Ritengo che si tratti del sistema di compensazione di carico del motore che interviene nel momento in cui si interrompa la pressione sul pedale dell?acceleratore e contestualmente si azioni la frizione. Questa situazione può innescare lo spegnimento del motore qualora non venga rilevata da un?opportuna sensoristica di controllo a valle della rilevazione della quale non si attui un congruo palinsesto di compensazione.
Talune vetture, specie nel periodo recente, sono dotate di un interruttore che rileva l?azionamento del pedale della frizione; dal momento che, di solito, questo comando viene usato in concomitanza con il rilascio del gas, quando queste due circostanze si attuano in contemporaneità l?elettronica di controllo predispone un lieve incremento di alimentazione del motore in modo che la caduta del regime di rotazione non sia così repentina da spegnere il motore, specie se sono stati azionati alcuni accessori particolarmente ?voraci? (alternatore e compressore del clima).
Ecco, dal momento che questa circostanza che richiede una compensazione del tenore di erogazione del propulsore diviene particolarmente rilevante a regimi inferiori ad una certa soglia che dipende dalle caratteristiche di erogazione del motore (cilindrata, diagrammi di distribuzione ecc.ecc.), gli algoritmi di controllo rilevano, oltre al rilascio del pedale dell?acceleratore e la pressione di quello della frizione, anche il regime di rotazione; e oltre la soglia sopra indicata che pare, nel caso di specie, attestarsi intorno ai 2500 rpm, non attuano tale compensazione dal momento che l?inerzia dei manovellismi e del volano si stima essere sufficiente ad arrecare una diminuzione del regime di rotazione abbastanza dolce da contenere il ?roll-off? al di sotto del limite oltre il quale potrebbe innescarsi l?irregolarità al regime di minimo o addirittura lo spegnimento del motore.
In altre realizzazioni si preferisce riconoscere queste circostanze dallo stato pressorio che si attua all?interno del collettore di aspirazione al momento in cui si rilascia il pedale dell?acceleratore; in questo specifico frangente si ha la valvola a farfalla quasi chiusa ma il motore che continua a tendere ad aspirare per la persistenza del funzionamento degli organi della distribuzione (le valvole di aspirazione continuano ad aprirsi e chiudersi ed i pistoni a salire e scendere anche se si rilascia l?acceleratore); tale situazione innesca, come è ovvio, una certa depressione nel collettore di aspirazione che è funzione, oltre che del grado di apertura residuo della valvola a farfalla, anche del regime di rotazione del motore. Il raffronto di questi dati rilevati fa aprire una piccola valvola che mette in comunicazione il collettore di aspirazione con un volume adiacente - o anche, nelle realizzazioni più semplici, direttamente con l?esterno attraverso una piccola presa opportunamente filtrata - in modo che si possa aumentare il tenore di comburente a scapito del carburante (si ?smagrisce? la carburazione), il che determina, in condizioni di basso carico, la tendenza del motore a ?rimanere accelerato?. In altre realizzazioni tale sistema viene affiancato e talvolta sostituito dall?adozione di un motorino ?passo-passo? il quale, mediante un opportuno snodo ad elica, protende verso l?esterno un cilindretto che spinge il lembo periferico della bascula su cui si avvolge l?ultimo tratto del filo dell?acceleratore e mediante la rotazione della quale si controllano i valori di chiusura della valvola a farfalla, calettata sullo stesso alberino, al fine di compensare, per l?appunto, il minimo.
A valle di quanto sopra sommariamente esposto, si capisce bene che la defaillance di uno qualsiasi dei dispostivi succitati possa ragionevolmente innescare la problematica evidenziata; un difetto dell?interruttore che rileva l?azionamento della frizione, del sensore di pressione del collettore di aspirazione, la presa d?aria summenzionata intasata od il relativo elemento filtrante, il motorino passo-passo e così via. Conoscendo l?effettiva conformazione del comparto di aspirazione dei motori citati e facendo gli opportuni controlli non dovrebbe essere poi così complesso risalire a quale dei dispositivi sopra elencati si trovi in difetto di officiosità.