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EDILIZIA ECONOMICAMENTE COMPATIBILE.

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http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_febbraio_06/gasperetti_edilizia_economica_36c3ee38-12fa-11df-aca8-00144f02aabe.shtml

L'appartamento-termos
I gradi si regolano sottoterra


In Toscana i primi edifici di edilizia economica che sfrutta la geotermia a bassa entalpia

I condomini in costruzione a Follonica
Energia catturata dalle viscere della terra per riscaldare d'inverno e raffreddare d'estate, mura realizzate con la paglia, vetri energetici, impianti fotovoltaici, pannelli solari, mini impianti eolici. Eccole le case del futuro, bioenergetiche ed ecocompatibili. In Toscana ne stanno nascendo a decine, uniche nel suo genere. Come il residence «Il Giardino dei piccoli» che si sta costruendo a Figlineci Valdarno (Firenze), oppure i venti appartamenti di edilizia economica e popolare che saranno inaugurati a giorni a Follonica (Grosseto) e non faranno spendere ai proprietari una lira di bolletta. E ancora la biblioteca di Rosignano (Livorno), l'unica struttura pubblica che sarà realizzata utilizzando 85 mila balle di paglia per un isolamento energetico e acustico straordinari. Progetti, differenti, uniti da stessi obiettivi: non inquinare, limitare al massimo il consumo energetico e rilanciare il mercato edilizio.

Riscaldamento discreto: guarda come funziona

Una delle tecnologie più rivoluzionarie utilizzate a Figline e a Follonica è la «geotermia a bassa entalpia». «Si trivella il terreno per un centinaio di metri?spiega Giacomo Biserni, geologo dello studio Ecogeo tra i progettisti degli edifici ecologici ? e poi si utilizzano sonde dal diametro massimo di 15 centimetri collegate alla centrale termica. Infine il calore viene spinto nelle serpentine collocate sotto il pavimento».

La cosa più interessante dell' impianto è la doppia funzione. Dopo un onesto lavoro da «riscaldatore » d'inverno, in estate il sistema raffredda la temperatura di ogni stanza. «Questo perché nella zona dove costruiamo il sottosuolo ha una temperatura intorno ai 18-20 gradi e può arrivare sino ai 25, ottima per tutte le stagioni». La geotermia a bassa entalpia garantisce i tre quinti del fabbisogno energetico della casa, un quinto arriva dal fotovoltaico e il resto dai biomateriali ad alta efficienza energetica.

I costi di costruzione? Leggermente superiori a quelli di un edificio tradizionale (circa il 15%), ma i soldi spesi anticipatamente sono un investimento per il futuro. Non solo perché le norme in materia di bioedilizia garantiscono contributi governativi ma perché la bolletta è vicina allo zero. A Follonica sono stati costruiti venti appartamenti di edilizia economica e popolari a prezzi convenzionati. Gli appartamenti di 75 e 80 metri quadrati quasi ultimati dalla Cooperativa edile l'Avvenire sono stati venduti a 255 mila euro l'uno con garage e giardino. Anche in questo caso insieme all'uso della geotermia a bassa entalpia, i tecnici hanno utilizzato impianti fotovoltaici. E per far diventare realtà una totale autarchia energetica i costruttori hanno impiegato materiali particolari. «Come speciali mattoni ad alta efficienza energetica, isolanti naturali per il tetto e le pareti ? spiega Giorgio Romagnoli, geometra e presidente della cooperativa ?. Con queste tecniche le case sono diventate simili a termos e dunque basta poca energia per riscaldarli e raffreddarli. Negli appartamenti non c'è gas e dunque non si paga la bolletta e il fotovoltaico produce più dell'energia elettrica. In più l'energia eccedente sarà venduta all'Enel e dunque i proprietari non dovrebbero pagare neppure la bolletta per il consumo degli elettrodomestici ».

A Rosignano Solvay, a sud di Livorno e a due passi dalla Castiglioncello resa celebre dal Sorpasso di Dino Risi, sono appena iniziati i lavori di una supebiblioteca da 6,2 milioni di euro costruita interamente con la paglia. Voluto da Comune e Regione, il progetto ricorda a canone inverso la novella dei Tre Porcellini. Il bello è che stavolta è la casa di paglia ad essere più resistente, calda e accogliente. Le 8500 balle di paglia serviranno secondo i tecnici a progettare architetture capaci di conservare il caldo di inverno e il fresco in estate.

«Il progetto prevede l'utilizzo di tecniche innovative di ventilazione naturale ? spiega Andrea Immorali, ingegnere, dirigente dei Lavori pubblici del Comune -, un sistema geotermico di preriscaldamento degli interni, impianti solari termici per la produzione di acqua calda e un impianto fotovoltaico ». Non solo. La superbiblioteca avrà un tetto verde, cioè ricoperto da terra e piante e naturalmente ancora paglia, un po' come i tetti-giardino del Nord Europa ottimi per isolare il calore. C'è poi chi in Toscana la casa ecologica se l'è costruita da sé. Come ad Arezzo il presidente della Commissione Sanità della Regione, Fabio Roggiolani: «Ho utilizzato legno, calore dalla terra, impianti fotovoltaici, materiali bioenergetici. Non inquino, risparmio emi sento in pace con il cielo e con la terra».

Marco Gasperetti
06 febbraio 2010
 
Del riscaldamento geotermico per l'ediliza ne ho sentito parlare almeno 5 anni fa..... Fa parte delle tante piccole cose che in qualche realtà possono trovare una collocazione.
Su Le Scienze di dicembre c'è uno studio di due americani che sostengono che entro il 2030 si potrebbero eliminare completamente i combustibili fossili per passare interamente a solare, eolico, idroelettrico e mareomotrice (energie WWS, water, wind and sun). Con tecnologie attuali, non di là da venire. Gli ostacoli sono solo politici. Guarda caso.....
 
Che dire Birillo21: interessantissimo. L'unica controindicazione che pero' mi viene in mente e' che nel viaggio di discesa, nel punto di massima distanza dal suolo, quando l'acqua tocca la pietra calda possa perdersi una certa quantita' d'acqua nel sottosuolo. Questa per l'esattezza e' proprio la piu' grande controindicazione del geotermico. Si perde una certa quantita' di preziosissima acqua nel sottosuolo.

Poi vorrei comunque vedere anche i costi di manutenzione di un simile complesso impianto.

Regards,
The frog
 
Caro anonimo forumista anfibio, l'acqua che scorre nella sonda geotermica resta nella tubazione a U (in PVC o PEX, rivestito di bentonite per evitare che movimenti del sottosuolo o la pressione dello stesso "schiacci" la tubazione) e non va a lambire le rocce, o alcunchè.
è un semplice scambio termico. passa, si riscalda, e torna su.

tra i problemi principali ci sono piuttosto i costi di trivellazione ( media di 50 ? per metro di profondità, e servono in media 100 metri), i permessi burocratici per poter realizzare tale scavo (specie se in prossimità di falde) e il rischio di cattiva progettazione ( ad esempio si pone una sonda che stressa termicamente il terreno, impoverendolo di calore così anno dopo anno si estrae sempre meno energia termica)

piccola nota all'articolo, che cita "senza manutenzione" : beh magari, ma le pompe per il circuito idrico e la pompa di calore ne necessitano, poverine, mica vanno di moto perpetuo :D
 
Possono bastare anche solo 15 metri di profondità con un anello orizzontale davanti o sotto alla casa.
In Triveneto c'è un prototipo di casa termicamente stabile ed indipendente dal punto di vista energetico, la hanno fatta vedere mesi addietro a LINEA VERDE della RAI.
Purtroppo non riocordo quando.
 
birillo21 ha scritto:
Possono bastare anche solo 15 metri di profondità con un anello orizzontale davanti o sotto alla casa.
In Triveneto c'è un prototipo di casa termicamente stabile ed indipendente dal punto di vista energetico, la hanno fatta vedere mesi addietro a LINEA VERDE della RAI.
Purtroppo non riocordo quando.

secondo me a 15 metri non scaldi niente, se non in metropolitana fondi..poi in luoghi come milano con la falda a 20 metri se non meno....
il problema di queste soluzioni sono A) i costi, bisogna vedere in quanto tempo li recuperi. B) non sono applicabili ovunque.
 
Erano dei tubi posati sotto il terreno in cui invece che ACQUA passava ARIA.
Se vai in un luogo sotterraneo come una cantina ti accorgerai che latemperatura è costante sulle 4 stagioni, fresco d'estate e caldo d'inverno rispetto alla temperatura esterna.
Era un documento filmato di LINEA VERDE della RAI di mesi addietro.
E non erano 15 metri di profondità ma molto meno. La casa in questione, un prototipo, si trovava nel TRIVENETO (Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia.) ed era completamente indipendente rispetto ad apporti esterni, se non ricordo male.

Saluti.
 
Sul punto B puoi avere ragione perchè bisogna costruire ex novo, oppure ristrutturare, restaurare, in ogni caso con progettazione appropriata che non pregiudichi gli obbiettivi che ci si pone e non danneggi gli edifici.

Diciamo che le strutture pubbliche sono le più adatte per utilizzare questi sistemi ad alta stabilità termica, intendo caserme, ospedali, scuole e quant'altro.

Per gli edifici privati dipende da caso a caso.

Comunque, considerando i livelli di inquinamento, delle metropoli ed anche delle piccole città di provincia, ritengo sia una strada obbligata, perchè la polluzione inquinante non è solo causata dai veicoli a motore, ma anche dalle istallazioni edili civili, commerciali ed anche industriali.

Il risparmio avrebbe valori notevoli considerando le strutture Commerciali e quelle Industriali. (Centri Commerciali, Mull, Fabbriche, ma anche Discoteche e locali di svago.).

La bolletta energetica dell'Italia è una delle più care del mondo in rapporto alla popolazione residente. Un qualunque tipo di risparmio in questo ambito preserverebbe oltre al portafoglio anche la salute.

Ciao.
 
all'estero dove questo mercato è più maturo è pratica comune sfruttare le spire orizzontali interrate a 1 - 1.5 metri. minor costo complessivo che il tubo in PE costa relativamente poco ed uno sbancamento assai meno di qualche pozzo trivellato a 120m.
 

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