<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Europa febbraio 2012 | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Europa febbraio 2012

autofede2009 ha scritto:
la Mito risente anche dei problemi legati alle auto piccole e un po' costose... è un' auto pensata per un pubblico giovane...
In questo momento di crisi ed austerità le macchine a 3 porte soffrono inevitabilmente, dalla MiTo all'Audi A5.
Non c'è il clima giusto per comprare auto poco pratiche.
 
Fancar_ ha scritto:
In questo momento di crisi ed austerità le macchine a 3 porte soffrono inevitabilmente, dalla MiTo all'Audi A5.
Non c'è il clima giusto per comprare auto poco pratiche.
Tutto vero ma la Mito soffre anche per il fatto di non essere più una novità nè la casa si sforza molto (eufemismo) nel proporre nuovi allestimenti, motorizzazioni...
 
Sono d'accordo che la MiTo sembra abbia imboccato la strada di Brera, 159, 166 e via dicendo.
Tuttavia... ho dato una rapita occhiata sul sito Unrae e le vendite dei coupè, e delle auto solo a 3 porte, rispetto all'anno scorso sono crollate. In alcuni casi si sono più che dimezzate.

In questo momento credo per Alfa Romeo avrebbe priorità subito la 159 nuova berlina e station wagon e poi un SUV ma compatto, sui 4.30-4.40 metri, perché anche sui suv il vento sta cambiando. Chi ha famiglia preferisce prendersi un C-MAX o una Classe B. X3 o Q5 sono sempre più per pochi. l'X5 è scomparso dall'elenco, non mi era mai successo di non vederlo nella top 10 del segmento E.
 
gentle-man ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
In questo momento di crisi ed austerità le macchine a 3 porte soffrono inevitabilmente, dalla MiTo all'Audi A5.
Non c'è il clima giusto per comprare auto poco pratiche.
Tutto vero ma la Mito soffre anche per il fatto di non essere più una novità nè la casa si sforza molto (eufemismo) nel proporre nuovi allestimenti, motorizzazioni...

Concordo. La Mito ha ormai 4 anni, e dovrebbe già aver avuto un bel face lift, con cui l'introduzione delle 4 porte sarebbe caduta a fagiolo per rinnovare l'interesse commerciale. Invece è già entrata nella fase 159: remi in barca, e finchè la barca va, va. Quando si ferma, la togliamo di produzione.

Ormai un'impronta tipica di Marchionne.
 
gentle-man ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
In questo momento di crisi ed austerità le macchine a 3 porte soffrono inevitabilmente, dalla MiTo all'Audi A5.
Non c'è il clima giusto per comprare auto poco pratiche.
Tutto vero ma la Mito soffre anche per il fatto di non essere più una novità nè la casa si sforza molto (eufemismo) nel proporre nuovi allestimenti, motorizzazioni...

Concordo. La Mito ha ormai 4 anni, e dovrebbe già aver avuto un bel face lift, con cui l'introduzione delle 4 porte sarebbe caduta a fagiolo per rinnovare l'interesse commerciale. Invece è già entrata nella fase 159: remi in barca, e finchè la barca va, va. Quando si ferma, la togliamo di produzione.

Ormai un'impronta tipica di Marchionne. L'unica differenza è che questo trattamento fino ad ora era stato riservato a prodotti non da lui stesso voluti e deliberati.
 
E pensa che quando l'hanno presentata era l'auto del rilancio del marchio. Ormai ogni nuovo modello che tirano fuori è quello del rilancio dai tempi della 156 ( con la 155 non si parlò di rilancio :) ).

Fossi un possessore di MiTo sarei deluso di questa gestione. E i possessori di Lancia Musa? Quest'auto ha avuto succesos, nonostante ciò non avrà un'erede. Mah...
 
BelliCapelli3 ha scritto:
gentle-man ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
In questo momento di crisi ed austerità le macchine a 3 porte soffrono inevitabilmente, dalla MiTo all'Audi A5.
Non c'è il clima giusto per comprare auto poco pratiche.
Tutto vero ma la Mito soffre anche per il fatto di non essere più una novità nè la casa si sforza molto (eufemismo) nel proporre nuovi allestimenti, motorizzazioni...

Concordo. La Mito ha ormai 4 anni, e dovrebbe già aver avuto un bel face lift, con cui l'introduzione delle 4 porte sarebbe caduta a fagiolo per rinnovare l'interesse commerciale. Invece è già entrata nella fase 159: remi in barca, e finchè la barca va, va. Quando si ferma, la togliamo di produzione.

Ormai un'impronta tipica di Marchionne. L'unica differenza è che questo trattamento fino ad ora era stato riservato a prodotti non da lui stesso voluti e deliberati.
quoto,poi manca una bella cabrio visto che non viene proposta da nessuna cugina
 
Intanto, anche da noi:
"Il mercato italiano dell'auto continua a collezionare performance negative chiudendo il mese di febbraio con 161.194 immatricolazioni, il 18,94% in meno rispetto allo stesso mese del 2011 che già aveva registrato volumi molto bassi.

Tra i singoli marchi nostrani, l'Alfa Romeo ha immatricolato 4.041 vetture contro le 6.269 di febbraio 2011 (-35,54%)"
 
Maxetto ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Peró la mercedes ha abbandonato pure la formula della piccola monovolume lussuosa,forse hanno visto che la tendenza stava cambiando...ma invece del suv piccolo hanno optato per una compatta stile giulietta.

La Mercedes non aveva una piattaforma della Punto su cui farci un piccolo monovolume come Fiat.

Poi la Classe A è costosa da produrre perché Mercedes l'ha fatta con quella struttura d'assorbimento a sandwich
In che senso la Mercedes aveva una piattaforma della Punto? :shock:

MOD: per chi ancora non se ne fosse accorto, questo è il topic per parlare delle vendite di Alfa in Europa a febbraio. Le piattaforme della classe A MB sono palesemente OT. Come avvisato in altri topic, i post palesemente OT verrano da ora in poi cancellati.
 
Per tornare in topic, mi sembra sempre di più che i progetti di rilancio Alfa, ma un po' di tutto il Gruppo, passino da quello che il "convento" americano passa.
Qui si cura solo la Panda (giustamente) e derivati, mentre tutto quello che sta al di sopra dipende dalle sorti Chrysler oltreoceano (vedi Dart).
 
renexx ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
renexx ha scritto:
Per tornare in topic, mi sembra sempre di più che i progetti di rilancio Alfa, ma un po' di tutto il Gruppo, passino da quello che il "convento" americano passa.
Qui si cura solo la Panda (giustamente) e derivati, mentre tutto quello che sta al di sopra dipende dalle sorti Chrysler oltreoceano (vedi Dart).
non volermene,cosa conviene di più? guardare un mercato che registra un + 500% solo della 300C (qui tanto odiata e criticata) o uno che globalmente perde il 18,ecc% e di conseguenza porta l'Alfa a un -35,ecc%? Da misero artigianoche stenta a campare se vedo che al paesello mio le vendite calano e la gente si sposta verso altri paeselli o mi sposto anch'io o investo in pubblicità proprio in quei paeselli. sto facendo un ragionamento da piccolo artigiano perchè è più facile capire certi meccanismi. Se poi comincio a vendere bene in un paesello fuori provincia se non regione e vedo che i costi di trasporto non sono competitivi posso anche pensare di spostare la mia bottega,e gli operai sono liberi di spostarsi assieme a me o di cercarsi un'altro lavoro.

Fosse solo così, si dovrebbe andare solo in Cina e basta. Non è che il resto del mondo si fermi per questo. Il mercato, in Italia, perde la metà di quanto perde Alfa e, siccome le vendite già non erano poi così brillanti, qualche domanda sorge spontanea...

L'artigiano del paesello, se in paese per tutti è dura, ma lui non se lo fila più nessuno, prima di spostarsi e di fare pubblicità, non è meglio che faccia un esame di coscienza sul proprio modo di lavorare?
il mercato è in perdita vuol dire che la gente non compra l'oggetto automobile a prescindere,che poi in questa perdita collettiva c'è chi perde di più e chi perde di meno (paradossalmente c'è anche chi sale) è del tutto fisiologico. Se non si comprano più automobili evidentemente manca il denaro per comprarle o quel poco che si ha lo si utilizza per beni più necessari ed urgenti. Bisogna guardare non solo i dati di vendita ma fare la distinzione fra utenti privati e parco auto aziendali. Secondo me il calo del mercato è dovuto ad un netto calo delle immatricolazioni dei privati e così si spiega come mai le generaliste stanno in crisi,mentre le cose vanno meglio alle premium perchè gran parte dei numeri li fanno proprio con le vetture aziendali e quindi tutte le varie forme di leasing e noleggio a lungo termine e tutto quello che ne consegue in termini di affidabilità e valore residuo (circoscrivo quest'analisi all'europa e all'italia). E' facile fare statistiche e buttare lì 4 numeri ma poi questi numeri si devono analizzare per benino! Esatto contrario dell'america dove invece il consumatore ha riacquisito la voglia e la possibilità di acquistare la "macchina nuova" anche solo per capriccio tant'è che l'incremento delle vendite non lo fa solo la chrysler ma tutte le case americane e tutti i costruttori che vendono in quel mercato tipo Toyota,Lexus e Infinity. AlfaRomeo ha registrato un -35% perchè ha solo 2 vetture e in un mercato in perdita del 18%, fra un anno con una sola Giulia che vende tanto e bene in america (nella migliore delle ipotesi) può schizzare ad un +100% e permettersi il lusso di venderne una sola qui in Italia. Ovviamente sono numeri buttati a caso e molto ottimistici,però è per far capire quanta differenza c'è ad oggi fra i 2 mercati. L'unico auspicio è che almeno una buona metà di queste Giulia vengano costruite pure in Italia e destinate al mercato europeo
 
ottovalvole ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
Ormai aziende che comprano auto premium da più di 30.000 ? non credo che ce ne siano tante......
non lo so,bisognerebbe verificare, bisogna vedere quale marchio vende di piú,quale modello,quale allestimento e a quale utenza,se non si valuta questo possiamo parlare anche di cotolette impanate a 3% di uovo.

Anche il mercato aziendale/noleggio perde quote nei primi due mesi del 2012, anche se, ovviamente, meno dei privati.
I segmenti che perdono di più (oltre il 40%) sono l'E e l'F, mentre i seg. A,B, e C perdono in linea col mercato (laddove Alfa, con seg. B e C perde il doppio).
Le tipologie di vetture che perdono di più sono le coupè, le cabrio e le spider.
 
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