Una rondine non fa primavera. E poi è molto più facile (e comodo, visto che ne ritarda la dismissione e il conseguente problema legato allo smaltimento delle centrali stesse) mantenere in piedi un parco nucleare già esistente, che tirarne su uno praticamente da zero come dovremmo fare noi.a_gricolo ha scritto:
personalmente credo che il nucleare è un treno che l'italia ha perso! sbagliando e in modo ottuso ma è un treno che ormai è passato;99octane ha scritto:AUDIATRE ha scritto:Ovvero, pochissimi i paesi che forniscono i nuclei per tali centrali, che la materia prima non è illimitata e quindi come per il petrolio il suo prezzo sarà destinato a salire con il salire della domanda.
Infine il problemino delle scorie, è stato risolto ?
Insomma si parla di nucleare in italia, come nel resto del mondo, ma siamo sicuri che sia veramente l'unica strada da percorrere ?
Quali i rischi ?
Dove verranno stoccati i rifiuti, e chi (SOPRATUTTO) avrà il compito di sorvegliare queste scorie ?
Se domattina il governo decidesse di fare una centrale a 10 km da casa tua, tu saresti d'accordo ?
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Funzione "Ricerca" questa sconosciuta.
Inoltre, se vuoi discutere di qualcosa, magari prima documentati sulle basi.
Scoprirai che a tutte queste domande ci sono un mucchio di risposte.
Naturalmente, non sui siti "No Nucleare", che raccontano un mucchio di frottole.
E' un discorso senza senso. Inanzitutto hai voglia ad "aspettare", poi la nuova tecnologia comporta costi ben piu' elevati e che difficilmente ricupererai a confronto con la tecnologia odierna, che e' al picco della sua efficienza e disponibilita'.jaccos ha scritto:Obsoleto rispetto alla nuova generazione di centrali che è alle porte. Dato che non è proprio come i pc che e esce uno ogni quarto d'ora, tanto vale aspettare un pochino se proprio proprio. E' come comprare la panda vecchia, quella degli anni 80, la settimana prima dell'uscita del nuovo modello, senza sconti...
Questo succede su tutti i campi. Ma non credo che "nessuno" in Italia sia interessato a questo. E non credo neanche che "nessuno" faccia niente "perche tanto c'e' il nucleare". Ho paura le ragioni siano altrove, e non c'entrino niente con aspetti tecnici .... :?jaccos ha scritto:Obsoleta poi rispetto alle rinnovabili: sono in continuo fermento, continuano ad uscire nuovi modi di sfruttarle e all'atto pratico stanno entrando in produzione un sacco di innovazioni.
Questionabile. Un impianto "rinnovabile" arricchische solo chi lo costruisce e lo opera. Una centrale arricchische l'intero paese. Ma ne parlammo al tempo, e non serve ripetersi, tanto ognuno rimane fermo e "irremovibile" sulla propria posizione.jaccos ha scritto:E' quello il settore giusto, il treno che sta partendo... e lo stiamo salutando dalla stazione, dato che investendo un botto di euri sul nucleare non rimarrà nulla per il resto.
leolito ha scritto:E' un discorso senza senso. Inanzitutto hai voglia ad "aspettare", poi la nuova tecnologia comporta costi ben piu' elevati e che difficilmente ricupererai a confronto con la tecnologia odierna, che e' al picco della sua efficienza e disponibilita'.jaccos ha scritto:Obsoleto rispetto alla nuova generazione di centrali che è alle porte. Dato che non è proprio come i pc che e esce uno ogni quarto d'ora, tanto vale aspettare un pochino se proprio proprio. E' come comprare la panda vecchia, quella degli anni 80, la settimana prima dell'uscita del nuovo modello, senza sconti...
E poi c'e' un discorso di "uso". Intanto che il paragone con la Panda non regge, ma usiamo sempre e cmq il paragone col mondo dell'auto: oggi, il futuro dell'auto e' l'ibrido tipo Prius, che ci piaccia oppure no.
Eppure un sacco di gente continua a comprare auto "normali". Perche'? Perche sono disponibili, hanno ottimi rapporti costi/prezzo, e sono maledettamente efficienti (alcune).
Allo stesso modo, ci sono un sacco di paesi che non sono interessati ad essere la punta di diamante del mondo nucleare, ma vogliono invece "saltare sul treno" magari non in prima classe, ma costruendo impianti e sopratutto know-how, che diverra' utile il giorno che nuove, piu' moderne tecnologie diventeranno disponibili a costi accettabili.
Voler aspettare "l'ultimo grido", a mio avviso ci lascia solo fermi in stazione: invero lo stesso discorso si applica non solo al nucleare, ma anche a tante, ma tante cose ... :?
Questo succede su tutti i campi. Ma non credo che "nessuno" in Italia sia interessato a questo. E non credo neanche che "nessuno" faccia niente "perche tanto c'e' il nucleare". Ho paura le ragioni siano altrove, e non c'entrino niente con aspetti tecnici .... :?jaccos ha scritto:Obsoleta poi rispetto alle rinnovabili: sono in continuo fermento, continuano ad uscire nuovi modi di sfruttarle e all'atto pratico stanno entrando in produzione un sacco di innovazioni.
Questionabile. Un impianto "rinnovabile" arricchische solo chi lo costruisce e lo opera. Una centrale arricchische l'intero paese. Ma ne parlammo al tempo, e non serve ripetersi, tanto ognuno rimane fermo e "irremovibile" sulla propria posizione.jaccos ha scritto:E' quello il settore giusto, il treno che sta partendo... e lo stiamo salutando dalla stazione, dato che investendo un botto di euri sul nucleare non rimarrà nulla per il resto.
Saluti energetici!![]()
PanDemonio ha scritto:Una rondine non fa primavera. ..a_gricolo ha scritto:
Se si guarda solo al fatto, esulando dal contesto, il ragionamento non fa una piega ma, ripeto, si deve considerare che per loro si tratta di non "spegnere" (almeno per il momento) una realtà già esistente, godendo di benefici immediati e posticipando inoltre la necessità di affrontare il problema della dismissione delle centrali stesse, mentre per noi si tratterebbe di dover "accendere" la medesima realtà partendo da zero, sopportando TUTTI i costi iniziali senza vedere alcun risultato prima di una ventina d'anni (a voler essere ottimisti) e privando nel contempo di importanti risorse lo sviluppo di alternative al nucleare.a_gricolo ha scritto:PanDemonio ha scritto:Una rondine non fa primavera. ..a_gricolo ha scritto:
Punti di vista. Un sostenitore del nucleare potrebbe dire con altrettanta logica che questo è un segno importantissimo perchè proviene da uno dei Paesi che più ha puntato sul mix energetico e sulle rinnovabili......
PanDemonio ha scritto:Se si guarda solo al fatto, esulando dal contesto, il ragionamento non fa una piega ma, ripeto, si deve considerare che per loro si tratta di non "spegnere" (almeno per il momento) una realtà già esistente, godendo di benefici immediati e posticipando inoltre la necessità di affrontare il problema della dismissione delle centrali stesse, mentre per noi si tratterebbe di dover "accendere" la medesima realtà partendo da zero, sopportando TUTTI i costi iniziali senza vedere alcun risultato prima di una ventina d'anni (a voler essere ottimisti) e privando nel contempo di importanti risorse lo sviluppo di alternative al nucleare.a_gricolo ha scritto:PanDemonio ha scritto:Una rondine non fa primavera. ..a_gricolo ha scritto:
Punti di vista. Un sostenitore del nucleare potrebbe dire con altrettanta logica che questo è un segno importantissimo perchè proviene da uno dei Paesi che più ha puntato sul mix energetico e sulle rinnovabili......
Senza naturalmente mettere in conto il fatto che costruire centrali nucleari vuol dire mettere le p@lle in mano ai paesi che hanno il monopolio dello smercio del combustibile per fargliele stringere in una morsa quando a loro parrà più opportuno....![]()
Thefrog ha scritto:La dimensione di quanto sia stata contenuta l'esplosione la danno le altre due centrali nucleari immediatamente a ridcosso di quella fusa. Esse sono a tutt'oggi funzionanti e producono una considerevole quantita' di energia!!!
Regards,
The frog
Apprezzo e ricambio!!!jaccos ha scritto:Intanto ti ringrazio per il tono pacato e cordiale, fa sempre piacere discutere con dei buoni forumisti!![]()
Pienamente d'accordo sulla prima parte. Sulla seconda anche, ma con un distinguo: siamo sempre in tempo per generare know-how e capability. E quella c'e' solo quando uno lavora sul campo. E' vero che e' passato molto tempo, e solo uno stolto puo' pensare che in 5 anni si ricuperano venti. Ma e' anche vero che e' oggi che bisogna pensare alla costruzione delle fondamenta del know-how futuro. Certamente un discorso fuori dalla portata di un politicante che ragiona solo in termini di mandati e rielezioni ....jaccos ha scritto:Il fatto non è che bisogna aspettare l'ultimo grido, ma sapere quando è il momento storico in cui si passa da una tecnologia ad un'altra. Ed adesso ci siamo in pieno. Dati i tempi lunghi, gli investimenti e la non reversibilità degli stessi, bisogna puntare con un'occhio ben piantato sul lungo periodo. Il nucleare aveva senso propio quando abbiamo detto no. Ora è tardi il futuro è altra cosa.
Il paragone fatto da alfista è perfetto.
AKA_Zinzanbr - 17 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa