<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> FIAT: SARA' UNA MULTINAZIONALE CON CUORE ITALIANO | Il Forum di Quattroruote

FIAT: SARA' UNA MULTINAZIONALE CON CUORE ITALIANO

Giusto per informazione:

http://www.asca.it/copertina-FIAT__SARA__UNA_MULTINAZIONALE_CON_CUORE_ITALIANO-4023.html

La Fiat conferma il progetto Fabbrica Italia e il pacchetto da 20 miliardi di investimenti. E il governo incassa le assicurazioni fornite a palazzo Chigi dal vertice della Fiat, convocato dopo le battute di Marchionne sull'ipotesi di trasferimento della sede di Fiat-Chrysler negli Stati Uniti poi rientrate dallo stesso Marchionne che ha precisato che si tratta di una questione che si porra' non prima del 2014.

''Le polemiche sono chiuse''. E' lapidario il ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani.

L'italianita' della Fiat non e' in discussione. Il governo prende atto ''favorevolmente'' delle assicurazioni fornite dalla Fiat al vertice odierno a Palazzo Chigi. John Elkann e Sergio Marchionne hanno confermato al premier Silvio Berlusconi la volonta' del Lingotto di perseguire lo sviluppo di un gruppo multinazionale italiano con l'obiettivo di aumentare la produzione di auto da 650 mila a 1,4 milioni nel 2014 (1,65 milioni comprendendo anche i veicoli commerciali) sostenuto da un piano di investimenti da 20 miliardi di euro.

La Fiat e' un grande gruppo che ha l'obiettivo di arrivare a 6 milioni di auto e l'incontro di oggi chiesto dall'esecutivo ha confermato che ''l'Italia e' il cuore e il punto di partenza per il mondo intero''. Il vertice scaccia lo spettro di una Fiat a stelle strisce, cannibalizzata da Chrysler.

La questione della governance ''non e' un problema di oggi e neanche di domani - ha detto Romani - e forse lo sara' dopodomani''. Il governo non sembra affascinato dal tema della sede legale. L'esecutivo e' interessato al fatto che la Fiat consideri strategica l'Italia. ''Tra ricavi diretti e indotto il settore automotive vale il 10% del pil per il nostro paese'' ha sottolineato Romani indicando che nel corso delle due ore del vertice non si e' parlato di Chrysler e tantomeno del timing per la salita di Fiat al 51% nella casa di Auburn Hills.

''Gli investimenti sono partiti - ha sottolineato Romani - 1,3 miliardi per Mirafiori, 700 milioni per Pomigliano, 500 milioni per Bertone oltre all'acquisizione di WM Motori''.

L'espansione inevitabile all'estero non avra' dunque ripercussioni negative sull'Italia. ''Fiat sta investendo in Serbia 1 miliardo di euro per produrre 2-300 mila auto - ha rilevato Romani - senza nulla togliere alla produzione italiana'.

Per il governo oggi quello che contava era ''la conferma del piano di investimenti'' di un gruppo che sara' una multinazionale con cuore e radicamento italiani.

Ma il piano della Fiat sull'Italia, la realizzazione piena del progetto Fabbrica Italia e' legata indissolubilmente al tema della ottimizzazione degli impianti. ''La qustione rilevante e' avere relazioni industriali costruttive'' ha sottolineato il ministro del lavoro Maurizio Sacconi. ''Il futuro della Fiat, il suo radicamnto in Italia - ha aggiunto - sono condizionati alla governabilita' degli stabilimenti''.

Non e' questione di incidenza del costo lavoro che nell'auto e' al 7%. ''E' una stronzata - ha detto Sacconi - per dirla in inglese. Infatti, bisogna stabilire come quel 7% puo' generare un ritorno a seconda del grado di utilizzazione degli impianti''. E' per questo che ''le relazioni industriali sono decisive''. Relazioni positive tra azienda e sindacati sono condizione essenziale per la Fiat che incassa il sostegno del governo e degli enti locali piemontesi presenti all'incontro.

Questo significa che dopo Pomigliano e Mirafiori si apriranno le vertenze per Cassino e Melfi? Sacconi riferisce che dal vertice non sono uscite indicazioni precise sui tempi. ''Dipende dal progressivo lancio dei modelli sui quali la Fiat giustamente intende mantenere una certa riservatezza per non dare indicazioni ai competitor''. A mano a mano dunque si porra' la questione degli altri stabilimenti Fiat in Italia.

Lo stesso Marchionne anche recentemente era stato piuttosto vago su Cassino e Melfi. L'ad della Fiat il mese scorso aveva indicato che il nuovo modello di Pomigliano e Mirafiori sara' trasferito anche a Cassino e Melfi ma alla conference call con gli analisti non ha indicato tempi. Forse dopo le aspre vertenze di Pomigliano e Mirafiori, c'e' necessita' di far decantare un po' la situazione, c'e' poi l'andamento del mercato in Italia e in Europa che ancora non mostra segnali di inversione di tendenza.

''Ogni impianto presenta una sua specificita' - ha aggiunto Sacconi - ma in ogni realta' produttiva dovra' essere risolta l'esigenza della piena utilizzazione degli stabilimenti''.

La questione Fiat in sostanza torna all'origine, quando Marchionne ha presentato il piano al 2014 nell'aprile scorso.

Investimenti per 20 miliardi in Italia subordinati a una serie di condizioni per far salire l'utilizzazione degli impianti (come i 18 turni settimanali). D'altra parte i 5 impianti Fiat nella penisola producono quanto lo stabilimento in Brasile e solo Mirafiori e Melfi presentano un livello di utilizzazione che supera il 60%, ben inferiore al 93% dell'impianto Fiat in Polonia. La questione dell'italianita' resta legata all'ottimizzazione degli impianti piuttosto che alla governance e alla sede legale.
 
Notare come Marchionne abbia detto che si tratta di una questione che si porra' non prima del 2014, ergo andrei cauto a cantar vittoria sulla mantenuta italianità di Fiat...

Fra l'altro:
La Exor lascia Torino e sposta il suo quartier generale a Hong Kong, uno dei più importanti snodi della finanza internazionale e principale via d?accesso all?Oriente. La decisione è stata presa nei mesi scorsi da John Elkann dopo aver consultato tutti i rappresentanti dei vari rami della famiglia e i ?grandi vecchi? Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens. L?orizzonte di business del gruppo è ormai il mercato globale, con particolare attenzione alle realtà emergenti e dinamiche, un fronte troppo vasto per essere presidiato dalla periferia dell?impero. Il nuovo capo azienda che sostituirà Carlo Barel di Sant? Albano, l?amministratore delegato che ha traghettato Ifi e Ifil nella fusione con la nuova Exor, non avrà più il suo ufficio in corso Matteotti 26 ma risiederà stabilmente nell?isola dei Nove Draghi.

Anzi, secondo quanto riportano fonti interne alla famiglia Agnelli, la palazzina in stile umbertino che ha dato i natali alla dinastia è stata messa in vendita. Nel giro di qualche mese la toponomastica storica della città perderà così un altro luogo simbolico. È in quelle stanze di corso Oporto, il vecchio nome di corso Matteotti, che Edoardo e Virginia posero le basi della casa regnante della Sacra Ruota ed è in quegli austeri saloni che l?Avvocato e il Dottore trascorsero la loro infanzia.


Insomma, le parole dicono una cosa, i fatti un'altra. Ciascuno scelga a cosa credere...
 
filnet ha scritto:
Il cuore resterà in italia.... ma la testa?
Francamente mi pare una solenne presa in giro che si dica "il cuore resta in Italia" quando Marchionne ha casa e residenza in Svizzera e gli stessi Agnelli stanno sbaraccando Exxor (la cassaforte di famiglia) ad HongKong. Io davanti a certe cose non riesco a girarmi dall'altra parte, operazione che ad altri riesce peraltro benissimo... Poi mi si dirà che vengo a sparlare, ma non riesco a offendere la mia e altrui intelligenza postando la velina secondo la quale Marchionne avrebbe fatto notte fonda per risolvere personalmente il problema alla maniglia di un modello Chrysler in preparazione....
 
passo passo finità tutto a detroit.....ormai appare evidente....a marchionne è stata data troppa carta bianca...occorre imporre dei paletti (dico da parte delle istituzioni pubbliche)...soprattutto dopo tutti i soldi pubblici e le agevolazioni di cui il gruppo ha goduto in questi anni
 
Ultime dalla Camera:

http://www.quattroruote.it/notizie/industria/marchionne-alla-camera-sede-fiat-in-italia-a-certe-condizioni
 
pittigasabasca ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Perché lui ha capito tutto dalla vita. Sono gli It ....... lasciamo perdere va.

Ciao

il cuore e' uno zingaro,recitava una famosa canzone

Perché tu guidi con il cuore ??? Allora perché sulla Stilo avevi fatto cambiare il sedile lato guida ?? :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
Back
Alto