Visto che ognuno spara il proprio piano personale, eccone un altro che penalizza poco l'Italia.
FIAT: FAZ, FINORA POCHE GARANZIE OFFERTE A OPEL
(AGI) - Berlino, 18 mag. - Il piano di Sergio Marchionne per rilevare Opel offre garanzie insufficienti per il futuro della casa di Ruesselsheim. Lo scrive oggi in un lungo articolo il quotidiano 'Frankfurter Allgemeine Zeitung', che finora ha sempre manifestato simpatie per i piani del Lingotto. Il giornale fa riferimento al "Project Phoenix", messo a punto dai manager torinesi, secondo il quale l'intera produzione dei motori delle fabbriche di General Motors in Europa verrebbe concentrata in Italia, e scrive che "l'operazione e' economicamente sensata". La 'Faz' lamenta pero' che "per questa perdita di posti di lavoro la Opel non ottiene finora altre compensazioni", aggiungendo con sarcasmo che il Lingotto "arriva al punto di offrire come riequilibrio tra Italia e Germania la chiusura di una fabbrica nei pressi di Torino, che non appartiene alla Fiat, ma a Pininfarina". Il giornale di Francoforte rileva che fino ad oggi i vertici Fiat hanno evitato di affrontare "la patata bollente" di Pomigliano d'Arco, un impianto caratterizzato "da elevato assenteismo, qualita' scadente e, a quanto si dice, anche da infiltrazioni mafiose". La 'Faz' conclude che finora il Lingotto ha promesso di mantenere in piedi la centrale Opel di Ruesselsheim, "ma non e' chiaro se questa dovra' essere qualcosa di piu' di uno staff per i piani di produzione ed un reparto marketing".
FIAT: FAZ, FINORA POCHE GARANZIE OFFERTE A OPEL
(AGI) - Berlino, 18 mag. - Il piano di Sergio Marchionne per rilevare Opel offre garanzie insufficienti per il futuro della casa di Ruesselsheim. Lo scrive oggi in un lungo articolo il quotidiano 'Frankfurter Allgemeine Zeitung', che finora ha sempre manifestato simpatie per i piani del Lingotto. Il giornale fa riferimento al "Project Phoenix", messo a punto dai manager torinesi, secondo il quale l'intera produzione dei motori delle fabbriche di General Motors in Europa verrebbe concentrata in Italia, e scrive che "l'operazione e' economicamente sensata". La 'Faz' lamenta pero' che "per questa perdita di posti di lavoro la Opel non ottiene finora altre compensazioni", aggiungendo con sarcasmo che il Lingotto "arriva al punto di offrire come riequilibrio tra Italia e Germania la chiusura di una fabbrica nei pressi di Torino, che non appartiene alla Fiat, ma a Pininfarina". Il giornale di Francoforte rileva che fino ad oggi i vertici Fiat hanno evitato di affrontare "la patata bollente" di Pomigliano d'Arco, un impianto caratterizzato "da elevato assenteismo, qualita' scadente e, a quanto si dice, anche da infiltrazioni mafiose". La 'Faz' conclude che finora il Lingotto ha promesso di mantenere in piedi la centrale Opel di Ruesselsheim, "ma non e' chiaro se questa dovra' essere qualcosa di piu' di uno staff per i piani di produzione ed un reparto marketing".