(...) perchè ormai diamo per scontato che in strada si possa morire, anzi, se provi a sollevare qualche perplessità a riguardo e parli di limiti , guida autonoma e altro passi per il non appassionato perchè il vero appassionato di automobili ai giorni nostri è quello che vuole avere tanta coppia, non subire limiti di velocità o comunque qualche altra rottura di balle da parte della collettività altrimenti non si diverte , ovviamente sempre che poi la tragedia non accada a lui.
Veramente mi sembri un po' fuori dal tempo quando dici che il vero appassionato "ai giorni nostri" è quello che vuole tanta coppia, ecc. ecc....
Mi sento un po' tirato in ballo, perché a me piace proprio avere tanta potenza erogata senza troppo sforzo (in soldoni, mi piace avere 500 cv per poi sfruttarne spesso la metà e solo occasionalmente di più) e sì, i limiti di velocità mi stanno stretti e formalmente li rispetto poco, pur con un'attenzione ESTREMA alla sicurezza (sotto vari punti di vista : distanze di sicurezza, margini di tempo / manovra un po' in tutte le condizioni, evitare di superare a velocità troppo più alta rispetto a chi viene superato, ecc.) tanto è vero che, in quasi 47 anni di guida - perché anche quando non avevo la patente e guidavo il motorino ero dentro in pieno nel traffico, ed a Roma che non era e non è il posto più tranquillo del mondo - non ho mai avuto neppure un incidente in motorino, ne ho avuto uno in moto perché mi sono venuti addosso mentre ero quasi fermo e quanto alle auto ho avuto solo un paio di leggeri tamponamenti a bassissima velocità, senza neppure un graffio a nessuno, e mai sono stato coinvolto in incidenti seri.
Mi sembri un po' fuori dal tempo, dicevo, perché il contesto attuale è l'esatto contrario, proprio come il titolo di questa discussione : la gente compra Suv piuttosto che modelli sportivi, ed anche in ambienti come questo forum senti spesso dire "cosa te ne fai, ormai, della potenza..." e la passione per i modelli sportivi / prestazionali resta confinata ad una minoranza.
Non mi pare che si dia per scontato che "ormai in strada si possa morire" : direi anzi che la tendenza generale sia verso l'esatto contrario, visto che il numero di incidenti (gravi) e di morti / feriti gravi è in netta diminuzione rispetto al passato, per varie ragioni e nonostante l'infittimento del traffico.
Semplicemente, ci sono teste che ragionano e si controllano e ci sono, invece, teste di cazzo : come chi beve fino a perdere ogni controllo, compreso il controllo della propria possibilità di mettersi al volante.
E' il caso della ragazza responsabile dell'incidente in questione, che - se è vero quel che ho sentito in un notiziario - aveva un tasso alcolico 4 volte superiore al consentito, era quindi ubriaca fradicia : figuriamoci se in quelle condizioni puoi controllare la guida, prevenire i rischi e reagire rapidamente......ciao.
Io, piuttosto che tirare in ballo la guida autonoma e quant'altro, me la prenderei con tutti quelli - e sono tanti, è una tendenza purtroppo diffusa nell'attuale società - che rifiutano di attribuire responsabilità personali, in altre parole di distinguere nettamente tra il bene e il male, accusando di certi comportamenti "la società" o "il sistema".
Ed invece il punto è proprio questo : attività e situazioni potenzialmente pericolose ci sono, ci sono sempre state e secondo me ci saranno sempre perché fa parte della natura umana usarle, gestirle ed anche sfidarle, sia pure con molte differenze da individuo a individuo : ma sta a noi usare il cervello e controllarle, e devono esserci precise responsabilità individuali, con una netta distinzione tra il giusto e lo sbagliato e con tutte le conseguenze del caso.
Il contrario di come ragiona la società attuale - a cominciare dai mass media - che, a fronte delle conseguenze di follie individuali, non propone di punire i responsabili possibilmente mettendoli in condizione di non nuocere più almeno per un certo periodo, ma se la prende invece con l'attività che comporta un certo rischio : anche se si tratta di un'attività normale, svolta da molto tempo ed a molti gradita, come appunto è ad esempio guidare.
Ed ecco allora il fiorire di soluzioni come la guida autonoma : così bella e desiderabile che spero di finire i miei giorni prima che questa porcheria si sia realmente diffusa.
Se un'idea della vita e delle persone mi sono fatto, è che la gran parte della gente - e specialmente gli elementi migliori, più curiosi ed intelligenti - non vuole una vita piatta, mortalmente noiosa e completamente priva di rischi (che è l'esatto contesto della guida autonoma) ma vuole invece mettersi alla prova : come è sempre stato, in tutte le società umane ed in ogni tempo, sotto un'infinità di modi e di forme.
La soluzione non è perciò il peloso "buonismo" auspicato da gran parte dei mass media, non è l'eliminazione del rischio che è insito in gran parte delle attività umane - la vita stessa è un rischio - ma è invece nella netta distinzione tra chi sbaglia e chi non sbaglia, evitando di gettare le responsabilità dell'individuo nel calderone delle responsabilità della società e quindi di non distinguere più tra bene e male.
Infine, mi preme sottolineare che io la penso così nonostante sia stato coinvolto - e come ! - in prima persona in una "tragedia accaduta a lui", dato che anni fa ho perso il mio unico fratello in un incidente stradale.
.