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Fiat ci riprova In questo quadro, domani Marchionne illustrerà personalmente alla cancelliera la nuova offerta della Fiat. Secondo indiscrezioni della Frankfurter Allgemeinen Zeitung anticipate ieri sera, questa non prevede alcuna modifica degli impianti del Lingotto in Italia e in Polonia. Inoltre, scrive ancora la Faz, Torino chiede garanzie pubbliche sul debito per sei miliardi di euro (un miliardo di euro in meno rispetto alla proposta precedente) che verrebbero ripagate entro quattro anni. Il piano prevede inoltre fino a 10mila esuberi in Europa (di cui circa 2mila in Germania) e nessuna chiusura degli stabilimenti in Germania. L?offerta di Marchionne, che apporterebbe al nuovo gruppo tutta la divisione auto del Lingotto eccetto la Ferrari e la Maserati, per un valore di libro di sei miliardi di euro, prevede inoltre un Ebitda di 2,5 miliardi di euro e sinergie per cinque miliardi di euro fino al 2015.
Fiat ci riprova In questo quadro, domani Marchionne illustrerà personalmente alla cancelliera la nuova offerta della Fiat. Secondo indiscrezioni della Frankfurter Allgemeinen Zeitung anticipate ieri sera, questa non prevede alcuna modifica degli impianti del Lingotto in Italia e in Polonia. Inoltre, scrive ancora la Faz, Torino chiede garanzie pubbliche sul debito per sei miliardi di euro (un miliardo di euro in meno rispetto alla proposta precedente) che verrebbero ripagate entro quattro anni. Il piano prevede inoltre fino a 10mila esuberi in Europa (di cui circa 2mila in Germania) e nessuna chiusura degli stabilimenti in Germania. L?offerta di Marchionne, che apporterebbe al nuovo gruppo tutta la divisione auto del Lingotto eccetto la Ferrari e la Maserati, per un valore di libro di sei miliardi di euro, prevede inoltre un Ebitda di 2,5 miliardi di euro e sinergie per cinque miliardi di euro fino al 2015.