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Fiat Tipo 1.5 T4 Hybrid - 130 CV - Info per possibile acquisto

ma nemmeno i nuovi impianti per motori ad iniezione diretta, tipo il Maestro di Brc?
dovrebbero stressare molto meno le sedi valvole
Non conosco approfonditamente quegli impianti ma dato che si rovinavano anche i robusti (ma colabrodi) Fire, aspirati senza praticamente elettronica, direi che sulla mia non li monterei.
 
Non conosco approfonditamente quegli impianti ma dato che si rovinavano anche i robusti (ma colabrodi) Fire, aspirati senza praticamente elettronica, direi che sulla mia non li monterei.
nemmeno io l'ho montato sulla mia (iniezione diretta e basamento in alluminio) ma leggo sui gruppi fb di tanta gente che l'ha montato e lamentele non ne sento
 
nemmeno io l'ho montato sulla mia (iniezione diretta e basamento in alluminio) ma leggo sui gruppi fb di tanta gente che l'ha montato e lamentele non ne sento
Puoi comunque informarti bene su quei gruppi, il gpl è un carburante pulito e poco costoso. Rovina però molto tutta la meccanica in movimento con cui viene a contatto.
 
faccio 15k km l'anno, mi incuriosiva ma non avrei grande vantaggio economico a meno di tenere l'auto a lungo
Il motore 1.5 t4 è un diretto derivato del bialbero alfa romeo, con cui condivide un sacco di caratteristiche (candela centrale, camera di combustione semisferica a cupola, valvole inclinate, bialbero a camme in testa senza modulo multiair ecc...) nonché la delicatezza unita ad elevate prestazioni. È tutto in alluminio, distribuzione a catena. Il canto del cigno della motoristica italiana per il grande pubblico.

Un motore delicato. Non adatto secondo me al gpl.
 
In che modo? In base a quale reazione chimica? Perché non me ne sono mai accorto in mezzo milione di km...
  • La benzina contiene naturalmente composti lubrificanti e additivi che proteggono le sedi valvolari e le valvole (una volta vi era il piombo tetraetile, oggi sostituito da sostanze chimicamente imparentate con l'alcool etilico). Il GPL, essendo un gas secco, non contiene lubrificanti e quindi non lubrifica le valvole come la benzina. Risultato: si verifica un surriscaldamento delle valvole stesse e delle sedi, con recessione (ossia consumo) delle sedi valvolari, soprattutto in motori con sedi morbide come quelli in ghisa non temprata. Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto), composto principalmente da propano (C₃H₈) e butano (C₄H₁₀), è si un combustibile pulito, economico ed efficiente, ma può causare danni a lungo termine ai motori, specialmente se non progettati o modificati correttamente per il suo utilizzo (e per modifica si intende mettere valvole e sedi rinforzate). Il continuo martellamento della valvola calda su una sede non raffreddata/lubrificata porta alla deformazione del metallo e alla perdita di tenuta nel tempo per usura. Il GPL ha un numero di ottano molto alto (105-110) quindi è resistente alla detonazione, ma la sua combustione produce temperature più elevate rispetto alla benzina. Questo può causare usura accelerata di pistoni da dilatazione non corretta, valvole e candele, degradazione termica dell'olio motore e maggiore stress per i metalli del blocco (anche se l'olio resta più pulito ed è un vantaggio). La benzina genera piccoli depositi carboniosi che, paradossalmente, proteggono alcune superfici metalliche (come valvole e sedi). Il GPL brucia quasi completamente lasciando il metallo nudo ed esposto a usura meccanica e termica diretta. Poi in alcuni impianti non perfettamente tarati (la maggiorparte, specialmente dopo qualche anno) la miscela GPL/aria può diventare troppo magra, causando combustione più calda, autoaccensioni locali (hot spots) e knocking (ossia il battito in testa) nonché un incremento dei fenomeni di usura delle parti meccaniche in movimento e a contatto. Il GPL passa da liquido a gas prima dell’ingresso nel collettore. Questo processo assorbe molto calore (evaporazione endoergonica, lo stesso principio che si studia a scuola), raffreddando componenti come il collettore e il corpo farfallato. In ambienti freddi o con impianti vecchi, questo può causare condensa d’acqua, corrosione e ice-lock nei vaporizzatori.
  • Spero di averti risposto relativamente alla domanda che chiedevi. Poi non è automatico che questo accada per forza..ci sono troppe variabili. È come con il fumo: quello che campa 103 anni con un pacco di sigarette al giorno lo trovi, ma non significa nulla.
 
Spero di averti risposto relativamente alla domanda che chiedevi.
Hai scritto cose che già sapevo, usando in famiglia gli alcani per autotrazione da decenni, con tanti motori diversi e tante centinaia di migliaia di km, ed io, personalmente 3 auto diverse per circa ½milione di km. L'usura esiste solo per materiali inadatti di valvole, sedi, guide, ma anche tutti gli organi per la distribuzione. Se sono buoni non accade nulla, altrimenti esistono i sistemi di lubrificazione a microgocce che superano il problema. Infatti esistono tante hsd trasformate a cng o lpg senza alcun problema ed hanno centinaia di migliaia di km.
Il resto sono dicerie che da decenni raccontano false verità.
 
Hai scritto cose che già sapevo,
Veramente prima hai detto che non ne sapevi niente ("non me ne sono mai accorto").
L'usura esiste solo per materiali inadatti di valvole, sedi, guide, ma anche tutti gli organi per la distribuzione.
Praticamente tutti dato che non esistono motori gpl nativi se non casi veramente rari.
esistono i sistemi di lubrificazione a microgocce che superano il problema.
No, lo creano. Perché non essendoci benzina a dilavare ti riducono le valvole una schifezza (ricoperte di incrostazioni carboniose che a lungo andare causano il battito in testa per la formazione di punti caldi o peggio se si staccano pezzi e vanno nei cilindri).
Infatti esistono tante hsd trasformate a cng o lpg senza alcun problema ed hanno centinaia di migliaia di km.
Come esistono tante persone da due pacchi di sigarette al giorno che campano felicemente cent'anni..
Il resto sono dicerie che da decenni raccontano false verità.
Non credo di essere cosí "mistico" da riuscire ad elaborare il concetto di "falsa verità". Per me una cosa o è vera o è falsa. È come dire "acqua anidra". Ma sono io che son fatto cosí.

P.S. per curiosità ho visto che ti sei registrato qui alle 4 di mattina qualche gg fa e sei partito in quarta con diversi utenti. Sei per caso un vecchio utente che si è riscritto? Noto interventi forti e in confidenza per una persona che non conosce ancora nessuno. Chiedo senza nessuna vena polemica ci tengo a precisare. Solo curiosità.. Mi ricordi un po' il modo di scrivere di un utente che non leggo più da un po'.
 
  • La benzina contiene naturalmente composti lubrificanti e additivi che proteggono le sedi valvolari e le valvole (una volta vi era il piombo tetraetile, oggi sostituito da sostanze chimicamente imparentate con l'alcool etilico). Il GPL, essendo un gas secco, non contiene lubrificanti e quindi non lubrifica le valvole come la benzina. Risultato: si verifica un surriscaldamento delle valvole stesse e delle sedi, con recessione (ossia consumo) delle sedi valvolari, soprattutto in motori con sedi morbide come quelli in ghisa non temprata. Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto), composto principalmente da propano (C₃H₈) e butano (C₄H₁₀), è si un combustibile pulito, economico ed efficiente, ma può causare danni a lungo termine ai motori, specialmente se non progettati o modificati correttamente per il suo utilizzo (e per modifica si intende mettere valvole e sedi rinforzate). Il continuo martellamento della valvola calda su una sede non raffreddata/lubrificata porta alla deformazione del metallo e alla perdita di tenuta nel tempo per usura. Il GPL ha un numero di ottano molto alto (105-110) quindi è resistente alla detonazione, ma la sua combustione produce temperature più elevate rispetto alla benzina. Questo può causare usura accelerata di pistoni da dilatazione non corretta, valvole e candele, degradazione termica dell'olio motore e maggiore stress per i metalli del blocco (anche se l'olio resta più pulito ed è un vantaggio). La benzina genera piccoli depositi carboniosi che, paradossalmente, proteggono alcune superfici metalliche (come valvole e sedi). Il GPL brucia quasi completamente lasciando il metallo nudo ed esposto a usura meccanica e termica diretta. Poi in alcuni impianti non perfettamente tarati (la maggiorparte, specialmente dopo qualche anno) la miscela GPL/aria può diventare troppo magra, causando combustione più calda, autoaccensioni locali (hot spots) e knocking (ossia il battito in testa) nonché un incremento dei fenomeni di usura delle parti meccaniche in movimento e a contatto. Il GPL passa da liquido a gas prima dell’ingresso nel collettore. Questo processo assorbe molto calore (evaporazione endoergonica, lo stesso principio che si studia a scuola), raffreddando componenti come il collettore e il corpo farfallato. In ambienti freddi o con impianti vecchi, questo può causare condensa d’acqua, corrosione e ice-lock nei vaporizzatori.
  • Spero di averti risposto relativamente alla domanda che chiedevi. Poi non è automatico che questo accada per forza..ci sono troppe variabili. È come con il fumo: quello che campa 103 anni con un pacco di sigarette al giorno lo trovi, ma non significa nulla.

Dato il lungo discorso, hai scaricato una trattazione da internet (in tal caso occorrerebbero fonte e corsivo) o sei un esperto in materia?
 
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