Fiat: sciopero improvviso a Termini Imerese per protesta contro Marchionne
Agli operai non sono piaciute le parole dell'ad che aveva parlato di uno sciopero per vedere Italia-Paraguay
Sergio Marchionne
Ancora acque agitate in casa Fiat. Questa mattina c'è stato infatti uno sciopero improvviso allo stabilimento Fiat di Termini Imerese.
LE RAGIONI DELLA PROTESTA - Gli operai hanno deciso di fermare la produzione per protesta contro le parole dell'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne che aveva criticato i lavoratori siciliani accusandoli di avere scioperato lunedì scorso solo per poter vedere la partita di calcio dei Mondiali Italia-Paraguay.
FIOM - «Questa è la risposta a Marchionne». Così il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone, commenta lo sciopero alla Fiat di Termini Imerese. «Qui c'è gente che lavora da trent'anni - aggiunge Mastrosimone - Il signor Marchionne non solo sta chiudendo lo stabilimento ma addirittura adesso cerca di screditare il lavoro degli operai. Eppure era stato proprio lui a lodare la professionalità dei lavoratori di Termini Imerese, spiegando che la scelta di chiudere dipendeva da altre cose».
Agli operai non sono piaciute le parole dell'ad che aveva parlato di uno sciopero per vedere Italia-Paraguay
Sergio Marchionne
Ancora acque agitate in casa Fiat. Questa mattina c'è stato infatti uno sciopero improvviso allo stabilimento Fiat di Termini Imerese.
LE RAGIONI DELLA PROTESTA - Gli operai hanno deciso di fermare la produzione per protesta contro le parole dell'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne che aveva criticato i lavoratori siciliani accusandoli di avere scioperato lunedì scorso solo per poter vedere la partita di calcio dei Mondiali Italia-Paraguay.
FIOM - «Questa è la risposta a Marchionne». Così il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone, commenta lo sciopero alla Fiat di Termini Imerese. «Qui c'è gente che lavora da trent'anni - aggiunge Mastrosimone - Il signor Marchionne non solo sta chiudendo lo stabilimento ma addirittura adesso cerca di screditare il lavoro degli operai. Eppure era stato proprio lui a lodare la professionalità dei lavoratori di Termini Imerese, spiegando che la scelta di chiudere dipendeva da altre cose».