FIAT, A GIUGNO VOLANO LE VENDITE
Da "LA STAMPA" di giovedì 2 luglio 2009
SALGONO DI OLTRE IL 12% LE IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA NEL MESE SCORSO, IL LINGOTTO CRESCE DEL 17% Fiat, a giugno volano le vendite Quota del gruppo al 34%. Marchionne: per ora lo scorporo dell`auto è accantonato GIANLUCA PAOLUCCI TORINO Salgono con decisione le immatricolazioni di auto in giugno e Fiat fa decisamente meglio del mercato salendo al 34% del mercato italiano.
Il dato del mese appena concluso, con una crescita delle immatricolazioni del 12,38%, è di gran lunga migliore dell`anno - tutti mesi negativi salvo lo 0,2% di aprile - e il primo in crescita a doppia cifra dopo diciassette mesi.
Marchionne intanto si concentra sulle strategie per Chrysler e, accantonato almeno per il momento il progetto per lo spin-off dell`auto, spiega che il gruppo torinese non necessita di nuova finanza. Dal lato delle vendite, Fiat chiude giugno con un progresso del 17,1%, che porta la quota di mercato al 34% in aumento di 1,4 punti rispetto allo scorso anno.
Tra i marchi del gruppo spicca il risultato di Lancia, che sia nella quota al 5% che Termini e Cnh di Imola:
i sindacati chiedono un incontro nelle vendite sopra 10.400 unità ottiene il miglior risultato dal 2000. Fiat Group Automobiles - notano da Mirafiori - conferma così il trend di costante crescita degli ultimi mesi, ottenuto anche grazie alla completa e articolata gamma di vetture ecologiche. Mese da primato anche in Brasile. Sono state vendute in giugno 290 mila vetture, il 22% in più del mese di maggio, record assoluto di vendite in Brasile. Di queste, la Fiat si è aggiudicata il 24,4%, con 70 mila auto, superando la Volkswagen con 66 mila e la General Motors con 58 mila. Anche nel totale del primo semestre dell`anno, la Fiat è prima con il 24,5% del mercato e 342 mila auto vendute. Risultati positivi anche dai primi dati, ancora provvisori, provenienti dai mercati europei.
In Francia, per esempio, in un mercato che cresce del 7,1%, Fiat aumenta le vendite del 9,2%. Riguardo i singoli brand del Lingotto, sono oltre 55 mila le vetture del marchio Fiat immatricolate in giugno, il 17,7% in più rispetto alle quasi 47 mila di un anno fa. Nella classifica delle vetture più vendute, la Punto è al primo posto, con il 24,1% di quota nel suo segmento, seguita dalla Panda (prima nel suo segmento con il 36,3%). Notizie meno brillanti quelle che arrivano dagli Usa. Il marchio Chrysler in giugno ha subito un calo delle vendite in Usa del 44% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La casa di Detroit «sta ancora bruciando cassa, ma meno di prima», ha detto l`ad del Lingotto Sergio Marchionne in una intervista a Bloomberg. Proprio l`emorragia di cassa - in maggio sono stati 2,4 miliardi - è «la priorità numero uno» per Marchionne.
Marchionne ha anche annunciato l`intenzione di fornire indicazioni finanziarie su Chrysler anche se non ve ne è l`obbligo, visto che l`azienda americana non è quotata: «Sarebbe molto utile per la gente, e per coloro che ci hanno finanziato, inclusi i contribuenti, sapere come ci stiamo comportando», ha affermato, precisando che sta lavorando con il Tesoro americano per decidere quali informazioni Chrysler potrebbe diffondere e quando. Il gruppo dovrebbe già oggi comunicare il nome del sostituto di Lucio Noto, ex manager di ExxonMobil indi- cato da Fiat nel board di Chrysler che ha rinunciato per incompatibilità con un precedente incarico (siede nel cda di Penske Automotive, che ha appena acquisito il marchio Saturn da Gin) mentre sta elaborando le strategie per il rilancio di Chrysler. Secondo Marchionne, il livello di competizione tra i marchi Dodge e Alfa Romeo è fortissimo perché entrambe si rivolgono «allo stesso cliente». Una soluzione, spiega l`ad, potrebbe essere quella di vendere gli stessi modelli con il marchio Alfa in Europa e Dodge in Usa. L`assorbimento di cassa è un tema sentito anche in Fiat. Al momento il Lingotto non necessita di nuova finanza e se dovesse ricorrere al mercato dei bond sarebbe solo per allungare la maturità del debito, ha spiegato Marchionne a Bloomberg.
Sul versante sindacale, i rappresentanti dei metalmeccanici hanno scritto ieri al ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, per chiedere un incontro sull`annunciata chiusura dello stabilimento Cnh di. Imola e sull`intenzione della Fiat di non produrre più auto a Termini Imerese.
La richiesta arriva dopo l`incontro di ieri con l`azienda al Lingotto, definito dai sindacati «deludente». La data - secondo i sindacati - dovrebbe essere fra il 7 e il 9 luglio.
Da "LA STAMPA" di giovedì 2 luglio 2009
SALGONO DI OLTRE IL 12% LE IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA NEL MESE SCORSO, IL LINGOTTO CRESCE DEL 17% Fiat, a giugno volano le vendite Quota del gruppo al 34%. Marchionne: per ora lo scorporo dell`auto è accantonato GIANLUCA PAOLUCCI TORINO Salgono con decisione le immatricolazioni di auto in giugno e Fiat fa decisamente meglio del mercato salendo al 34% del mercato italiano.
Il dato del mese appena concluso, con una crescita delle immatricolazioni del 12,38%, è di gran lunga migliore dell`anno - tutti mesi negativi salvo lo 0,2% di aprile - e il primo in crescita a doppia cifra dopo diciassette mesi.
Marchionne intanto si concentra sulle strategie per Chrysler e, accantonato almeno per il momento il progetto per lo spin-off dell`auto, spiega che il gruppo torinese non necessita di nuova finanza. Dal lato delle vendite, Fiat chiude giugno con un progresso del 17,1%, che porta la quota di mercato al 34% in aumento di 1,4 punti rispetto allo scorso anno.
Tra i marchi del gruppo spicca il risultato di Lancia, che sia nella quota al 5% che Termini e Cnh di Imola:
i sindacati chiedono un incontro nelle vendite sopra 10.400 unità ottiene il miglior risultato dal 2000. Fiat Group Automobiles - notano da Mirafiori - conferma così il trend di costante crescita degli ultimi mesi, ottenuto anche grazie alla completa e articolata gamma di vetture ecologiche. Mese da primato anche in Brasile. Sono state vendute in giugno 290 mila vetture, il 22% in più del mese di maggio, record assoluto di vendite in Brasile. Di queste, la Fiat si è aggiudicata il 24,4%, con 70 mila auto, superando la Volkswagen con 66 mila e la General Motors con 58 mila. Anche nel totale del primo semestre dell`anno, la Fiat è prima con il 24,5% del mercato e 342 mila auto vendute. Risultati positivi anche dai primi dati, ancora provvisori, provenienti dai mercati europei.
In Francia, per esempio, in un mercato che cresce del 7,1%, Fiat aumenta le vendite del 9,2%. Riguardo i singoli brand del Lingotto, sono oltre 55 mila le vetture del marchio Fiat immatricolate in giugno, il 17,7% in più rispetto alle quasi 47 mila di un anno fa. Nella classifica delle vetture più vendute, la Punto è al primo posto, con il 24,1% di quota nel suo segmento, seguita dalla Panda (prima nel suo segmento con il 36,3%). Notizie meno brillanti quelle che arrivano dagli Usa. Il marchio Chrysler in giugno ha subito un calo delle vendite in Usa del 44% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La casa di Detroit «sta ancora bruciando cassa, ma meno di prima», ha detto l`ad del Lingotto Sergio Marchionne in una intervista a Bloomberg. Proprio l`emorragia di cassa - in maggio sono stati 2,4 miliardi - è «la priorità numero uno» per Marchionne.
Marchionne ha anche annunciato l`intenzione di fornire indicazioni finanziarie su Chrysler anche se non ve ne è l`obbligo, visto che l`azienda americana non è quotata: «Sarebbe molto utile per la gente, e per coloro che ci hanno finanziato, inclusi i contribuenti, sapere come ci stiamo comportando», ha affermato, precisando che sta lavorando con il Tesoro americano per decidere quali informazioni Chrysler potrebbe diffondere e quando. Il gruppo dovrebbe già oggi comunicare il nome del sostituto di Lucio Noto, ex manager di ExxonMobil indi- cato da Fiat nel board di Chrysler che ha rinunciato per incompatibilità con un precedente incarico (siede nel cda di Penske Automotive, che ha appena acquisito il marchio Saturn da Gin) mentre sta elaborando le strategie per il rilancio di Chrysler. Secondo Marchionne, il livello di competizione tra i marchi Dodge e Alfa Romeo è fortissimo perché entrambe si rivolgono «allo stesso cliente». Una soluzione, spiega l`ad, potrebbe essere quella di vendere gli stessi modelli con il marchio Alfa in Europa e Dodge in Usa. L`assorbimento di cassa è un tema sentito anche in Fiat. Al momento il Lingotto non necessita di nuova finanza e se dovesse ricorrere al mercato dei bond sarebbe solo per allungare la maturità del debito, ha spiegato Marchionne a Bloomberg.
Sul versante sindacale, i rappresentanti dei metalmeccanici hanno scritto ieri al ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, per chiedere un incontro sull`annunciata chiusura dello stabilimento Cnh di. Imola e sull`intenzione della Fiat di non produrre più auto a Termini Imerese.
La richiesta arriva dopo l`incontro di ieri con l`azienda al Lingotto, definito dai sindacati «deludente». La data - secondo i sindacati - dovrebbe essere fra il 7 e il 9 luglio.