Cari ragazzi, ecco il primo passo dell'intervista a G. Gabetti durante il passaggio del testimone, il testo completo lo trovate qui:
http://www.repubblica.it/economia/2010/04/10/news/intervista_gabetti-3244005/
E' molto interessante, se ne consiglia la lettura a tutti !!!!
L'INTERVISTA. "Lascio perché ora ci sono le persone giuste al posto giusto"
L'ultima preghiera dell'Avvocato: "Tenga unita la famiglia, mi disse"
Gabetti: "La mia vita con la Fiat
dall'Avvocato a Marchionne"
"Il nuovo Ad ha l'azienda in testa, non ha sbagliato una previsione"di SALVATORE TROPEA
Gabetti: "La mia vita con la Fiat dall'Avvocato a Marchionne"
Gialuigi Gabetti e John Elkann
TORINO - Dottor Gabetti, una vita con la famiglia Agnelli. Perché adesso lascia e va in pensione?
"Perché non credo ci sia più bisogno di me. La rotta è chiara, le persone giuste sono al posto giusto. Lo meditavo da tempo e adesso posso chiudere. Avevo ricevuto l'incarico sei anni fa, in una situazione di emergenza. Quando Umberto mi ha richiamato, mi ha detto che era per un anno...".
Ma quando ha cominciato a Torino, nel '71, pensava di fermarsi così a lungo?
"No. Avevo lavorato alla Comit con Mattioli, che però conobbi solo il giorno in cui me ne andai, e a Ivrea con Adriano Olivetti. Con Gianni Agnelli siamo andati avanti per più di vent'anni, senza un vero screzio, soltanto con qualche differenza d'opinione".
http://www.repubblica.it/economia/2010/04/10/news/intervista_gabetti-3244005/
E' molto interessante, se ne consiglia la lettura a tutti !!!!
L'INTERVISTA. "Lascio perché ora ci sono le persone giuste al posto giusto"
L'ultima preghiera dell'Avvocato: "Tenga unita la famiglia, mi disse"
Gabetti: "La mia vita con la Fiat
dall'Avvocato a Marchionne"
"Il nuovo Ad ha l'azienda in testa, non ha sbagliato una previsione"di SALVATORE TROPEA
Gabetti: "La mia vita con la Fiat dall'Avvocato a Marchionne"
Gialuigi Gabetti e John Elkann
TORINO - Dottor Gabetti, una vita con la famiglia Agnelli. Perché adesso lascia e va in pensione?
"Perché non credo ci sia più bisogno di me. La rotta è chiara, le persone giuste sono al posto giusto. Lo meditavo da tempo e adesso posso chiudere. Avevo ricevuto l'incarico sei anni fa, in una situazione di emergenza. Quando Umberto mi ha richiamato, mi ha detto che era per un anno...".
Ma quando ha cominciato a Torino, nel '71, pensava di fermarsi così a lungo?
"No. Avevo lavorato alla Comit con Mattioli, che però conobbi solo il giorno in cui me ne andai, e a Ivrea con Adriano Olivetti. Con Gianni Agnelli siamo andati avanti per più di vent'anni, senza un vero screzio, soltanto con qualche differenza d'opinione".