flessibilità del lavoro ci ha aiutato? o ha aumentato la crisi?

[alfistaConvinto]

vedevo oscar giannino in tv e sentivo i suoi discorsi sulla precarietà del lavoro e mi domandavo ma xke incita tanto a tutta questa mobilità ecc ma nn è un economista!!!!! nn ha visto i danni della flessibilità sull'economia!!!
magari sono ignorante io ma credo che da quando in italia si è introdotta la flessibilità ai massimi livelli, l'economia abbia registrato una flessione incredibile! e continua!
e ci mancherebbe! xke si è innestato un circolo vizioso!
es prima il giovane si comprava l'auto , ora nn puo xke nn puo avere un prestito e cosi che inizia l'effetto domino!(e cosi su tutto il consumo) i piccoli vantaggi che hanno avuto le azienda grazie alla flessibilità nn sono niente in confronto al danno della flessione dell'economia!
nn a caso tremonti ha fatto la sparata del posto fisso! nn è uno sciocco, secondo me ha fatto il mio stesso ragionmento!
l'italia pare che regga un po meglio la crisi rispetto a gli altri stati tipo spagna molto + flessibili grazie appunto a un sistema + fermo e con + "posti fissi"
magari è un caso ma magari ho ragione

 

[GheddoStella]

A me non è chiaro il perchè in italia il part-time non prende piede. Qualcuno mi spiega? Va bene anche una spiegazione lunga e complessa, stile 99octane.

 

[jaccos]

Il problema è che in italia non esiste la flessibilità, ma solo il precariato... sono 2 concetti ben diversi...
Il problema a mio avviso è uno: nei paesi emergenti il mercato del lavoro è gestito in stile rivoluzione industriale... sicuramente più economico, ma è una schiavitù mascherata. Questi paesi sono ora i nostri principali concorrenti e i nostri bei politicanti da strapazzo (che non hanno la più pallida idea di cosa significhi lavorare) hanno pensato bene che se gli altri fan così e sono più competitivi di noi, allora piano piano dobbiamo andare in quella direzione pure noi... :evil:

 

[giuliogiulio84]

a flessibilità sta rovinando ed erodendo la struttura patrimoniale del nostro paese..e lo dico da persona che ha studiato ( seppur in maniera non troppo approfondita queste problematiche):
quello che tremonti ci vuol far credere con la legge 30 è che questa serva a rendere le aziende più propense ad assumere nuova manodopera nei periodi di picco per un limitato periodo di tempo, senza necessariamente dover stipualare contratti troppo onerosi e quindi non assumere del tutto
in realtà a rispondere a questa esigenza c'erano già prima in contratti a tempo determinato, in cui il dipendente aveva gli stessi diritti doveri ( ferie tfr tredicesima mutua contributi) del collega "indeterminato" con la differenza che il contratto aveva una scadenza.

la legge 30 ha introdotto nuove forme contrattuali che liberano l'impresa di tutti una serie di oneri che prima sostenava: con il contratto a progetto non si ha diritto alle ferie, alla mutua, e i contributi previdenziali sono versati solo in minima parte.

tutto questo sta creando un sottostrato di precari sempre più ampio le cui ripercussioni ancora non si sono sentite del tutto e solo perchè in italia c'è uno stato sociale parallelo che è costituito dalla famiglia: sono spesso i genitori ( le cui condizioni di lavoro hanno permesso di accantonare dei risparmi) a aiutare finanziariamente i figli che altrimenti nonvriuscirebbero a costruirsi nulla di nulla...ma cosa succederà con le prossime generazioni??

spero di non essermi dilungato troppo saluti

 

[cicciobenzina]

purtroppo in italia il costo del lavoro,
gli adempimenti fiscali , burocratici,previdenziali
son diventati insostenibili per chi fà seriamente impresa.

oggi le imprese grosse e le pmi
son amministrate da skifo,
finanziate solo dalle banche e mai col proprio
capitale e gli utili residui. e poi i bilanci
son per lo + farlocchi e chiusi in perdita

quindi.....siam messi da schifo

 

[alfistaConvinto]

a flessibilità sta rovinando ed erodendo la struttura patrimoniale del nostro paese..e lo dico da persona che ha studiato ( seppur in maniera non troppo approfondita queste problematiche):
quello che tremonti ci vuol far credere con la legge 30 è che questa serva a rendere le aziende più propense ad assumere nuova manodopera nei periodi di picco per un limitato periodo di tempo, senza necessariamente dover stipualare contratti troppo onerosi e quindi non assumere del tutto
in realtà a rispondere a questa esigenza c'erano già prima in contratti a tempo determinato, in cui il dipendente aveva gli stessi diritti doveri ( ferie tfr tredicesima mutua contributi) del collega "indeterminato" con la differenza che il contratto aveva una scadenza.

la legge 30 ha introdotto nuove forme contrattuali che liberano l'impresa di tutti una serie di oneri che prima sostenava: con il contratto a progetto non si ha diritto alle ferie, alla mutua, e i contributi previdenziali sono versati solo in minima parte.

tutto questo sta creando un sottostrato di precari sempre più ampio le cui ripercussioni ancora non si sono sentite del tutto e solo perchè in italia c'è uno stato sociale parallelo che è costituito dalla famiglia: sono spesso i genitori ( le cui condizioni di lavoro hanno permesso di accantonare dei risparmi) a aiutare finanziariamente i figli che altrimenti nonvriuscirebbero a costruirsi nulla di nulla...ma cosa succederà con le prossime generazioni??

spero di non essermi dilungato troppo saluti

non ci vuole un genio x capire che se prima ogni generazione "assunta" poteva spendere x, dalla legge biagi in poi ogni generazione puo spendere x/2
in poche parole l'economia cala in scala logaritmica!
infatti se guardiamo le statistiche vediamo che l'economia ha cominciato a flettersi da quando si è cominciato a introdurre una flessibilità spietata!
Aggiungo che le aziende ci hanno pure guadagnato finche le generazioni precarie erano 1-2 ma dopo che 6-7 generazioni fisse sono andate in penzione e 6 -7 precarie sono entrate la flessione dell'economia è stata visibile sotto gli occhi di tutti!
lo stesso obama ha detto che questo capitalismo nn regge e va ripensato appunto tornando al passato