Sulla carta, lo Stato scandinavo sembra essere un paradiso in terra. Nel concreto però alcolismo, armi da fuoco e alto tasso di suicidi fanno da contraltare ai primati statistici.
felicità a momenti, futuro assicuratoQuando qualche mese fa Newsweek ha pubblicato il report Best Country in the World tutte le maggiori testate giornalistiche maggiori hanno dedicato articoli e approfondimenti alla prima nazione in classifica: la Finlandia. La graduatoria era stata stilata seguendo cinque parametri che concorrono a definire il benessere di uno Stato: istruzione, assistenza sanitaria, qualità della vita, competitività economica e contesto politico. Beh, il paese scandinavo si è aggiudicato la corsa ma non senza aver fatto alzare qualche sopracciglio. Sulla falsariga del discusso articolo che Giornalettismo ha dedicato a ?I giovani e la Svezia? vediamo ora quali sono i benefici del nascere, crescere e lavorare in Finlandia.
I PRIMI DELLA CLASSE ? Per quanto riguarda il sistema scolastico, la Finlandia pare sbaragliare tutti: secondo il Global Competitiveness Report stilato dal Global Economic Forum il sistema di istruzione finlandese, dall?asilo all?università, non ha rivali. Spulciando i risultati del cosiddetto PISA (Programme for International Student Assessment prodotto e coordinato dall?OCSE ogni 3 anni che valuta il rendimento scolastico degli studenti di 15 anni) scopriamo che la Finlandia si piazza al primo posto anche lì. Gli studenti finlandesi iniziano a studiare a 7 anni ma questo non significa che la fase di apprendimento abbia inizio solo a questa età. Durante l?età pre-scolare ogni bambino ha diritto ad essere inserito in una scuola materna appartenente al proprio comune di residenza sia che si tratti di strutture pubbliche che private. La frequenza non è gratuita ma piuttosto abbordabile e garantisce una preparazione e una tutela considerata la migliore del mondo. L?importo varia a seconda del reddito dei genitori e arriva ad un mFinnishChildren Finlandia: felicità a momenti, futuro assicuratoassimo di circa 200 euro mensili. Il 97% dei bambini di 6 anni di età frequentano gratuitamente un anno di pre-scuola durante il quale ricevono un?iniziale formazione incentrata sulla conoscenza e sull?uso della lungua (leggere e scrivere).
ISTRUZIONE = PARI OPPORTUNITA? ? Dalla scuola elementare in poi, l?istruzione diviene gratuita e obbligatoria per 9 anni: pasti, materiali di studio e spese di trasporto per tragitti che superano i 5 chilometri sono a carico dello Stato. Per diventare insegnante nella scuola dell?obbligo è necessaria una preparazione di livello universitario, aspetto che va a valorizzare il ruolo dell?insegnante considerato uno dei mestieri più autorevoli. Da un?inchiesta di Focus effettuata dopo la pubblicazione del PISA del 2006 (il più recente, che aveva ?premiato? gli studenti finlandesi come primi nell?OCSE in matematica e scienze) emergeva che quell?anno era stato accolto solo il 6,5% dei 4.500 candidati che hanno cercato di accedere alle facoltà che preparano gli insegnanti. Questa minoranza viene formata per cinque anni, sui fondamenti della pedagogia, sul come insegnare facendo divertire e catturare l?attenzione degli studenti mediante l?imparare sperimentando. Dopo la formazione universitaria, è obbligatorio effettuare 120 ore di tirocinio, un semestre tutorato seguito poi da tre anni di servizio sotto supervisione. Ogni scuola seleziona e assume autonomamente il proprio personale docente come se si trattasse di scuole private. Il Presidente della Repubblica finlandese, Tarja Halonen, in visita in Italia lo scorso settembre aveva sottolineato il ruolo fondamentale dell?istruzione al fine di garantire a tutti pari opportunità.
felicità a momenti, futuro assicuratoQuando qualche mese fa Newsweek ha pubblicato il report Best Country in the World tutte le maggiori testate giornalistiche maggiori hanno dedicato articoli e approfondimenti alla prima nazione in classifica: la Finlandia. La graduatoria era stata stilata seguendo cinque parametri che concorrono a definire il benessere di uno Stato: istruzione, assistenza sanitaria, qualità della vita, competitività economica e contesto politico. Beh, il paese scandinavo si è aggiudicato la corsa ma non senza aver fatto alzare qualche sopracciglio. Sulla falsariga del discusso articolo che Giornalettismo ha dedicato a ?I giovani e la Svezia? vediamo ora quali sono i benefici del nascere, crescere e lavorare in Finlandia.
I PRIMI DELLA CLASSE ? Per quanto riguarda il sistema scolastico, la Finlandia pare sbaragliare tutti: secondo il Global Competitiveness Report stilato dal Global Economic Forum il sistema di istruzione finlandese, dall?asilo all?università, non ha rivali. Spulciando i risultati del cosiddetto PISA (Programme for International Student Assessment prodotto e coordinato dall?OCSE ogni 3 anni che valuta il rendimento scolastico degli studenti di 15 anni) scopriamo che la Finlandia si piazza al primo posto anche lì. Gli studenti finlandesi iniziano a studiare a 7 anni ma questo non significa che la fase di apprendimento abbia inizio solo a questa età. Durante l?età pre-scolare ogni bambino ha diritto ad essere inserito in una scuola materna appartenente al proprio comune di residenza sia che si tratti di strutture pubbliche che private. La frequenza non è gratuita ma piuttosto abbordabile e garantisce una preparazione e una tutela considerata la migliore del mondo. L?importo varia a seconda del reddito dei genitori e arriva ad un mFinnishChildren Finlandia: felicità a momenti, futuro assicuratoassimo di circa 200 euro mensili. Il 97% dei bambini di 6 anni di età frequentano gratuitamente un anno di pre-scuola durante il quale ricevono un?iniziale formazione incentrata sulla conoscenza e sull?uso della lungua (leggere e scrivere).
ISTRUZIONE = PARI OPPORTUNITA? ? Dalla scuola elementare in poi, l?istruzione diviene gratuita e obbligatoria per 9 anni: pasti, materiali di studio e spese di trasporto per tragitti che superano i 5 chilometri sono a carico dello Stato. Per diventare insegnante nella scuola dell?obbligo è necessaria una preparazione di livello universitario, aspetto che va a valorizzare il ruolo dell?insegnante considerato uno dei mestieri più autorevoli. Da un?inchiesta di Focus effettuata dopo la pubblicazione del PISA del 2006 (il più recente, che aveva ?premiato? gli studenti finlandesi come primi nell?OCSE in matematica e scienze) emergeva che quell?anno era stato accolto solo il 6,5% dei 4.500 candidati che hanno cercato di accedere alle facoltà che preparano gli insegnanti. Questa minoranza viene formata per cinque anni, sui fondamenti della pedagogia, sul come insegnare facendo divertire e catturare l?attenzione degli studenti mediante l?imparare sperimentando. Dopo la formazione universitaria, è obbligatorio effettuare 120 ore di tirocinio, un semestre tutorato seguito poi da tre anni di servizio sotto supervisione. Ogni scuola seleziona e assume autonomamente il proprio personale docente come se si trattasse di scuole private. Il Presidente della Repubblica finlandese, Tarja Halonen, in visita in Italia lo scorso settembre aveva sottolineato il ruolo fondamentale dell?istruzione al fine di garantire a tutti pari opportunità.