<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ecco come i cinesi si comprano i macchinoni | Il Forum di Quattroruote

Ecco come i cinesi si comprano i macchinoni

http://www.dailyblog.it/prato-sequestrati-800mila-orologi-falsi-valore-10-mln-euro-finanza-perfette-imitazioni-dei-principali-marchi-internazionali/23/07/2010/
 
In una società come la nostra dove conta apparire e non essere, dove la gente si indebita per l'iphone o per la bmw, gente che magari fatica ad arrivare a fine mesa ma, caspita, le Prada erano troppo belle per lascirle sullo scaffale, dove si comprano le scarpine Puma ed Adidas ad un bambino neonato che non sa nemmeno cosa sta indossando, mi sembra normale che qualcuno, pur di mostrare che ha speso 3000? per un orologio, si munisca di un tarocco da 30?. Smettiamola di dare la colpa ai cinesi di tutto: se c'è l'offerta, vuol dire che c'è anche la domanda. E' illegale. Verissimo, ed è giustissimo far chiudere, ma, se esistono vere e proprie organizzazioni che trattano beni contraffatti, vuol dire che il guadagno vale in rischio, chiaro segnale che c'è mercato. Quando la gente nizierà a vantarsi di quello che è o i quello che sa, e non di quello che ha e che può (o vuol far credere di poter) comprare, allora potremmo scandalizzarci. Chi scrive, si veste al supermercato o al mercato (tempo permettendo) e ha solamente alcuni capi Lacoste (di 12 anni fa, comprato in seconda media) e Paul&Shark (di 30 anni fa, ereditati da mio padre causa pancia di mezza età) per le occasioni.
 
EdoMC ha scritto:
In una società come la nostra dove conta apparire e non essere, dove la gente si indebita per l'iphone o per la bmw, gente che magari fatica ad trattano beni contraffatti, vuol dire che il guadagno vale in rischio, chiaro segnale che c'è mercato. Quando la gente nizierà a vantarsi di quello che è o i quello che sa, e non di quello che ha e che può (o vuol far credere di poter) comprare, allora potremmo scandalizzarci. Chi scrive, si veste al supermercato o al mercato (tempo permettendo) e ha solamente alcuni capi Lacoste (di 12 anni fa, comprato in seconda media) e Paul&Shark (di 30 anni fa, ereditati da mio padre causa pancia di mezza età) per le occasioni.
ottima considerazione; questi prodotti si comperano solo se ce li si puó permettere oppure è meglio lasciar perdere. Purtroppo, pur di dire "ho le Prada", si prendono i tarocchi.È veramente penoso.
 
cmq oggi dalle parti di Roma hanno chiuso il solito laboratorio dove molti cinesi lavoravano - in modo disumano anche per via del caldo torrido del locale - cucendo abiti per i soliti NOTI stilisti. Vestiti da 10 euro venduti a mille.
 
EdoMC ha scritto:
...qualcuno, pur di mostrare che ha speso 3000? per un orologio, si munisca di un tarocco da 30?. Smettiamola di dare la colpa ai cinesi di tutto: se c'è l'offerta, vuol dire che c'è anche la domanda. E' illegale. Verissimo, ed è giustissimo far chiudere...
Oltre anche a riflettere un po' però, su quanto sia sensato che fin troppe volte la differenza tra il prodotto "originale" e quello "falso" stia non nella oggettiva qualità dei materiali e delle lavorazioni ma soltanto nella presenza o meno del logo altisonante.

Ho avuto a che fare parecchio, in passato, con un settore vicino alla moda e posso garantire di aver visto di persona come una stessa azienda produttrice immettesse sul mercato il prodotto X in due versioni: una con il logo famoso e una senza, magari con alcune piccole marginali differenze. Stessa identica linea di produzione, stessa lavorazione, stessa manodopera, ma solo un "nome" diverso. A quel punto l'equazione "prodotto anonimo = scadente, pericoloso ecc." diventa alquanto discutibile. Diventa anche molto discutibile sostenere che chi compra il "falso" o l'anonimo, pagandolo 5 o 10 o 20 volte di meno, abbia preso una fregatura o sia stato poco intelligente.
 
marimasse ha scritto:
EdoMC ha scritto:
...qualcuno, pur di mostrare che ha speso 3000? per un orologio, si munisca di un tarocco da 30?. Smettiamola di dare la colpa ai cinesi di tutto: se c'è l'offerta, vuol dire che c'è anche la domanda. E' illegale. Verissimo, ed è giustissimo far chiudere...
Oltre anche a riflettere un po' però, su quanto sia sensato che fin troppe volte la differenza tra il prodotto "originale" e quello "falso" stia non nella oggettiva qualità dei materiali e delle lavorazioni ma soltanto nella presenza o meno del logo altisonante.

Ho avuto a che fare parecchio, in passato, con un settore vicino alla moda e posso garantire di aver visto di persona come una stessa azienda produttrice immettesse sul mercato il prodotto X in due versioni: una con il logo famoso e una senza, magari con alcune piccole marginali differenze. Stessa identica linea di produzione, stessa lavorazione, stessa manodopera, ma solo un "nome" diverso. A quel punto l'equazione "prodotto anonimo = scadente, pericoloso ecc." diventa alquanto discutibile. Diventa anche molto discutibile sostenere che chi compra il "falso" o l'anonimo, pagandolo 5 o 10 o 20 volte di meno, abbia preso una fregatura o sia stato poco intelligente.

C'è una bella differenza tra comprare il falso e l'anonimo. Il falso si compra, solitamente, per poter ostentare (millantare?) un marchio famoso e costoso, mentre l'anonimo si compra per esperimento e, appuratene le qualità, lo si ricompra appunto per quello che offre. La marca (quella vera), tuttavia, è un sinonimo di riconoscibilità e quasi una garanzia di qualità: i miei piedi, per esempio, "tollerano" quasi solamente le calzature Geox, negli altri casi si "ribellano" con vesciche, e, purtroppo non ho ancora trovato un'alernativa più economica. Ma non è detto che la qualità si paghi sempre e comunque cara: io compro solitamente le Polo della Robe di Kappa (valore commerciale 5,99? in offerta al Carrefour), e, nonostante costino poco, mi tornano una buona qualità; non avrò da far vedere che posso permettermi una Lacoste, o una Fred Perry, ma poco me ne interessa, anzi, mi sento soddisfatto di aver comprato un buon prodotto a pochi soldi. Poi, logiamente, nulla da biasimare se qualcuno ha passione per il vestiario firmato e decide di spenderci: qualcuno potrebbe dire lo stesso di me che vado a spendere 25? più spese di spedizione per una cazzuola da archeologo inglese quando ho le italiane che costano 10? in meno! Però, comprare un falso, a mio parere, non è passione, è ostentazione.
 
EdoMC ha scritto:
C'è una bella differenza tra comprare il falso e l'anonimo...
Volevo sottolineare il fatto che il prezzo del "non falso" è il più delle volte in larga misura
non legato a questioni di effettiva migliore qualità ma solo a speculazione commerciale.
Se tu davvero sei convinto che tutta la differenza di prezzo (diciamo almeno 70-80 euro, ovvero 150mila lire?) tra le scarpe ansimanti e quelle cadavere sia dovuta ad oggettive differenze di qualità, fai benissimo a comprarle.
Io invece, pur non mettendo in dubbio l'esistenza di differenze qualitative, non riesco assolutamente a crederci, anche per le dirette esperienze di cui parlavo; anzi, sono fortemente convinto dell'esatto contrario.
 
leon83 ha scritto:
morgan65 ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
A ridanghete....producono piu' merci di merda loro di tutto il globo messo assieme....
Ciao

Gia gia.. e' cosi' lavorando 18 ore al giorno..

quando fanno il part time, perchè il full time sono 23 ore al giorno!!!
io sono Riccionese, nel nostro comune che conta 34980 persone 3000 sono comunitari e extracomunitari, gli unici che vedo far soldi sono i cinesi, e sono furbi, prima cosa non sai mai quanti sono semmbra che scavino sotto terra come le talpe, quando saltano fuori si comperano negozi, si sono presi parecchi negozi in centro, al mercato si sono presi il 60% delle bancarelle e le pagano a peso d'oro e in contanti ??, si sono presi un bel distributore di benzina e sala con sloot dove sono maestri e girano con maserati alla piu' sfiga girano in BMW, e il fatto che la benzina da loro costa 1,215??? come fanno.
 
dexxter ha scritto:
EdoMC ha scritto:
In una società come la nostra dove conta apparire e non essere, dove la gente si indebita per l'iphone o per la bmw, gente che magari fatica ad trattano beni contraffatti, vuol dire che il guadagno vale in rischio, chiaro segnale che c'è mercato. Quando la gente nizierà a vantarsi di quello che è o i quello che sa, e non di quello che ha e che può (o vuol far credere di poter) comprare, allora potremmo scandalizzarci. Chi scrive, si veste al supermercato o al mercato (tempo permettendo) e ha solamente alcuni capi Lacoste (di 12 anni fa, comprato in seconda media) e Paul&Shark (di 30 anni fa, ereditati da mio padre causa pancia di mezza età) per le occasioni.
ottima considerazione; questi prodotti si comperano solo se ce li si puó permettere oppure è meglio lasciar perdere. Purtroppo, pur di dire "ho le Prada", si prendono i tarocchi.È veramente penoso.
lo sai cosa è veramente penoso oltre alla gente che compra marchi contraffatti a 30 euro? è veramente penoso che ESISTANO persone disposte a spendere (sprecare risorse economiche dal personalissimo punto di vista) 1.000 euro o più per una borsa o altro solo perchè firmato :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 

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