<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Filantropi asimmetrici? | Il Forum di Quattroruote

Filantropi asimmetrici?

A me fa un po' storcere il naso che cerchi di passare per ecologista quando il suo impero si fonda su un modello di business che ha un impatto sull'ambiente mostruoso.
Basta pensare alla mole di merci che vengono mobilitate,puntando tutto sul prezzo anche se magari significa premiare chi produce dall'altra parte del mondo.
Poi non so se fosse una leggenda metropolitana ma anni fa dicevano che i prodotti invenduti venissero addirittura distrutti.
E' un po' come quando un attore di hollywood per rifarsi l'immagine si faceva immortalare al volante di una Prius,poi magari in una settimana aveva preso 3 voli privati e solo per riscaldare la piscina della sua villa consumava tanta energia quanto un condominio.
Boh sarò strano io ma secondo me dell'ambiente non gliene frega una cippa.
 
il trucco della dichiarazione e' nel tempo del verbo usato, al futuro!

anche io posso dichiarare che donero' 124 miliardi (anche se non li ho, ma chissa', dovessi un giorno averli....)
 
credo che in questo discorso entri in gioco però la mentalità Statunitense ed il modo in cui è strutturata la società. Un discorso è la beneficienza (poi che motivi abbia questa è un altro discorso) e un altro è il lavoro e l'occupazione che seguono regole molto liberali e dove l'imprenditore ha pieno di diritto di fare quello che secondo lui è la cosa migliore per l'azienda.
 
Le persone sono i parassiti dell'ambiente, quindi no, non ne fanno parte.

Il fine ultimo però è non danneggiare ulteriormente l'ambiente in modo che il pianeta risulti vivibile per le future generazioni.
Altrimenti stronchiamo quelle esistenti e il problema non si pone,ci penserà il pianeta da solo a rimettersi a posto.
 
credo che in questo discorso entri in gioco però la mentalità Statunitense ed il modo in cui è strutturata la società. Un discorso è la beneficienza (poi che motivi abbia questa è un altro discorso) e un altro è il lavoro e l'occupazione che seguono regole molto liberali e dove l'imprenditore ha pieno di diritto di fare quello che secondo lui è la cosa migliore per l'azienda.

Un po' ipocrita secondo me come modo di concepire il proprio bene sempre prevalente su quello comune,o il bene immediato sempre prevalente su quello futuro.
 
credo che in questo discorso entri in gioco però la mentalità Statunitense ed il modo in cui è strutturata la società. Un discorso è la beneficienza (poi che motivi abbia questa è un altro discorso) e un altro è il lavoro e l'occupazione che seguono regole molto liberali e dove l'imprenditore ha pieno di diritto di fare quello che secondo lui è la cosa migliore per l'azienda.
Secondo me un elemento da tenere in considerazione è che il Sig. Bezos col proprio patrimonio personale farà più o meno quel che gli pare. La Società Amazon (o come si chiama o chiamano) invece penso sia soggetta al controllo di vari organismi del tipo la nostra Consob, anche a tutela degli altri soci, e deve seguire regole stringenti, per cui se deve ridurre il costo del personale, licenzia o comunque agisce su quel fattore.
 
Un po' ipocrita secondo me come modo di concepire il proprio bene sempre prevalente su quello comune,o il bene immediato sempre prevalente su quello futuro.

sarebbe da sentire un esperto in questo discorso, non è un discorso di ipocrisia secondo me è come cerchi di regolare la società considerando che lo scopo finale è quello che il tutto funzioni al meglio.
Noi lo facciamo con una società più assistenzialista , loro lo fanno con una società più liberista , secondo me ci sono aspetti e negativi in entrambe le soluzioni.
 
Secondo me un elemento da tenere in considerazione è che il Sig. Bezos col proprio patrimonio personale farà più o meno quel che gli pare. La Società Amazon (o come si chiama o chiamano) invece penso sia soggetta al controllo di vari organismi del tipo la nostra Consob, anche a tutela degli altri soci, e deve seguire regole stringenti, per cui se deve ridurre il costo del personale, licenzia o comunque agisce su quel fattore.

sicuramente hai ragione, da una parte risponde ad un consiglio d'amministrazione , agli azionisti e via dicendo, dall'altra è un operazione sua personale.
 
sicuramente hai ragione, da una parte risponde ad un consiglio d'amministrazione , a gli azionisti e via dicendo, dall'altra è un operazione sua personale.
Penso che anche le società quotate possano in una certa misura fare donazioni o interventi simili, ma restando all'interno di un quadro di norme che ne perevdono, ad esempio, forme di detrazioni d'imposta o comunque vantaggi fiscali.
 
la verità è che mentre noi tendiamo a vedere una società stile primi '900 dove un'azienda era il fondatore / famiglia.
Oggi invece il fondatore se c'è ancora è in genere una minoranza mentre il resto è in mano a fondi d'investimento che, appunto, vogliono vedere un ritorno dai soldi investiti.
Non mi dai un ritorno? cambio investimento prima che questo perda valore.

E chi è che finanzia i fondi? noi piccoli investitori!
che quindi di fatto, indirettamente, licenziamo i dipendenti di Amazon e di tante altre aziende.
 
Sicuramente tutti i discorsi sulla legislazione di impresa sono sacrosantamente corretti, tuttavia continuo a pensare che leggere di un soggetto che con una mano devolve 124 miliardi di $ in beneficienza mentre con l'altra invia diecimila mail di licenziamento suoni come una presa per il gnaus. IMHO.
 
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