<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Eliminazione DPF | Il Forum di Quattroruote

Eliminazione DPF

L'intento è certamente nobile; tuttavia per natura sono propenso a diffidare dalle dichiarazioni altisonanti.
Non solo: un unico kit che possa andare bene su un range così ampio di vetture, di diverse marche e modelli, lo trovo un po' avventato. Non dico che sia impossibile, ma sinceramente sono un po' scettico. Lo vedo, più che altro, come l'inizio della ricerca volta ad estirpare l'inutile accrocchio e restituire le vetture diesel all'originaria affidabilità ed efficienza. Nell'attesa che, già in sede produttiva, si riesca elegantemente ad eludere gli effetti collaterali negativi, ovvero la diluzione dell'olio, i maggiori consumi, le minori prestazioni (l'ecologia, non la nomino nemmeno, tanto non interessa a nessuno; altrimenti, nemmeno l'avrebbero partorita, questa "trovata" del filtro....). E' dura, e tanto, ma credo che, nel giro di un anno o due, in molti ci riusciranno o ci andranno vicini. Ad oggi, ancora no, purtroppo.
 
meipso ha scritto:
L'intento è certamente nobile; tuttavia per natura sono propenso a diffidare dalle dichiarazioni altisonanti.
Non solo: un unico kit che possa andare bene su un range così ampio di vetture, di diverse marche e modelli, lo trovo un po' avventato. Non dico che sia impossibile, ma sinceramente sono un po' scettico. Lo vedo, più che altro, come l'inizio della ricerca volta ad estirpare l'inutile accrocchio e restituire le vetture diesel all'originaria affidabilità ed efficienza. Nell'attesa che, già in sede produttiva, si riesca elegantemente ad eludere gli effetti collaterali negativi, ovvero la diluzione dell'olio, i maggiori consumi, le minori prestazioni (l'ecologia, non la nomino nemmeno, tanto non interessa a nessuno; altrimenti, nemmeno l'avrebbero partorita, questa "trovata" del filtro....). E' dura, e tanto, ma credo che, nel giro di un anno o due, in molti ci riusciranno o ci andranno vicini. Ad oggi, ancora no, purtroppo.

bravo teipso.
ma tu ti sei mai chiesto come mai i costruttori (a parte psa per una volta all'avanguardia) hano accettato supinamente l'obbligo dei dpf ben sapendo che sarebbero venuti solo problemi?
soprattuttoper gli utilizzatori finali ma non solo?
ciao
grazie
 
Scusa meipso io ho un cr-v con dpf ti volevo chiedere se era possibile non dico eliminarlo ma almeno "disattivarlo" cioè lasciarlo ma non farlo funzionare....
 
zero c. ha scritto:
meipso ha scritto:
L'intento è certamente nobile; tuttavia per natura sono propenso a diffidare dalle dichiarazioni altisonanti.
Non solo: un unico kit che possa andare bene su un range così ampio di vetture, di diverse marche e modelli, lo trovo un po' avventato. Non dico che sia impossibile, ma sinceramente sono un po' scettico. Lo vedo, più che altro, come l'inizio della ricerca volta ad estirpare l'inutile accrocchio e restituire le vetture diesel all'originaria affidabilità ed efficienza. Nell'attesa che, già in sede produttiva, si riesca elegantemente ad eludere gli effetti collaterali negativi, ovvero la diluzione dell'olio, i maggiori consumi, le minori prestazioni (l'ecologia, non la nomino nemmeno, tanto non interessa a nessuno; altrimenti, nemmeno l'avrebbero partorita, questa "trovata" del filtro....). E' dura, e tanto, ma credo che, nel giro di un anno o due, in molti ci riusciranno o ci andranno vicini. Ad oggi, ancora no, purtroppo.

bravo teipso.
ma tu ti sei mai chiesto come mai i costruttori (a parte psa per una volta all'avanguardia) hano accettato supinamente l'obbligo dei dpf ben sapendo che sarebbero venuti solo problemi?
soprattuttoper gli utilizzatori finali ma non solo?
ciao
grazie

Hanno accettato supinamente l'obbligo? :D :D :D

Credi che qualcuno sia scontento perché i propri clienti sono obbligati ad acquistare accessori inutili? Ohibò...
 
zero c. ha scritto:
bravo teipso.
ma tu ti sei mai chiesto come mai i costruttori (a parte psa per una volta all'avanguardia) hano accettato supinamente l'obbligo dei dpf ben sapendo che sarebbero venuti solo problemi?
soprattuttoper gli utilizzatori finali ma non solo?
ciao
grazie
Ma tu scherzi?, gli danno un buon motivo (quasi un obbligo) per venderti automobili che di sicuro ti daranno problemi ... quindi dovrai tornare in officina un sacco di volte ... meglio di così ... (per loro!) cosa c'è?
ciauzzzz
 
paolo022 ha scritto:
Scusa meipso io ho un cr-v con dpf ti volevo chiedere se era possibile non dico eliminarlo ma almeno "disattivarlo" cioè lasciarlo ma non farlo funzionare....

No, è un filtro....se lo lasci quello continua a filtrare finchè non si intasa!
 
zero c. ha scritto:
bravo teipso.
ma tu ti sei mai chiesto come mai i costruttori (a parte psa per una volta all'avanguardia) hano accettato supinamente l'obbligo dei dpf ben sapendo che sarebbero venuti solo problemi?
soprattuttoper gli utilizzatori finali ma non solo?
ciao
grazie

Capisco certe peplessità e sono il frutto di una sapiente sperequazione e accorte e reiterate iniziative di disinformazione.
In cuor mio, sono convinto che certi comparti e le decisioni che ne derivano siano in qualche modo altamente simbiotici.
C'è stato chi ha voluto attribuire alla "fumata nera" e all'odore sgradevole dello scarico del diesel un significato altamente inquinante ed antiecologico in termini generali. Il "brutto" è quindi diventato anche "cattivo". E non è detto, come è ovvio, che sia così. O, almeno, se davvero cattivo fosse, non di più di tanti altri scarichi o tante altre cose.
Vediamola così: allo stato attuale della tecnologia disponibile, sarebbe stato possibile progettare e costruire motori diesel con emissioni di particolato (ammesso che questo, nella consistenza usuale, sia davvero pericoloso come dicono) sicuramente molto basse, così basse da non richiedere l'implementazione di filtri o altri strani dispositivi. Questo, però, sarebbe stato di sicuro un forte aggravio per i costruttori, richiedendo, come è intuibile, grandi investimenti. Non solo, ma si sarebbe dovuto anche avere reali garanzie sulla composizione e sulla purezza dei combustibili venduti su larga scala.
Questo, sarebbe stato un forte aggravio per le aziende produttrici di prodotti petroliferi.
Costi per quelli, costi per questi. No, non andava bene. Meglio fare diversamente. Si mette un filtro dal funzionamento assurdo, che in un sol colpo possa giustificare l'assenza delle iniziative sopra sommariamente descritte e questo soprattutto sotto il profilo demagogico e commerciale. Non solo, ma aumenta pure i consumi, a causa delle rigenerazioni; questo è fondamentale, perché nel corso degli ultimi anni il rendimento dei motori diesel turbocompressi era giunto a dei livelli preoccupanti, fornendo alte prestazioni con consumi che solo fino a qualche anno fa erano esclusivo appannaggio delle utilitarie. Troppa grazia..... non poteva continuare.
Ecco che questo DPF rappresenta tre, quattro piccioni con una sola fava. I rendimenti calano, i consumi (e quindi le vendite) aumentano, gli interventi presso le officine divengono più frequenti, la diluizione mina la durata degli organi meccanici fondamentali del motore, richiede la sostituzione più frequente, in media, del lubrificante e spesso l'utilizzo di oli più cari.... più consumi, più costi, più ricavi e guadagni.
Come è evidente - e mi si perdoni l'eccessiva ristrettezza della trattazione, che va vista solo come uno spunto, piccolo, di discussione (rimando, a tal proposito, a tutto quanto già scritto nella "vecchia"sede) - per l'utente finale tutto ciò rappresenta un vero e proprio aggravio, economico e della versatilità e naturalezza di utilizzo, nonché sulla longevità del proprio investimento. Per chi produce le auto, i filtri, gli oli, i carburanti (guarda caso, i gasoli "speciali" sono additati di interfacciarsi meglio con il filtro e, sempre guarda caso, costano di più...... è un caso, certo, ci mancherebbe.........) è invece un guadagno. Se ne poteva dubitare?
Tutto porta al contenimento delle velleità che portano alla scelta di un propulsore diesel e spostano l'attenzione su altri carburanti; altri carburanti che possono girare su motori con rendimento termodinamico e volumetrico molto più bassi e che quindi...... oplà!! costano di più a mantenerli.... ma và?.... sempre da parte dell'utente finale..... ma è sempre un caso, eh! non ci sbagliamo..... oppure, vanno abbinati a vetture piccole, leggere le quali, peraltro, se sospinte da motori diesel, sarebbero comunque più economiche e performanti.....
Hanno voluto far passare il concetto che il filtro occorre per eliminare il particolato, poi si è scoperto, facilmente, che non era vero niente e che invece lo trasforma in un particolato più pericoloso. Ma non si vede, quindi è bello e buono.
Ragazzi, siamo una manica di fessi, per loro. E per chi fa le leggi, le norme, che obbligano a fare in un certo modo. E certo, perché altrimenti, se fosse stato tutto legato alla scelta dell'utente, dopo i primi tre o quattro temerari cultori della novità, nessuno se lo sarebbe più filato, questo dpf o fap... quindi, deve essere obbligatorio. E ci mancherebbe....
Vabbé, non drammatizziamo, è solo uno dei tanti "fake" cui il nostro esistere da entità consumatrici ci sottopone.
Ma questo non toglie che non mi piaccia - e credo nemmeno ad alcuno di voi - di essere preso solennemente per i fondelli. Ed in malo modo, oltretutto.
 
Che sia una fregatora è assodato, ma si può davvero eliminare?
E se così fosse, un motore i-ctfi senza DPF in origine ed uno con DPF eliminato avranno le stesse prestazioni? O il secondo sarà deficitario di qualcosa? Chissà.
 
l'eliminazione del dpf sopratutto se dà la possibilità di reinstallarlo per ovvie ragioni di garanzia e revisione sarebeb molto interessante.
Il mio principale cruccio devo ammetterlo è la possibile diluizione del lubrificante anceh se con l'aggiornamento alla centralina fatto nel 2008 gli intervalli delle rigenerazioni si sono allargati. Anche l'utilizzo di gasolio senza zolfo ( come il bludiesel) ha fatto ulteriorimento levitare gli intervalli ahce con un utilizzao misto autostrada città ora sono a c.a. 700 km. IL problema è che pare che oltre ai sensori differenziali di pressione a monte ed a valle del DPF comunque la centralina ordini ogni tot km una rigenerazione questo perchè il software è stato impostato per nonfidarsi ttoalmente e ciecamente dei sensori che possono rompersi o dare indicazioni sbagliate. Pertanto questo modulo aggiuntivo che concettualmente sovrebbe dare alal cetnralina un valore di delta di pressione costante simulando un filtro pulito pur in assenza di filtro forse non impedisce chedopo magari 1000 km la centralina della macchina rigeneri er raggiunti limiti di chilometraggio. Sarebbe interessante avere da Honda spigazioni dettagliate ma l'argomento DPF è sempre un pò misterioso. Aggiungo che talora negli schemi di funzionamento dei DPF oltre ai sensori si vede in alto un orologio accanto al quale viene scritto ore di funzionamento pertanto potrebbe anche essere che al poso dei km la centralina osservi el ore di funzioanmento che nelal logica del DPF sono senza dubbio più giuste dei km 8 ad alta elocità di fanno fanti km ma il particolato emesso è minore e quindi se ne accumula meno)
 
meipso ha scritto:
zero c. ha scritto:
bravo teipso.
ma tu ti sei mai chiesto come mai i costruttori (a parte psa per una volta all'avanguardia) hano accettato supinamente l'obbligo dei dpf ben sapendo che sarebbero venuti solo problemi?
soprattuttoper gli utilizzatori finali ma non solo?
ciao
grazie

Capisco certe peplessità e sono il frutto di una sapiente sperequazione e accorte e reiterate iniziative di disinformazione.
In cuor mio, sono convinto che certi comparti e le decisioni che ne derivano siano in qualche modo altamente simbiotici.
C'è stato chi ha voluto attribuire alla "fumata nera" e all'odore sgradevole dello scarico del diesel un significato altamente inquinante ed antiecologico in termini generali. Il "brutto" è quindi diventato anche "cattivo". E non è detto, come è ovvio, che sia così. O, almeno, se davvero cattivo fosse, non di più di tanti altri scarichi o tante altre cose.
Vediamola così: allo stato attuale della tecnologia disponibile, sarebbe stato possibile progettare e costruire motori diesel con emissioni di particolato (ammesso che questo, nella consistenza usuale, sia davvero pericoloso come dicono) sicuramente molto basse, così basse da non richiedere l'implementazione di filtri o altri strani dispositivi. Questo, però, sarebbe stato di sicuro un forte aggravio per i costruttori, richiedendo, come è intuibile, grandi investimenti. Non solo, ma si sarebbe dovuto anche avere reali garanzie sulla composizione e sulla purezza dei combustibili venduti su larga scala.
Questo, sarebbe stato un forte aggravio per le aziende produttrici di prodotti petroliferi.
Costi per quelli, costi per questi. No, non andava bene. Meglio fare diversamente. Si mette un filtro dal funzionamento assurdo, che in un sol colpo possa giustificare l'assenza delle iniziative sopra sommariamente descritte e questo soprattutto sotto il profilo demagogico e commerciale. Non solo, ma aumenta pure i consumi, a causa delle rigenerazioni; questo è fondamentale, perché nel corso degli ultimi anni il rendimento dei motori diesel turbocompressi era giunto a dei livelli preoccupanti, fornendo alte prestazioni con consumi che solo fino a qualche anno fa erano esclusivo appannaggio delle utilitarie. Troppa grazia..... non poteva continuare.
Ecco che questo DPF rappresenta tre, quattro piccioni con una sola fava. I rendimenti calano, i consumi (e quindi le vendite) aumentano, gli interventi presso le officine divengono più frequenti, la diluizione mina la durata degli organi meccanici fondamentali del motore, richiede la sostituzione più frequente, in media, del lubrificante e spesso l'utilizzo di oli più cari.... più consumi, più costi, più ricavi e guadagni.
Come è evidente - e mi si perdoni l'eccessiva ristrettezza della trattazione, che va vista solo come uno spunto, piccolo, di discussione (rimando, a tal proposito, a tutto quanto già scritto nella "vecchia"sede) - per l'utente finale tutto ciò rappresenta un vero e proprio aggravio, economico e della versatilità e naturalezza di utilizzo, nonché sulla longevità del proprio investimento. Per chi produce le auto, i filtri, gli oli, i carburanti (guarda caso, i gasoli "speciali" sono additati di interfacciarsi meglio con il filtro e, sempre guarda caso, costano di più...... è un caso, certo, ci mancherebbe.........) è invece un guadagno. Se ne poteva dubitare?
Tutto porta al contenimento delle velleità che portano alla scelta di un propulsore diesel e spostano l'attenzione su altri carburanti; altri carburanti che possono girare su motori con rendimento termodinamico e volumetrico molto più bassi e che quindi...... oplà!! costano di più a mantenerli.... ma và?.... sempre da parte dell'utente finale..... ma è sempre un caso, eh! non ci sbagliamo..... oppure, vanno abbinati a vetture piccole, leggere le quali, peraltro, se sospinte da motori diesel, sarebbero comunque più economiche e performanti.....
Hanno voluto far passare il concetto che il filtro occorre per eliminare il particolato, poi si è scoperto, facilmente, che non era vero niente e che invece lo trasforma in un particolato più pericoloso. Ma non si vede, quindi è bello e buono.
Ragazzi, siamo una manica di fessi, per loro. E per chi fa le leggi, le norme, che obbligano a fare in un certo modo. E certo, perché altrimenti, se fosse stato tutto legato alla scelta dell'utente, dopo i primi tre o quattro temerari cultori della novità, nessuno se lo sarebbe più filato, questo dpf o fap... quindi, deve essere obbligatorio. E ci mancherebbe....
Vabbé, non drammatizziamo, è solo uno dei tanti "fake" cui il nostro esistere da entità consumatrici ci sottopone.
Ma questo non toglie che non mi piaccia - e credo nemmeno ad alcuno di voi - di essere preso solennemente per i fondelli. Ed in malo modo, oltretutto.

ecco vedo che una tantum c'è uno che dice la verità o almeno ci prova....e non è cosa facile...
a aprte che il PM i filtri fap e dpf lo fan diventare ancor piu cancerogeno...non era meglio togliere zolfo e altre porcherie?
se poi pensi che la moratti è sì la moglie del petroliere tifoso ma anche il sindaco di milano...e che proprio lei dice che le polveri sottili fanno male. MA DELLE MACCHINE NUOVE NON DEI SUOI AUTOBUS AFRO 1 O DELLE CENTRALI A NAFTA DEI SUOI UFFICI
che senza vergogna che abbiamo in giro...che demagogia a carico di chi paga le tasse e non influisce - stante la sostanziale assenza di libertà di stampa - sui processi decisionali.
 

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