchio molto più noto, sia perchè i modelli dalla giulietta in poi dovrebbero essere venduti in america. Del resto come affermato dallo stesso Marchionne, i marchi del gruppo che sicuramente saranno presenti in tutti i mercati mondiali sono Jeep e Alfa.
Poi ricordiamoci il motivo per cui, almeno in europa, il gruppo Fiat, tranne nei segmenti di Panda e Punto, ha perso terreno: la scarsa qualità. Risolvendo questo problema sono a metà dell'opera. Senza il flop qualitativo Stilo non mi sarei mai sognato di andare a comprare tedesco: con 2 Alfa 146 fatti 500k km senza problemi, con la Stilo già a 50k km era un disastro.
La Giulietta promette bene, se mantiene con quella linea e le doti stradali oltre alle vendite verranno anche le motivazioni per fare la berlina sportiva a TP (senza rimpiangere le mie 75).