ecco perchè mi incappello quando mi parlano di green economy...green economy una mazza.....è solo business per alcuni e ideologia per altri...
O? Sole tedesco, ma quanto ci costi!
Giovanni BoggeroVai ai commentiLascia un commento
Brutte notizie per i consumatori tedeschi. L?anno prossimo avranno bollette più care. Tutto sta in una parolina magica che in tedesco si chiama EEG-Umlage e che rappresenta quel contributo aggiuntivo, che chiunque paghi la bolletta in Germania è tenuto a sobbarcarsi per garantire l?elargizione dei sussidi ai fruitori di energie rinnovabili. In altre parole, se è vero che ?nessun pasto è gratis?, è altrettanto vero che neanche le sovvenzioni piovono dal cielo, ma i costi se li debbono ripartire tutti i consumatori. E? il bello della redistribuzione. Ciò che si vede è il sussidio per chi approfitta delle energie rinnovabili. Ciò che non si vede è la tassa occulta addossata a tutti i membri della comunità, anche a quelli che per una libera scelta hanno deciso di non scaldarsi con il sole o con il vento. Che le norme non siano mai neutrali dovremmo averlo capito. Questa ne è l?ulteriore conferma.
Ebbene, quest?anno, complice l?aumento della produzione di energia ecologica sul totale, l?Umlage schizzerà verso l?alto (da 2,047 cent a 3,530 per kWh; qui il grafico) e con ogni probabilità l?aumento della bolletta si aggirerà intorno ai 70 euro all?anno per famiglia.
Tra i tanti motivi del repentino aumento di produzione di energie rinnovabili (ricordiamo sempre che il solare contribuisce per l?1% alla produzione nazionale di energia teutonica), il quotidiano economico Handelsblatt cita anche la corsa all?acquisto di un pannellofotovoltaico da parte di moltissimi tedeschi, desiderosi di sfruttare le cd. feed-in-tariffs prima dei tagli destinati ad entrare in vigore nel mese di ottobre 2010 (-3%), a gennaio 2011 (fino a -13%) e a gennaio 2012 (fino a -21%).
Una piccola eterogenesi dei fini, destinata forse a rientrare quando i tagli saranno stati implementati una volta per tutte. Solo allora vi sarà forse una discesa della curva totale delle sovvenzioni al solare, che nel 2011 toccherà verosimilmente livelli superiori al 2010, a fronte però di una potenza installata maggiore.
L?approvazione del taglio alle sovvenzioni per il fotovoltaico deciso dal Parlamento tedesco lo scorso agosto è infatti solo il primo passo verso la definitiva cancellazione dei sussidi, prevista entro il 2030. Al proposito, gli strepiti degli ambientalisti (e di alcuni curiosi banchieri delle Landesbanken, che paventano una possibile depressione del settore a causa della concorrenza cinese) sono del tutto ingiustificati, tanto più alla luce dei grafici e delle tabelle che gli stessi ecologisti amano esibire per dimostrare che ormai il solare è sempre più concorrenziale. Delle due l?una. O il solare è competitivo e allora i sussidi non servono più e vanno pian piano ridotti. Oppure il solare non è competitivo e perciò deve continuare a rimanere a carico di tutti i contribuenti. Tertium non datur.
O? Sole tedesco, ma quanto ci costi!
Giovanni BoggeroVai ai commentiLascia un commento
Brutte notizie per i consumatori tedeschi. L?anno prossimo avranno bollette più care. Tutto sta in una parolina magica che in tedesco si chiama EEG-Umlage e che rappresenta quel contributo aggiuntivo, che chiunque paghi la bolletta in Germania è tenuto a sobbarcarsi per garantire l?elargizione dei sussidi ai fruitori di energie rinnovabili. In altre parole, se è vero che ?nessun pasto è gratis?, è altrettanto vero che neanche le sovvenzioni piovono dal cielo, ma i costi se li debbono ripartire tutti i consumatori. E? il bello della redistribuzione. Ciò che si vede è il sussidio per chi approfitta delle energie rinnovabili. Ciò che non si vede è la tassa occulta addossata a tutti i membri della comunità, anche a quelli che per una libera scelta hanno deciso di non scaldarsi con il sole o con il vento. Che le norme non siano mai neutrali dovremmo averlo capito. Questa ne è l?ulteriore conferma.
Ebbene, quest?anno, complice l?aumento della produzione di energia ecologica sul totale, l?Umlage schizzerà verso l?alto (da 2,047 cent a 3,530 per kWh; qui il grafico) e con ogni probabilità l?aumento della bolletta si aggirerà intorno ai 70 euro all?anno per famiglia.
Tra i tanti motivi del repentino aumento di produzione di energie rinnovabili (ricordiamo sempre che il solare contribuisce per l?1% alla produzione nazionale di energia teutonica), il quotidiano economico Handelsblatt cita anche la corsa all?acquisto di un pannellofotovoltaico da parte di moltissimi tedeschi, desiderosi di sfruttare le cd. feed-in-tariffs prima dei tagli destinati ad entrare in vigore nel mese di ottobre 2010 (-3%), a gennaio 2011 (fino a -13%) e a gennaio 2012 (fino a -21%).
Una piccola eterogenesi dei fini, destinata forse a rientrare quando i tagli saranno stati implementati una volta per tutte. Solo allora vi sarà forse una discesa della curva totale delle sovvenzioni al solare, che nel 2011 toccherà verosimilmente livelli superiori al 2010, a fronte però di una potenza installata maggiore.
L?approvazione del taglio alle sovvenzioni per il fotovoltaico deciso dal Parlamento tedesco lo scorso agosto è infatti solo il primo passo verso la definitiva cancellazione dei sussidi, prevista entro il 2030. Al proposito, gli strepiti degli ambientalisti (e di alcuni curiosi banchieri delle Landesbanken, che paventano una possibile depressione del settore a causa della concorrenza cinese) sono del tutto ingiustificati, tanto più alla luce dei grafici e delle tabelle che gli stessi ecologisti amano esibire per dimostrare che ormai il solare è sempre più concorrenziale. Delle due l?una. O il solare è competitivo e allora i sussidi non servono più e vanno pian piano ridotti. Oppure il solare non è competitivo e perciò deve continuare a rimanere a carico di tutti i contribuenti. Tertium non datur.