99octane ha scritto:
Premetto che non ho una 458 e, con ogni probabilita', mai l'avro'.
Mi posso a malapena permettere il mantenimento e la manutenzione della 328 GTS... e anche cosi', quest'anno a parte metterla in moto e muoverla di qualche decina di metri, non ho fatto, perche' non posso permettermi la manutenzione, ora come ora.
Dunque, chi ritiene che parli come la volpe e l'uva, libero di farlo.
Posso solo dire che, ogni qual volta ho potuto scegliere, ho sempre scelto auto dirette e il piu' possibile prive di elettronica, o quanto meno disinseribile: Lancer Evo IX RS e, per mia moglie, BMW Z4.
La 458 e' un'auto certamente mostruosa... ma e' veramente cosi' diretta e offre una comunicativa auto-guidatore cosi' eccellente?
La 328 e' fantastica. Senti ogni granulazione dell'asfalto, ogni variazione d'assetto, ogni sforzo e reazione del mezzo.
Certo, il suo sterzo e' lento, a causa della demoltiplica necessaria a renderlo azionabile da un essere umano (che comunque, in parcheggio, deve essere un essere umano ben allenato), pero' la sensibilita' e la sensazione di "tenere la strada nelle tue mani" e' eccezionale e qualcosa che nessun'altra auto mi ha mai dato.
Ho l'impressione che anche le Ferrari siano sempre piu' filtrate dall'elettronica.
Poi, per carita', la 328 ha 270 miseri cavalli e un telaio di tubi che fa tenerezza a sentirlo flettere mentre guidi, e la 458 ci gira intorno mentre va... e' come fare un paragone tra una graziella e un GSXR-750... pero' quel che intendo e' che la 328 ha delle qualita' che con i modelli successivi sono andate perse.
Sai, penso che sia un falso problema, per varie ragioni.
Prima di tutto, sarebbe fin troppo facile obiettare che, per dirlo, dovresti quanto meno aver provato la 458 : specialmente se la questione riguarda un sottile "feeling" con lo sterzo ed in genere con le sensazioni "a pelle" trasmesse dalla 458.
Seconda cosa, tutti i confronti tra vetture di epoche diverse potranno sì appassionare, ma non potranno mai arrivare ad una conclusione : vuoi perchè decine d'anni di ricerca e sviluppo hanno cambiato troppo le cose, vuoi perchè gli uomini stessi, quando parlano di auto - ma anche d'altro - di decine d'anni fa difficilmente riescono, anche se lo vorrebbero, ad essere obiettivi : il contesto è cambiato, anche chi ha vissuto un certo tempo allora era molto più giovane... tutto diverso, difficile far paragoni.
Terza cosa - fondamentale - è che non si può chiedere ad un costruttore di non andare avanti : sarebbe contro ogni logica, non è soltanto una questione commerciale.... tutte le attività umane sono così.
Bisogna però capire anche cosa s'intenda con andare avanti : qui la cosa si fa più sottile, ma io ci vedo, sostanzialmente, due correnti di pensiero.
La prima, quella di massa, identifica l'andare avanti col fabbricare vetture sempre più veloci, magari anche qui non proprio nel senso di velocità massima ; poi magari, nella pratica, spesso e volentieri queste formidabili prestazioni rimarranno virtuali e le vetture verranno acquistate soprattutto per il loro prestigio (prestigio che però, attenzione, scemerebbe rapidamente se alla base non ci fossero
realmente certe prestazioni e certe finezze tecniche), come fiori all'occhiello insomma.
La seconda scuola di pensiero, di primo impatto senz'altro più sofisticata ed intellettuale, è la tua ed è quella del "...è inutile continuare a cercare prestazioni motoristiche sempre più estreme, le attuali sono già eccessive e quasi mai sfruttabili in un contesto stradale che è quello che è ; sarebbe meglio concentrarsi sulla leggerezza e sulla reattività telaistica, ottenendo auto sportive meno assetate, più adeguate ai tempi, ma dalla guida emozionante più che mai".
Correggimi se sbaglio, ma credo che l'idea sia quella....
Ebbene, anche se di primo acchitto si farebbe presto a dar ragione a te ed a bollare la prima concezione, quella "di massa", come roba da popolo bue, io credo che la cosa non sia affatto così scontata e che la verità stia nel mezzo.
Perchè un costruttore che fa auto sportive secondo la tua scuola di pensiero esiste già, ed è la Lotus, ma la tradizione Ferrari non è quella di fare auto sportive spartane come le Lotus, anzi ci sono sempre state Ferrari non estreme, più granturistiche ; ma anche i modelli più sportivi hanno sempre mantenuto, salvo qualche eccezione come la F40, un certo livello di confort e vivibilità, doti problematiche da ottenere se si vogliono fare le cose spartane all'osso in stile Colin Chapman.
Del resto anche tu, pur facendo alla Ferrari obiezioni che sembrerebbero spingerti dritto in braccio a Lotus, alla fine una Lotus non te la sei presa e preferisci tenerti la tua anziana ma fascinosa Ferrari 328, anche se più problematica e costosa da mantenere di una Lotus Elise.
Riassumendo, penso che non si possa chiedere a Ferrari di smettere di migliorarsi, intendendo con ciò creare vetture man mano più belle, efficaci, emozionanti.... quindi, per forza, veloci : è nel loro Dna.
Ci saranno poi una serie di fattori, dalle richieste dei mercati alle normative su consumi-emissioni al prestigio tecnico della casa, che orienteranno man mano i progettisti su come muoversi... e le strade possono essere molte, basti pensare al prototipo Porsche 918.
* * * * * * * * *
Infine, una mia considerazione personale sul fatto che le Ferrari siano filtrate dall'elettronica.
E' evidente che il mio non è il parere di un esperto : la F430 presa a nolo è l'unica Rossa su cui io abbia messo le mani in vita mia.
Eppure, ritengo che sia sbagliato parlare di "filtro" dell'elettronica e sia, casomai, più corretto parlare di "aiuto condizionato", di "far la guardia" da parte dell'elettronica : la sensazione che ho avuto io guidando la F430 è proprio agli antipodi di quella di una vettura "filtrata", anzi ti senti proprio in mano un mezzo dalla favolosa reattività e precisione, preciso come un bisturi, che segue ogni tuo comando e movimento senza far mai nulla di testa sua.... francamente, non potrei immaginare dei controlli elettronici meno invasivi di così, anzi io trovo consolante (e tanto) il fatto che ci sia questa specie di angelo custode, normalmente invisibile ed anche tollerante quindi non certo fastidioso, pronto a darti a mano se capita - magari una sola volta nella vita - di agire con leggerezza, ad es. aprendo troppo il gas ancora in curva in un punto con poco spazio, dove sarebbe difficile anche solo tentare di riprendere una sbandata.
Il rischio di un errore di manovra (questo, o altro) lo corriamo tutti, senza eccezione alcuna, ed è presunzione per chiunque, anche se esperto, pensare di esserne esonerato : anzi, probabilmente l'esperto correrà più rischi del principiante, guidando a velocità maggiore e con meno margine.
Del resto, se le Ferrari ed in genere le supersportive d'oggi possono essere guidate abbastanza tranquillamente nonostante i 500-600 cv, per di più scaricati su un solo asse, è perchè ci sono gli aiuti elettronici : dei quali non bisogna preoccuparsi più di tanto, guidando come se non esistessero.
Lucio
