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Finale Mondiale di pallavolo, femminile

Mi posso anche sbagliare (anzi, lo spero), ma ho l'impressione che se non fosse per la pigmentazione di due delle ragazze, strumentalizzata oltre ogni decenza per finalità che qui non si possono commentare, non se ne sarebbe parlato oltre l'edizione delle 4:30 del TG....
 
Mi posso anche sbagliare (anzi, lo spero), ma ho l'impressione che se non fosse per la pigmentazione di due delle ragazze, strumentalizzata oltre ogni decenza per finalità che qui non si possono commentare, non se ne sarebbe parlato oltre l'edizione delle 4:30 del TG....

Secondo me più che dalla pigmentazione delle atlete il seguito e l'attenzione mediatica di uno sport femminile dipende dall'avvenenza delle atlete.
Anche quando c'era la Piccinini in nazionale ne parlavano parecchio.
Se invece avessimo la squadra più forte in assoluto ma le nostre ragazze fossero bruttine scommetto che ci sarebbe meno seguito.
Un po' come è successo per il nuoto,se la Pellegrini avesse vinto le stesse medaglie ma fosse stata meno considerata dal punto di vista estetico probabilmente non sarebbe stata in televisione come il prezzemolo in passato.
 
Secondo me più che dalla pigmentazione delle atlete il seguito e l'attenzione mediatica di uno sport femminile dipende dall'avvenenza delle atlete.

In questo caso, il colore ha contato parecchio, secondo me. Ed è un peccato, perchè se un'atleta è brava, dovrebbe essere premiata e apprezzata a prescindere da ogni altra considerazione.
 
In questo caso, il colore ha contato parecchio, secondo me. Ed è un peccato, perchè se un'atleta è brava, dovrebbe essere premiata e apprezzata a prescindere da ogni altra considerazione.

Tieni anche presente che nelle nostre squadre nazionali gli atleti di colore non sono così tanti.
Non voglio scrivere qualche bestialità ma non mi vengono in mente decine di nostri atleti di colore.
Le ragazze dell'atletica,un paio di calciatori e poi nebbia (mi ricordo un saltatore ma non mi viene il nome).
Se invece,come capita in altri paesi,un atleta su due fosse di colore allora non ci sarebbero questi premi aggiuntivi,chiamiamoli così,che fanno si che le prestazioni di un'atleta risultino particolarmente meritevoli di attenzione se quest'ultimo proviene da una famiglia originaria di un altro paese.
In altri paesi e in altri sport le cosiddette naturalizzazioni sono all'ordine del giorno,invece penso che nella pallavolo questa pratica sia stata bandita quindi in nazionale arrivano giovani atleti e atlete che per forza di cose saranno per la stragrande maggioranza italiani da generazioni.
Forse nei prossimi anni il bacino di atleti naturalizzati si amplierà attingendo ai giovanissimi italiani che oggi frequentano magari le scuole medie.
 
...e quei pochi fanno presto a diventare oggetto di strumentalizzazione propagandistica. Non posso andare più nel dettaglio, ma ho ottimi (o pessimi......) esempi.

Sicuramente ci sarà stata una forma di compensazione.
Non credo che un atleta se di colore abbia più probabilità di arrivare in nazionale,però magari una volta che ci è arrivato se si comporta bene avrà qualche elogio in più per compensare le discriminazioni che potrebbe aver ricevuto in passato.
O le discriminazioni che in passato altri atleti hanno ricevuto.

Però nel caso di Paola Egonu penso che l'attenzione in più che ha ricevuto dipenda dai siluri che ha tirato.
 
Andrew Howe e Fiona May (entrambi saltatori)

Fiona May me la ricordavo però stavo pensando ad atleti attuali.
Andrew Howe era il nome che non mi veniva,però effettivamente anche lui ha smesso o non è più ai massimi livelli.
Restano comunque pochi gli atleti italiani di colore.
In altri sport e in altri paesi invece ce ne sono a bizzeffe,un po' per riuscire ad avere dei talenti che mancano senza i quali non si riuscirebbe a presentare delle nazionali di alto livello.
E un po' perchè si tratta di una pratica più diffusa,nel rugby (anche da noi) ad esempio è molto comune.
 
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