Ecco una domanda interessante
Secondo me visto i "danni" che hanno fatto per massimizzare volumi e guadagni negli ultimi anni, probabilmente la risposta è "poco"
Nei decenni passati, prima hanno cercato di saturare le linee di produzione spiungendo forte su campagne promozionali e km0, e per chi non cercava il modello dei sogni, ma si "accontentava" di comprare un auto di sostanza a buon prezzo (e tra questi c'ero anche io) era una splendida opportunità per trovare mezzi validissimi; in una seconda fase hanno radicalmente cambiato strategia (spinti dal covid e dall'inflazione galoppante principalmente), senza soluzione di continuità, riducendo i volumi alzando i listini ed azzerando quasi la scontistica, probabilmente puntando anche (e sbagliando clamorosamente) nella diffusione delle elettriche che avrebbe generato, nei lori piani (teorici), una importante fetta di mercato derivante da una massiccia fase di sostituzione del termico con l'elettrico
Non hanno considerato però che la domanda (ossia chi avrebbe dovuto cambiare auto) era ben lontana dall'offerta, creando delle curve (domanda/offerta) che non solo non si intersecano, come dovrebbe essere, ma non sono neanche lontanamente tangenti; questo perchè il potere di acquisto è mediamente e drammaticamente basso
Il risultato è stato una distorsione del mercato sia del nuovo che dell'usato e forse è stato passato il punto di non ritorno, perchè gli attuali volumi di produzione del nuovo, generati dalla bassa domanda, probabilmente, non permettono molte economie di scala
Dovrebbero ritornare a fare come in passato: inondare il mercato con sconti e km0 abbassando i prezzi. Sulla quantità alla fine tirano fuori l'utile. Ma qui si scontrano con l'europa e la famosa transizione green, che di green ha ben poco e di ideologico fin troppo.
Secondo me, i margini
ALMENO PER LE KM 0
ci sono....
Poi,
uno si puo' anche accontentare di fare degli 8%
su decine di miliardi di fatturato