Matteo__ ha scritto:Si, è molto limitata, in proporzione molto più che su una ibrida come la Prius. In pratica serve semplicemente a compensare l'erogazione del v12 in basso, che così si è potuto ottimizzare per abbassare consumi ed inquinamento, pur innalzando la potenza disponibile. Insomma, in Ferrari non sono mai stati troppo attenti alle punte velocistiche o alle prestazioni pure, quanto piuttosto alle performance globali del veicolo. Magari ci sono vetture più veloci, altre accelerano prima, ma quando parliamo di tempi sul giro ed emozioni le vetture di Maranello sono sempre tra le prime, se non le prime. Credo che questa sia cosa conosciuta ed assodata.
Per quel che riguarda carica e scarica delle batterie, permettimi di dire che non è come credi: qualunque accumulatore ha molta più difficoltà a caricarsi che a scaricarsi, non parliamo infatti di condensatori (anche se la batteria de Laferrari è pensata più per comportarsi come tale che non come accumulatore vero e proprio), ma di dispositivi fatti per immagazzinare energia, con una resistenza interna quindi decisamente più elevata. Resistenza tanto più elevata quanto sia scarica la batteria, che non permette (nonostante i passi da gigante fatti nell'ultima decade) di accumulare energia con la stessa velocità con cui sia possibile rilasciarla. E anche questo il motivo per cui anni fa la Porsche sperimentò un sistema a volano per alimentare un auto ibrida, proprio perchè il volano immagazzina energia come un condensatore, pur potendo essere utilizzato come una batteria. Credo non se ne parli più per via dello spazio occupato a bordo ed anche per il fatto che la scarsa "capacità" accumulabile ne rendesse poco vantaggioso l'utilizzo su strada.....
Non so se ti sia mai capitato di vederne una, ma la F1 è una macchinina, quasi microscopica. Stando alle misure Laferrari e praticamente tute le moderne supercar in confronto sono dei bestioni, senza contare le appendici aerodinamiche, che come prima facevi giustamente notare, sulla McLaren non abbondavano di certo. E a velocità superiori ai 300 km/h si sa bene in che maniera incidano certi particolari.
Grazie Matteo per la tua "accademica" e quindi interessante trattazione sulle motorizzazioni ibride (anche se un po' OT), dove chiarisci alcune cose penso sconosciute ai più. Presumo tu sia un ingegnere.