<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fiat Group - 39,5 % crollo delle vendite in ottobre 2010 | Il Forum di Quattroruote

Fiat Group - 39,5 % crollo delle vendite in ottobre 2010

Fiat ottobre rosso
le vendite crollate del 39,5%


Il gruppo Fiat, inteso come Fiat, Alfa e Lancia, segnerà ad ottobre un calo delle vendite del 39,5%, ben oltre il -29% dell'intero mercato dell'auto. Lo prevede Federauto 1, l'associazione che raggruppa i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia, fornendo dati più dettagliati rispetto alle previsioni diffuse già ieri. "I marchi esteri, tutti insieme, contengono le perdite a un -22,9% circa", ha detto il presidente di Federauto.

Piero Carlomagno, presidente dell'Unione Concessionari del Gruppo Fiat (UCIF) ha commentato: "è vero, in questo momento siamo in difficoltà, è sotto gli occhi di tutti. I fattori sono molteplici e articolati. Però Fiat sta ponendo in atto delle strategie volte a riconquistare il terreno perduto. Con un po' di pazienza arriveranno i nuovi modelli previsti dal piano industriale, ma stiamo già lavorando, con la Casa, per trovare nuove strategie, nuove iniziative, e ridisegnare le regole della distribuzione. Anche il cambio di management, con l'inserimento del nuovo amministratore delegato Andrea Formica, va in questa direzione".

Proprio la mancanza di nuovi modelli è la critica che viene da più parti espressa da Sergio Marchionne, artefice dell'imminente spin-off del gruppo in Fiat SpA e Fiat Industrial.

Al prossimo Salone dell'auto di Ginevra, in programma dal 3 al 13 marzo 2011, i modelli che Fiat metterà in vetrina saranno la nuova Lancia Ypsilon, la 300C e la Grand Voyager, due modelli Chrysler che in Europa saranno targati Lancia. Nel 2011 Fiat lancerà sul mercato, entro il primo semestre, la nuova Ypsilon, il nuovo Jeep Grand Cherokee nella versione diesel, il lifting della Jeep Wrangler e Jeep Patriot e il Suv Dodge Journey, che verrà battezzato con un nuovo nome e sarà targato Fiat. Dalla seconda metà del 2011 sarà la volta della 300C e della Grand Voyager e, dulcis in fundo, la nuova Panda prodotta a Pomigliano. Non passa inosservata, naturalmente, l'assenza di nuovi modelli Alfa Romeo, per i quali bisognerà aspettare il 2012. Sempre che, come ammoniscono alcuni osservatori del settore, "non vengano annunciati altri rinvii, per esempio per il Suv Alfa", attualmente previsto al 2012.

Commentando il risultato di ottobre in Italia per le case estere Adolfo De Stefani Cosentino, presidente dei concessionari Mercedes (UCISM), ha rilevato: "se devo esaminare la situazione dei marchi premium, noi perdiamo meno perché avevamo già subito una forte contrazione negli anni precedenti. Per cui, nello specifico, ci parametriamo con un 2009 che già era stato avaro nei nostri confronti. Sui marchi premium pende sempre il problema irrisolto della fiscalità delle auto aziendali, completamente fuori linea rispetto agli altri paesi europei.

Se il governo sistemerà questa anomalia, le aziende torneranno a svecchiare i loro parchi auto con indubbi vantaggi per l'ambiente, la sicurezza, l'occupazione del nostro comparto e le tasse incassate dallo Stato. Un meccanismo virtuoso dove tutti uscirebbero vincenti".

L'automobile in Italia, sommando costruttori, concessionari e indotto impiega circa un milione di addetti e la debacle del mercato avrà "pesanti ripercussioni sul settore", afferma il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, che precisa che "l'auto incide per il 20% del Pil" nel nostro paese.

Pavan Bernacchi rileva "di aver chiesto già il 5 ottobre un incontro urgente al nuovo ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ma la nostra voce resta per ora inascoltata
 
Yd.rss2025 ha scritto:
L'automobile in Italia, sommando costruttori, concessionari e indotto impiega circa un milione di addetti e la debacle del mercato avrà "pesanti ripercussioni sul settore", afferma il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, che precisa che "l'auto incide per il 20% del Pil" nel nostro paese. Pavan Bernacchi rileva "di aver chiesto già il 5 ottobre un incontro urgente al nuovo ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ma la nostra voce resta per ora inascoltata

E quindi cosa vogliono?

Altri incentivi?

Obbligo di rottamare le auto con più di 10 anni?

Io pernso che si debbano rassegnare ad un mercato un po' più simile a quello delle lavatrici: finché va non si cambia, almeno per una fetta del mercato più consistente che in passato.
 
e non è tutto:

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=791696&lang=it

Polacchi, serbi e americani ringraziano, e Marpionne ha ancora il coraggio di chiamare il progetto "Fabbrica Italia" :rolleyes:
 
dexxter ha scritto:
c'é giá un post aperto....
il tuo post che hai aperto e solo un strascico senza significato sembrerebbe che la verita la si voglia imbavagliare e manipolarla ha proprio piacimento . :D, invece la notizia la si riporta in modo totale . (come ho fatto io) almeno chiunque capisce la situazione .
 
renatom ha scritto:
Yd.rss2025 ha scritto:
L'automobile in Italia, sommando costruttori, concessionari e indotto impiega circa un milione di addetti e la debacle del mercato avrà "pesanti ripercussioni sul settore", afferma il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, che precisa che "l'auto incide per il 20% del Pil" nel nostro paese. Pavan Bernacchi rileva "di aver chiesto già il 5 ottobre un incontro urgente al nuovo ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ma la nostra voce resta per ora inascoltata

E quindi cosa vogliono?

Altri incentivi?

Obbligo di rottamare le auto con più di 10 anni?

Io pernso che si debbano rassegnare ad un mercato un po' più simile a quello delle lavatrici: finché va non si cambia, almeno per una fetta del mercato più consistente che in passato.

La questione è che Fiat perde quasi il doppio rispetto ai marchi esteri.

I clienti non premiano Fiat al di là della crisi generale dell'auto.
 
controilbanditismo ha scritto:
La questione è che Fiat perde quasi il doppio rispetto ai marchi esteri.

I clienti non premiano Fiat al di là della crisi generale dell'auto.

Su Fiat avevo già scritto sull'altro topic aperto.

Questo commento era relativo alle rischeste di questo Pavan Bernacchi.
 

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