<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fiat Palio Adventure Locker: la comprereste? | Il Forum di Quattroruote

Fiat Palio Adventure Locker: la comprereste?

Navigando in rete mi sono imbattuto nelle foto della "Fiat Palio Adventure Locker" :shock:...che dire...mi ricordavo delle vecchie Palio importate in Italia che per nulla mi aggradavano ma questa non sembra male per niente. Ecco un articolo tratto da OmniAuto.it:

Se per le mulattiere europee basta la Fiat Sedici o al limite la
Panda Cross, in Brasile - dove le strade sono un po' meno clementi con le sospensioni - Fiat presenta una versione offroad di un modello che definirlo ?inaspettato? con queste vesti è dire poco: la Palio Adventure Locker.

In realtà la prima versione tuttoterreno della Palio in versione Weekend, cioè familiare, risale al 1999, ma il nuovo modello della world car torinese si basa sul model year 2009 ed è equipaggiato con una innovazione tecnica che non è di poco conto. La denominazione "Adventure Locker" si riferisce al fatto che sebbene la Palio Adventure Locker sia un'auto a trazione anteriore è dotata all'avantreno di un differenziale autobloccante incorporato nella scatola del cambio, che consente di trarsi d'impaccio sui terreni più difficili.

Inoltre la Palio Adventure Locker è equipaggiata con sospensioni anteriori rialzate (19 cm l'altezza da terra) e tutta una serie di modanature antiurto in stile fuoristradistico che la rendono praticamente irriconoscibile rispetto alla versione stradale, mentre all'interno c'è pure una bussola con inclinometro.

Quanto alla motorizzazione si tratta dello stesso motore 1.8 Flex da 112 CV e 174 Nm in grado di funzionare a benzina o alcool che equipaggia altri modelli della serie sudamericana "Adventure", come Doblò e Idea.

[Via NoticiasAutomotivas.com.br]

L'articolo parla di un unico motore a doppia alimentazione, ma altre fonti riferiscono di ulteriori motorizzazioni: 1200 da 60 Cv, 1200 16v da 80 Cv, 1600 16v da 103 a benzina e due diesel 1900, rispettivamente da 63 o 80 Cv.

La mia domanda è: se Fiat decidesse di commercializzare questa vettura in Italia, ad un prezzo che si aggiri intorno ai 20.000 Euro e con motori "europei", voi la comprereste?

Un'altra domanda interessante potrebbe essere: se Fiat decidesse di resuscitare un marchio storico come Autobianchi, trasformandolo in ciò che Dacia è per Renault :twisted:? Immaginiamo una possibile gamma:

1) una piccola spartana (prezzo base 6.000 euro): potrebbe occupare ad esempio il posto della Fiat 600, in via di pensionamento, e potrebbe ricavarsene anche una versione Giardinetta;

2) una vettura di dimensioni maggiori derivata dal famoso modello D200, che nei paesi emergenti sostituirà la Palio, su pianale Gpunto; anche in questo caso una versione berlina 3/5 porte e una Giardinetta (prezzo base 8.500 euro per la 3 porte);

3) un "SUV" ovvero l'oggetto del 3d; :D

4) l'ammiraglia, ad esempio la Fiat Linea, proposta anche in versione SW (prezzo base 22.000 euro per la berlina);

5) una multispazio, recuperando la Multipla, ormai in via di sostituzione (prezzo base di 1.000/2.000 euro inferiore a quello attuale).

La mia opinione è che un'operazione di questo genere possa spostare "in alto" il posizionamento di FIAT, al livello di VW per intenderci 8), lasciando il compito di ricoprire le fasce di prezzo "low" ad un marchio selezionato ad hoc. Questo sarebbe fondamentale per competere con "Das Auto :twisted:" sul piano dell'immagine, specie su segmenti delicati come il seg. C: il fatto di avere a listino solo auto con un prezzo di partenza dai 12.500 euro (VW Polo) non può non creare, insieme ad un'immagine di affidabilità consolidata da anni, un vantaggio competitivo che contribuisce non poco alle maggiori vendite europee rispetto a FIAT :( :cry: :(.
 
reu.c.cio ha scritto:
Navigando in rete mi sono imbattuto nelle foto della "Fiat Palio Adventure Locker" :shock:...che dire...mi ricordavo delle vecchie Palio importate in Italia che per nulla mi aggradavano ma questa non sembra male per niente. Ecco un articolo tratto da OmniAuto.it:

Se per le mulattiere europee basta la Fiat Sedici o al limite la
Panda Cross, in Brasile - dove le strade sono un po' meno clementi con le sospensioni - Fiat presenta una versione offroad di un modello che definirlo ?inaspettato? con queste vesti è dire poco: la Palio Adventure Locker.

In realtà la prima versione tuttoterreno della Palio in versione Weekend, cioè familiare, risale al 1999, ma il nuovo modello della world car torinese si basa sul model year 2009 ed è equipaggiato con una innovazione tecnica che non è di poco conto. La denominazione "Adventure Locker" si riferisce al fatto che sebbene la Palio Adventure Locker sia un'auto a trazione anteriore è dotata all'avantreno di un differenziale autobloccante incorporato nella scatola del cambio, che consente di trarsi d'impaccio sui terreni più difficili.

Inoltre la Palio Adventure Locker è equipaggiata con sospensioni anteriori rialzate (19 cm l'altezza da terra) e tutta una serie di modanature antiurto in stile fuoristradistico che la rendono praticamente irriconoscibile rispetto alla versione stradale, mentre all'interno c'è pure una bussola con inclinometro.

Quanto alla motorizzazione si tratta dello stesso motore 1.8 Flex da 112 CV e 174 Nm in grado di funzionare a benzina o alcool che equipaggia altri modelli della serie sudamericana "Adventure", come Doblò e Idea.

[Via NoticiasAutomotivas.com.br]

L'articolo parla di un unico motore a doppia alimentazione, ma altre fonti riferiscono di ulteriori motorizzazioni: 1200 da 60 Cv, 1200 16v da 80 Cv, 1600 16v da 103 a benzina e due diesel 1900, rispettivamente da 63 o 80 Cv.

La mia domanda è: se Fiat decidesse di commercializzare questa vettura in Italia, ad un prezzo che si aggiri intorno ai 20.000 Euro e con motori "europei", voi la comprereste?

Un'altra domanda interessante potrebbe essere: se Fiat decidesse di resuscitare un marchio storico come Autobianchi, trasformandolo in ciò che Dacia è per Renault :twisted:? Immaginiamo una possibile gamma:

1) una piccola spartana (prezzo base 6.000 euro): potrebbe occupare ad esempio il posto della Fiat 600, in via di pensionamento, e potrebbe ricavarsene anche una versione Giardinetta;

2) una vettura di dimensioni maggiori derivata dal famoso modello D200, che nei paesi emergenti sostituirà la Palio, su pianale Gpunto; anche in questo caso una versione berlina 3/5 porte e una Giardinetta (prezzo base 8.500 euro per la 3 porte);

3) un "SUV" ovvero l'oggetto del 3d; :D

4) l'ammiraglia, ad esempio la Fiat Linea, proposta anche in versione SW (prezzo base 22.000 euro per la berlina);

5) una multispazio, recuperando la Multipla, ormai in via di sostituzione (prezzo base di 1.000/2.000 euro inferiore a quello attuale).

La mia opinione è che un'operazione di questo genere possa spostare "in alto" il posizionamento di FIAT, al livello di VW per intenderci 8), lasciando il compito di ricoprire le fasce di prezzo "low" ad un marchio selezionato ad hoc. Questo sarebbe fondamentale per competere con "Das Auto :twisted:" sul piano dell'immagine, specie su segmenti delicati come il seg. C: il fatto di avere a listino solo auto con un prezzo di partenza dai 12.500 euro (VW Polo) non può non creare, insieme ad un'immagine di affidabilità consolidata da anni, un vantaggio competitivo che contribuisce non poco alle maggiori vendite europee rispetto a FIAT :( :cry: :(.

e poi come fanno a svendere le fiat se c'è già sul mercato una low come supponi tu?
il tuo discorso vale se rispettano i listini ma se tu trovi un'auto nuova al 20 % meno di quello che dovresti pagarla cade il palco.
bisognerebbe fare prima di tutto un listino reale e non fittizio dove chi vende ci marcia a seconda del cliente che gli capita da spolpare.
 
E' il cane che si morde la coda: te dici che le FIAT devono essere "svendute" sennò nessuno se le compra, io sostengo invece che una simile politica di prezzo diventa obbligata per l'immagine "low" che FIAT ha rispetto a VW :twisted:

secondo te se non ci fossero Seat e Skoda per diversificare in basso l'offerta le Golf e le Polo potrebbero essere "prezzate" ai livelli attuali? :rolleyes:

e la Delta quanto costerebbe se fosse "made in Germany"? :rolleyes: quanto rispetto ad una Audi 3? :rolleyes:

Quello che intendo dire è che quando ci si presenta sul mercato, oltre ovviamente alla qualità della propria offerta, diventa fondamentale la percezione del livello qualitativo stesso.
 
Allora, andiamo con ordine.

1) La Palio Adventure Locker non è una novità, esiste da un bel pò ma non si chiamava così. In Sudamerica questo tipo di personalizzazioni simil fuoristradistiche vanno molto di moda, lo fa anche la VW per la Gol, per la Polo ed anche per la Golf.

2) Ciò detto, la Palio Adventure Locker è ben lontana da un SUV ed ancor più da un fuoristrada; il suo differenziale autobloccante le dà effettivamente qualche vantaggio solo nella fanghiglia leggera o in situazioni di ruote su fondi ad aderenza differenziata, ma sempre con l'auto ben piantata sull'anteriore. In tutte le situazioni in cui il corpo vettura è "scomposto" rispetto al terreno (tipiche del fuoristrada), la Palio si blocca come una qualsiasi 4x2.

3) il sistema di differenziale autobloccante in casa Fiat esiste, ed è disponibile anche in Italia, sul Qubo MJT Trekking. Fino all'anno scorso lo montavano anche la Citroen e la Peugeot, la prima sulle versioni XTR di C3 e Berlingo, la seconda sulle versioni Outdoor del Partner/Ranch

4) Venendo al discorso "marchio low cost", la tua idea mi vede abbastanza d'accordo anche se non sono sicuro che il mercato italiano sia maturo in tal senso. Infatti è verissimo (come dice qualcun altro) che per poter funzionare una simile strategia è necessario che il mercato torni ad essere serio, non devono più esistere supersconti, km zero ed altre droghe, uno deve leggere i listini e sapere quel che gli costerà l'auto, poco o molto che sia.
Solo a quel punto potremo fare il discorso dell'Autobianchi o dell'Innocenti, ed a quel punto la gamma che hai proposto tu sarebbe anche azzeccata.
La Fiat, con tutto quel che ha fatto sinora a livello di marketing in Italia, si è già talmente abbassata l'immagine che un ulteriore marchio verrebbe percepito non come "low cost" ma come "hard discount" il che non è proprio lo stesso.

Saluti
 
Mooolto interessante la tipa:), auto ormai fine serie derivata non da palio 2009, già uscita di produzione, ma da palio 1996, è ancora in vendita nonostante nel 2019 come palio weekend hanno venduto solo 4000 auto....ma si sa fiat brazil riceve trattamente migliori di fiat emea.
 
Ultima modifica:
e poi come fanno a svendere le fiat se c'è già sul mercato una low come supponi tu?
il tuo discorso vale se rispettano i listini ma se tu trovi un'auto nuova al 20 % meno di quello che dovresti pagarla cade il palco.
bisognerebbe fare prima di tutto un listino reale e non fittizio dove chi vende ci marcia a seconda del cliente che gli capita da spolpare.
ci si ritrova una Ypsilon scontata che costa quanto alla Palio a prezzo pieno (su cui non possono togliere 1 centesimo) e magari il margine di guadagno sulla Ypsilon è più alto. Il discorso cambia se una macchina brasiliana viene prodotta in europa (polonia assieme a 500 e Ypsilon magari o Turchia o Serbia) e venduta con un marchio lowcost, la stessa ricetta Renault ne più ne meno, prezzo basso senza sconti.
 

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