<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Emigrare per LAVORO: ESTERO o NORD-ITALIA? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Emigrare per LAVORO: ESTERO o NORD-ITALIA?

Io lavoro da 15 anni nella GDO. E visto I tempi che tirano ho deciso di farmi le patenti da camionista e l'abilitazione alla professione di autista per avere un piano B nel caso vada male il settore o l'azienda dove lavoro. La guida è una delle mie passioni ed è un lavoro che ormai fanno in pochi.


Ettecredo....
Sere fa c' erano dei lavoratori Amazon
( autisti consegne ).
Una dozzina di ore per fare intorno alle 130
( centotrenta )
consegne al giorno
 
Tornitore specializzato in italia 1400 euro in canton ticino 2400 euro, consulente informatico in italia 1700 euro in canton ticino 2700 euro, 3000 euro in gran bretagna. Povera italia i tecnici scappano. Beati i frontalieri
 
Tornitore specializzato in italia 1400 euro in canton ticino 2400 euro, consulente informatico in italia 1700 euro in canton ticino 2700 euro, 3000 euro in gran bretagna. Povera italia i tecnici scappano. Beati i frontalieri

non sono esperto di frontalieri vivendo a Roma, però credo che chi lo è prende lo stipendio in un paese ma poi ne vive in un altro dove probabilmente il tenore di vita è più basso. Un tecnico informatico che va a Londra guadagna cifre molto più alte di quello che percepisce da noi ma un buona parte se ne va per il costo della vità che poi li è molto più alto che da noi.
 
io non mi sono letto tutto, scusate se forse quindi sondo ridondante, da più parte si reclama il ritorno del servizio di leva perchè le giovani generazioni sono 'mammone' e via dicendo, un esperienza al estero anche in se non professionalmente specialistica permette ad un giovani in primis di apprendere una lingua ed in secondo grado di fare esperienze umane che spesso sono quelle che mancano ai giovani, soprattutto quelli specializzati.

Il servizio di leva, secondo me, è stato un'errore enorme toglierlo. Al limite lo si poteva trasformare in servizio civile obbligatorio ( che era anche meglio ). In quell'anno ho conosciuto giovani provenienti da tutta italia, alcuni veramente curiosi ( ricordo un pastore sardo che parlava a malapena l'italiano e non aveva mai messo piede fuori dal suo recinto di pecore; era un pesce fuori dall'acqua) altri molto interessanti; ho imparato a cavarmela da solo: ho girato mezza Italia con campi operativi e operazioni NATO senza la mamma che mi preparava il lettino o mi diceva se avevo fame o freddo.
 
Il servizio di leva, secondo me, è stato un'errore enorme toglierlo. Al limite lo si poteva trasformare in servizio civile obbligatorio ( che era anche meglio ). In quell'anno ho conosciuto giovani provenienti da tutta italia, alcuni veramente curiosi ( ricordo un pastore sardo che parlava a malapena l'italiano e non aveva mai messo piede fuori dal suo recinto di pecore; era un pesce fuori dall'acqua) altri molto interessanti; ho imparato a cavarmela da solo: ho girato mezza Italia con campi operativi e operazioni NATO senza la mamma che mi preparava il lettino o mi diceva se avevo fame o freddo.

Senza andare troppo OT , ricordo uno studio ,fatto negli Stati uniti ma che credo poteva essere esteso a tutti il mondo, che riportava come aspetto negativo di non avere un servizio di leva(o anche civile) il fattoc che quel periodo era uno dei pochi momenti in cui classi sociali o cittadini di zone geografiche differenti s trovavano a vivere insieme , esperienza che altrimenti non capitava e questo in parte aiutava l'integrazione di tutto il paese .
 
ho imparato a cavarmela da solo: ho girato mezza Italia con campi operativi operazioni NATO senza la mamma che mi preparava il lettino o mi diceva se avevo fame o freddo.


Quello e' il meno.
Il grave e' quando dice che
devi andare a letto / tirarti su dal medesimo*

* O in branda....per i nostalgici del " milite "
:emoji_wink::emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_wink:
 
Senza andare troppo OT , ricordo uno studio ,fatto negli Stati uniti ma che credo poteva essere esteso a tutti il mondo, che riportava come aspetto negativo di non avere un servizio di leva(o anche civile) il fattoc che quel periodo era uno dei pochi momenti in cui classi sociali o cittadini di zone geografiche differenti s trovavano a vivere insieme , esperienza che altrimenti non capitava e questo in parte aiutava l'integrazione di tutto il paese .

Esatto: quando te ricapita de relazionarti con pastore sardo o con un calabrese dell'Aspromonte. Come fai a capire certe realtà se non le vivi.
 
Esatto: quando te ricapita de relazionarti con pastore sardo o con un calabrese dell'Aspromonte. Come fai a capire certe realtà se non le vivi.


Che probabilmente pensera' pure il Pastore e l' Aspromontano.

"
Come fanno questi altri a
vivere in alveari come Roma, Napoli e Milano,
mangiare solo cibi industriali,
respirare aria Tarantina o Casalmonferrina....
??

Chissa'....poracci loro

"
.
 
Ultima modifica:
io non mi sono letto tutto, scusate se forse quindi sondo ridondante, da più parte si reclama il ritorno del servizio di leva perchè le giovani generazioni sono 'mammone' e via dicendo, un esperienza al estero anche in se non professionalmente specialistica permette ad un giovani in primis di apprendere una lingua ed in secondo grado di fare esperienze umane che spesso sono quelle che mancano ai giovani, soprattutto quelli specializzati.
ma infatti più che la leva obbligatoria che educa a una disciplina basic, senza contraddittorio, dovrebbe essere obbligatoria un'esperienza all'estero. Come palestra di vita, per ammorbidire il carattere e aprirsi la mente.

Qui in Cina, adesso ho il mio barista, che ormai quando entro mi sorride e mi aggiunge un dito di latte fresco al caffè. Non sarà il macchiato che a Torino mi fa Leo,ma fa piacere. E viene fuori che alla fine anche non capendosi (lui non parla inglese, io 0 cinese), due culture diverse, che nulla hanno in comune posso incontrarsi. E tanti muri vengono giù...mentali ancora prima che fisici
 
Più che ad una misurazione oggettiva, penso alla valutazione soggettiva. L'idea di misurare qualità della vita, felicità etc mi lascia molto freddo (per non parlare del concetto di smart city). Non mi dispiace la città in sè, ma presa a piccole dosi. Per dire, io a Milano, pur con tutte le sue molteplici attrattive e con la sua enorme vitalità economica, impazzirei. Sto benino al paesello mio e spero a fine attività lavorativa di andarmene in qualche posto sperduto.
certo. Qui parliamo di misure. Le misure sono fredde. Non vorrei pensassi che io sono un fun delle SC...lavoro in questo ambito da anni (ci ho costruito un bel pezzo di carriera), e se diciamo che intorno al 2012 c'erano grandi aspettative intorno a questo concetto, oggi si sta facendo avanti un movimento di scettici che mette in discussione i benefici effettivi associati a iniziative smart in ambito urbano, e soprattutto come questi benefici si siano ripartiti tra la popolazione...
 
ma infatti più che la leva obbligatoria che educa a una disciplina basic, senza contraddittorio, dovrebbe essere obbligatoria un'esperienza all'estero. Come palestra di vita, per ammorbidire il carattere e aprirsi la mente.

Qui in Cina, adesso ho il mio barista, che ormai quando entro mi sorride e mi aggiunge un dito di latte fresco al caffè. Non sarà il macchiato che a Torino mi fa Leo,ma fa piacere. E viene fuori che alla fine anche non capendosi (lui non parla inglese, io 0 cinese), due culture diverse, che nulla hanno in comune posso incontrarsi. E tanti muri vengono giù...mentali ancora prima che fisici

Certamente. Ma il servizio di leva più che la disciplina serviva anche, come qualcuno ha sottolineato, a far incontrare pezzi di Italia: trentini con siciliani, sardi con marchigiani. Ma c'è anche un'altra cosa: finito il servizio di leva si tornava a casa più uomini. A me ha cambiato veramente la vita.
 
Certamente. Ma il servizio di leva più che la disciplina serviva anche, come qualcuno ha sottolineato, a far incontrare pezzi di Italia: trentini con siciliani, sardi con marchigiani. Ma c'è anche un'altra cosa: finito il servizio di leva si tornava a casa più uomini. A me ha cambiato veramente la vita.
non lo so, ma mi sembra che questi localismi siano un po' superati e meno male...incontrare trentini con siciliani? Nel 2019?!?! Siamo ancora al fatta l'Italia facciamo gli italiani di manzoniana memora? Se così...addio...ciao core proprio...

Cosa vuol dire tornare più uomini? Senza leva lo si è di meno? E cosa qualifica come tali?

Anche stare 1 anno soli all'estero credo faccia tornare più uomini...
 
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