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E' ufficiale: sono poco furbo

E pare invece che sia tutto vero,ho un amica che ha vinto di tutto con i concorsi a premi,qualche anno fa ha vinto un'auto Skoda(sponsor giro d'Italia)tuttora la possiede, ma ha veramente vinto di tutto

Avrà il lato B leopardato come Elettra Lamborghini..... che poi cercare le offerte e i sottocosto sia utile mi pare evidente, anch'io giro due o tre supermercati e vado a caccia di cartellini, ma che ci si possano sparagnare 500 euro al mese non ci credo neanche se me lo dice la dea bendata in persona.
 
Avrà il lato B leopardato come Elettra Lamborghini..... che poi cercare le offerte e i sottocosto sia utile mi pare evidente, anch'io giro due o tre supermercati e vado a caccia di cartellini, ma che ci si possano sparagnare 500 euro al mese non ci credo neanche se me lo dice la dea bendata in persona.
L'hanno intervistata in una trasmissione Rai,pare che faccia solo quello tutto il giorno,poi se è una balla, chi lo può sapere.
 
Quando ero piccolo io una grossa azienda locale metteva in palio ogni anno dei premi da vincere acquistando i prodotti del marchio.
Purtroppo so per certo che nulla arrivava ai consumatori ma tutto veniva spartito tra persone interne all'azienda,magari attraverso parenti e amici,e chi doveva controllare la regolarità delle estrazioni.

Sicuramente molti concorsi a premi saranno regolari però ci vuole c...ehm fortuna e io da quel punto di vista sono abbastanza scarso.

La cosa meno verosimile dell'articolo non sono tanto i premi quanto il risparmio dichiarato di 400-500 euro al mese.
Abbiamo il C grosso ma non il fattore.
 
Negli stati unitie storie dei coupon sono vere e servono a fidelizzare i clienti, poi ci sono anche quelli che riescono ad arrivare a cifre alte ma sono pochissimi ed in pratica lo fanno come se fosse un lavoro, poi mi viene anche il sospetto che gli storein cui questi riescono a tirare su somme alte sono compiacenti perché arriva una grande pubblicità
 
Negli stati unitie storie dei coupon sono vere e servono a fidelizzare i clienti, poi ci sono anche quelli che riescono ad arrivare a cifre alte ma sono pochissimi ed in pratica lo fanno come se fosse un lavoro, poi mi viene anche il sospetto che gli storein cui questi riescono a tirare su somme alte sono compiacenti perché arriva una grande pubblicità


Io ho visto alcune puntate di quegli USA....
Pero' non ho capito se i soldi lo fanno rivendendo pare dei beni*....
O da
??
* Tipo, una volta, ricordo che per avere certe condizioni si doveva comperare un carrello mono gusto di succo di frutta....
 
Negli stati unitie storie dei coupon sono vere e servono a fidelizzare i clienti, poi ci sono anche quelli che riescono ad arrivare a cifre alte ma sono pochissimi ed in pratica lo fanno come se fosse un lavoro, poi mi viene anche il sospetto che gli storein cui questi riescono a tirare su somme alte sono compiacenti perché arriva una grande pubblicità

Negli Usa le catene di supermercati sono certamente compiacenti,anche solo per il fatto che di solito riservano una cassa al cliente che tenta l'impresa puntualmente davanti alle telecamere.
Nei programmi tv la scena classica è il registratore di cassa che dopo un tot di coupon va in tilt e la tensione è massima perchè se non lo sbloccano va a finire che il cliente deve pagare.
Che poi mal che vada uno posa gli articoli che non possono essere scontati.

Ma solo io leggo praticamente sempre sotto alla pubblicità di uno sconto la scritta "Non cumulabile con altre promozioni"?
A me sembra che da questa parte dell'oceano le catene di negozi siano molto più attente,offrono sconti ma non regalano la roba.
Quando va bene potrai pagare un articolo la metà oppure poco più del prezzo di costo.
Ma qualcosa paghi comunque.
 
Ultima modifica:
Un'altra cosa poco realistica che ho visto in quei programmi tv sono catene di supermercati che hanno riconosciuto come validi dei coupon risalenti quasi alla guerra di indipendenza.
Mi pare che la protagonista della puntata fosse la discendente di una stirpe di appassionati di coupon quindi la nonna o la trisavola le ha regalato dei coupon risalenti agli anni 60 ritagliati da qualche giornale e la catena di supermercati li ha dovuti accettare perchè non riportavano alcuna data di fine validità.
Se provi a farlo qui come minimo trovi il responsabile del negozio che per paura di ritorsioni da parte dei piani alti ti rimbalza e se ne frega altamente della cattiva pubblicità.
 
mi viene anche il sospetto che gli storein cui questi riescono a tirare su somme alte sono compiacenti perché arriva una grande pubblicità
Ci puoi scommettere la camicia. Come dicevo, sono uno di quelli che alla spesa ci sta abbastanza attento, ma ti posso mettere per iscritto che con punti e coupon ci fai saltar fuori una pizza all'anno. Se poi lo fai per lavoro è un altro discorso, ma allora non è più un risparmio.
 
Un'altra cosa poco realistica che ho visto in quei programmi tv sono catene di supermercati che hanno riconosciuto come validi dei coupon risalenti quasi alla guerra di indipendenza.
Mi pare che la protagonista della puntata fosse la discendente di una stirpe di appassionati di coupon quindi la nonna o la trisavola le ha regalato dei coupon risalenti agli anni 60 ritagliati da qualche giornale e la catena di supermercati li ha dovuti accettare perchè non riportavano alcuna data di fine validità.
Se provi a farlo qui come minimo trovi il responsabile del negozio che per paura di ritorsioni da parte dei piani alti ti rimbalza e se ne frega altamente della cattiva pubblicità.
Ma davvero i Coupon sono roba addirittura di 18° Secolo?:emoji_astonished::emoji_astonished:
 
Potrebbero fare un'unica puntata super realistica in cui il protagonista acquista per un tozzo di pane una vettura che con qualche lavoretto diventa un pezzo da museo.
Poi si ferma a fare la spesa e grazie ai coupon e al suo fiuto riempie il bagagliaio di cibarie e il negoziante gli deve pure qualche centesimo.
E infine magari tornando a casa fa una sosta per partecipare a un'asta e aggiudicarsi per pochi soldi un deposito pieno di merce rara del valore di qualche migliaio di dollari che il proprietario per qualche assurda ragione ha preferito abbandonare piuttosto che pagare l'affitto del deposito.
 
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