Anche nel mio paese ogni tanto nel vedo qualcuna, ben tenuta. Ma quella che mi fa davvero emozionare è questa...... Foto tamiyaclub.com
Bene la storicità ma non è un auto che mi piace . Come non mi piace la 500 storica....sono sincero. Preferisco altro di Fiat ,gusti personali anche perché sono troppo giovane per averle vissute.
Onestamente la “600” base non ha mai entusiasmato molto neanche me. Mi sono sempre piaciute le auto sportive, fin da bambino, e la 600 la vedevo paciosa, vorrei dire anche “popolare” ma senza alcun significato dispregiativo, semplicemente non mi emozionava. Altro discorso per le versioni elaborate. Quando uscì l’Abarth 850 mio zio fu sul punto di comprarla e io facevo il “tifo” per quell’acquisto, ma poi rinuncio’, mi pare per la lunga attesa necessaria. Sicuramente resta un’icona dell’automibilismo italiano perché ha motorizzato l’Italia e come utilitaria era perfetta e anche carina all’epoca. Ricordo che mio padre attendeva una 1.100 D e nell’attesa il conce (che era suo amico) gli diede una 600, che quindi abbiamo avuto credo per meno di 1 mese. Mia madre appena la vide (eravamo 5 più mia nonna....): “Che ce ne facciamo noi di quella macchina li?” Poi mio padre chiari’ che era provvisoria. Sempre in attesa della mitica 1.100 D ci diedero una 1.100 “export”.
Sto andando esteticamente ,che sia chiaro il termine visto ciò che guido ,anche io in quella direzione. O versioni belle e intriganti da vedere o comunque diverse dallo standard oppure niente . Come dire si a bmw ma m sport e così via ....anche monocilindriche però appassionanti..
Quest'auto ha motorizzato l'Italia, grazie all'ingegnere cuneese Dante Giacosa genio del design e della meccanica che ha realizzato e partecipato alla realizzazione delle più prestigiose vetture Fiat, superando con grande maestria limiti di spesa imposti dalla presidenza.
600 I serie: (marzo 1955-febbraio 1957) motore 633 cm³, carburatore Weber 22 DRA, 21,5 CV (15,8 kW) a 4 600 giri/min, velocità massima circa 90 km/h. Portiere incernierate posteriormente (portes suicides). ......................................................... 600D II serie: (maggio 1964-ottobre 1965) meccanica invariata. In concomitanza con il lancio della 850 passaggio alle portiere controvento con cerniere all'anteriore non più visibili dall'esterno. Fonte: Wikipedia. Quindi già da maggio 1964 c'erano le porte incernierate davanti. Ha ragione Taurinense.
Un mio cugino a 18 anni ricevette una 600 D in regalo dal padre. Il giorno successivo la 600 fini da Nardi e ritorno` a casa un mille, riconoscibile dall'esterno solo per la coppa dell'olio e le marmitte. Inutile dire che era una belva. Una Domenica suo padre chiese in prestito la 600 per andare a sciare. Torno` a casa ovviamente entusiasta e il lunedi` ando` dal concessionario e ne compro` un'altra per la moglie. Il resto della storia la lascio alla vostra immaginazione.