Fiat chiude il 2009 in rosso
Il gruppo torna al dividendo
Gli incentivi statali hanno portato bene al gruppo Fiat che ha chiuso un 2009 particolarmente difficile con i conti in rosso, ma migliori dei target che erano stati indicati. Il gruppo torinese ha anche annunciato il ritorno al dividendo. Numeri alla mano, il bilancio si è chiuso con una perdita di 848 milioni di euro, un indebitamento di 4,4 miliardi di euro e un risultato di gestione di 1,1 miliardi di euro. Rosee le previsioni per il 2010.
Calano i ricavi di gruppo
Nel 2009 il gruppo Fiat ha realizzato ricavi per 50,1 miliardi di euro, in riduzione del 15,9% rispetto ai livelli record del 2008 (59,6 miliardi di euro). Ma nel solo quarto trimestre dello scorso anno i ricavi sono aumentati del 3,6% (a 13,6 miliardi) rispetto al quarto trimestre 2008, quando gli effetti della frenata dell'economia avevano già cominciato a colpire pesantemente i volumi. Lo sottolinea Fiat in una nota.
L'andamento della domanda, spiega la nota, ha risentito in modo significativo degli effetti del rallentamento economico globale; peraltro, i livelli di caduta della domanda registrati nella seconda parte dell'anno sono risultati più contenuti rispetto a quelli del primo semestre.
Fiat auto, giù utili e fatturato
Calano fatturato e utili di Fiat Group Automobiles (Fga). Nel 2009 il settore auto ha infatti conseguito ricavi per 26,3 miliardi di euro, in diminuzione del 2,4% rispetto all'anno precedente, ma "sostanzialmente stabili a cambi costanti" riferisce il Lingotto. L'utile della gestione ordinaria è risultato pari a 470 milioni di euro (margine sui ricavi pari all'1,8%) contro i 691 milioni registrati nel 2008 (margine del 2,6%).
Dopo i "marcati cali" subiti nella prima parte dell'anno per effetto della forte contrazione della domanda, nel secondo semestre il settore ha registrato un "incremento dei volumi di vendita" delle autovetture. Fga ha consegnato complessivamente 2.150.700 automobili e veicoli commerciali, in linea con il 2008 (2.152.500 unità). "Si è manifestata comunque una significativa divergenza - sottolinea la casa automobilistica torinese - tra l'andamento delle consegne di automobili (+5,7%) e di veicoli commerciali leggeri (-24,8%)".
La diminuzione degli utili, spiega Fiat, è derivata "principalmente dalla debole domanda di veicoli commerciali, che è stata parzialmente compensata dalle azioni di contenimento dei costi". Nel quarto trimestre del 2009 Fga ha comunque conseguito ricavi pari a 7,2 miliardi di euro, registrando un aumento del 27,1% rispetto allo stesso periodo del 2008 quando, per effetto della crisi, i volumi si erano già fortemente ridotti. L'utile della gestione ordinaria nel quarto trimestre è stato di 190 milioni di euro (margine del 2,6%), a fronte dei 65 milioni di euro dello stesso trimestre del 2008.
Prospettive rosee per il 2010
Il gruppo Fiat stima per l'anno in corso di raggiungere ricavi tra 52 e 53 miliardi di euro, in aumento del 3-6%, con un utile della gestione ordinaria di circa 1,5 miliardi di euro e un risultato netto positivo per 200-300 milioni di euro. L'indebitamento netto è previsto sotto i 5 miliardi di euro. Questi i dati sulle prospettive per il 2010 diffuse i dal gruppo che evidenzia come "dopo un 2009 particolarmente difficile, con condizioni di mercato disomogenee all'interno del contesto internazionale in cui il Gruppo opera, il 2010 si sta posizionando come un anno di transizione e stabilizzazione".
"Ci attendiamo per tutti i nostri settori - spiega Fiat - una performance migliore rispetto all'anno scorso, con l'eccezione del business delle Automobili, la cui performance dipenderà dal mantenimento di efficaci programmi di eco-incentivi a sostegno della domanda in Europa Occidentale".
"Questi target - aggiunge il gruppo - presuppongono il mantenimento di eco-incentivi nel mercato automotive europeo, esclusa la Germania, per la quale si è assunto che lo schema di incentivi attuato nel 2009 non venga rinnovato. Se nel 2010 non fossero disponibili tali incentivi, la domanda europea di automobili subirebbe un effetto negativo. Nella sola Italia i volumi calerebbero di circa il 20% e avrebbero un impatto su tutti i produttori di automobili, in misura più importante su quelli particolarmente attivi nei segmenti A e B, e su Fiat in particolare che ha una quota di mercato del 30% circa".
Il gruppo torna al dividendo
Gli incentivi statali hanno portato bene al gruppo Fiat che ha chiuso un 2009 particolarmente difficile con i conti in rosso, ma migliori dei target che erano stati indicati. Il gruppo torinese ha anche annunciato il ritorno al dividendo. Numeri alla mano, il bilancio si è chiuso con una perdita di 848 milioni di euro, un indebitamento di 4,4 miliardi di euro e un risultato di gestione di 1,1 miliardi di euro. Rosee le previsioni per il 2010.
Calano i ricavi di gruppo
Nel 2009 il gruppo Fiat ha realizzato ricavi per 50,1 miliardi di euro, in riduzione del 15,9% rispetto ai livelli record del 2008 (59,6 miliardi di euro). Ma nel solo quarto trimestre dello scorso anno i ricavi sono aumentati del 3,6% (a 13,6 miliardi) rispetto al quarto trimestre 2008, quando gli effetti della frenata dell'economia avevano già cominciato a colpire pesantemente i volumi. Lo sottolinea Fiat in una nota.
L'andamento della domanda, spiega la nota, ha risentito in modo significativo degli effetti del rallentamento economico globale; peraltro, i livelli di caduta della domanda registrati nella seconda parte dell'anno sono risultati più contenuti rispetto a quelli del primo semestre.
Fiat auto, giù utili e fatturato
Calano fatturato e utili di Fiat Group Automobiles (Fga). Nel 2009 il settore auto ha infatti conseguito ricavi per 26,3 miliardi di euro, in diminuzione del 2,4% rispetto all'anno precedente, ma "sostanzialmente stabili a cambi costanti" riferisce il Lingotto. L'utile della gestione ordinaria è risultato pari a 470 milioni di euro (margine sui ricavi pari all'1,8%) contro i 691 milioni registrati nel 2008 (margine del 2,6%).
Dopo i "marcati cali" subiti nella prima parte dell'anno per effetto della forte contrazione della domanda, nel secondo semestre il settore ha registrato un "incremento dei volumi di vendita" delle autovetture. Fga ha consegnato complessivamente 2.150.700 automobili e veicoli commerciali, in linea con il 2008 (2.152.500 unità). "Si è manifestata comunque una significativa divergenza - sottolinea la casa automobilistica torinese - tra l'andamento delle consegne di automobili (+5,7%) e di veicoli commerciali leggeri (-24,8%)".
La diminuzione degli utili, spiega Fiat, è derivata "principalmente dalla debole domanda di veicoli commerciali, che è stata parzialmente compensata dalle azioni di contenimento dei costi". Nel quarto trimestre del 2009 Fga ha comunque conseguito ricavi pari a 7,2 miliardi di euro, registrando un aumento del 27,1% rispetto allo stesso periodo del 2008 quando, per effetto della crisi, i volumi si erano già fortemente ridotti. L'utile della gestione ordinaria nel quarto trimestre è stato di 190 milioni di euro (margine del 2,6%), a fronte dei 65 milioni di euro dello stesso trimestre del 2008.
Prospettive rosee per il 2010
Il gruppo Fiat stima per l'anno in corso di raggiungere ricavi tra 52 e 53 miliardi di euro, in aumento del 3-6%, con un utile della gestione ordinaria di circa 1,5 miliardi di euro e un risultato netto positivo per 200-300 milioni di euro. L'indebitamento netto è previsto sotto i 5 miliardi di euro. Questi i dati sulle prospettive per il 2010 diffuse i dal gruppo che evidenzia come "dopo un 2009 particolarmente difficile, con condizioni di mercato disomogenee all'interno del contesto internazionale in cui il Gruppo opera, il 2010 si sta posizionando come un anno di transizione e stabilizzazione".
"Ci attendiamo per tutti i nostri settori - spiega Fiat - una performance migliore rispetto all'anno scorso, con l'eccezione del business delle Automobili, la cui performance dipenderà dal mantenimento di efficaci programmi di eco-incentivi a sostegno della domanda in Europa Occidentale".
"Questi target - aggiunge il gruppo - presuppongono il mantenimento di eco-incentivi nel mercato automotive europeo, esclusa la Germania, per la quale si è assunto che lo schema di incentivi attuato nel 2009 non venga rinnovato. Se nel 2010 non fossero disponibili tali incentivi, la domanda europea di automobili subirebbe un effetto negativo. Nella sola Italia i volumi calerebbero di circa il 20% e avrebbero un impatto su tutti i produttori di automobili, in misura più importante su quelli particolarmente attivi nei segmenti A e B, e su Fiat in particolare che ha una quota di mercato del 30% circa".