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video su Youtube potrebbero presto diventare a pagamento. A descrivere il possibile scenario futuro Hunter Walk, product manager del sito di proprietà di Google, che in un'intervista a MediaPost ha affermato che in cantiere c'è uno studio di fattibilità per introdurre una forma di pagamento self-service che permetterà ai realizzatori di contenuti e filmati di fornire in streaming i loro contenuti.
Secondo quanto affermato dal dirigente, gli ingegneri di YouTube stanno lavorando a un metodo per consentire a chi realizza i video di applicare ai loro filmati una tariffa desiderata che, se da un lato farà indispettire non poco chi fino a ora aveva attinto gratis ai contenuti multimediali, dall'altra permetterà agli utenti "attivi" di Youtube di guadagnare qualche soldino senza necessariamente essere vincolati alla pubblicità.
Infatti per il momento esistono solo due modalità per guadagnare denaro: il Partner Program e l'Individual Video Partnership, entrambi basati sulla condivisione dei ricavi pubblicitari.
Tuttavia, almeno per il momento, i naviganti di Youtube possono attingere tranquilli ai contenuti. Infatti lo studio è ben lungi dall'essere perfezionato: non è chiaro ad esempio se il sistema sarà aperto a tutti gli utenti o solo ai «professionisti» e bisognerà vigilare anche sulle tariffe che verranno eventualmente applicate.
Insomma, utenti, godetevi la navigazione payless, in attesa che cada anche quest'altro confine della rete gratuita.
Secondo quanto affermato dal dirigente, gli ingegneri di YouTube stanno lavorando a un metodo per consentire a chi realizza i video di applicare ai loro filmati una tariffa desiderata che, se da un lato farà indispettire non poco chi fino a ora aveva attinto gratis ai contenuti multimediali, dall'altra permetterà agli utenti "attivi" di Youtube di guadagnare qualche soldino senza necessariamente essere vincolati alla pubblicità.
Infatti per il momento esistono solo due modalità per guadagnare denaro: il Partner Program e l'Individual Video Partnership, entrambi basati sulla condivisione dei ricavi pubblicitari.
Tuttavia, almeno per il momento, i naviganti di Youtube possono attingere tranquilli ai contenuti. Infatti lo studio è ben lungi dall'essere perfezionato: non è chiaro ad esempio se il sistema sarà aperto a tutti gli utenti o solo ai «professionisti» e bisognerà vigilare anche sulle tariffe che verranno eventualmente applicate.
Insomma, utenti, godetevi la navigazione payless, in attesa che cada anche quest'altro confine della rete gratuita.