<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> e per fortuna che è il Corriere... | Il Forum di Quattroruote

e per fortuna che è il Corriere...

Papa Wojtyla e Mussolini. Per celebrare il Natale di Roma. Successo di pubblico alla proiezione di luci e immagini «Romagnificat», che domenica sera ha festaggiato ai Fori il 2762° compleanno della Capitale. E forse qualcuno non ha fatto molto caso se, nella sequenza di belle immagini scelte dagli organizzatori, ai volti di Alberto Sordi - nella scena più nota di Un americano a Roma - e dell'amatissimo papa Giovanni Paolo II, si sono alternate nello spettacolo la dichiarazione di guerra di Benito Mussolini e spezzoni del film sulla Resistenza Roma città aperta.

IL MITO DELL'IMPERO - Migliaia fra turisti e romani hanno assistito alla proiezione seguita al corteo di legionari e centurioni, gladiatori e tanti altri figuranti in costume, passati proprio sotto quelle grandi mappe murali che, in via dei Fori Imperiali, celebrano - per volere di Mussolini - il mito dell 'Impero Romano. «Senza di voi - ha detto il sindaco Alemanno ai legionari - si sarebbe persa una tradizione di cultura e un rapporto con l'identità. In questo modo si crea una base con la quale l'antica eredità di Roma vive e si fa conoscere. Viva il Natale di Roma». La sfilata era stata organizzata da molti gruppi storici della capitale che hanno portato in piazza anche una Legione armata di gladio.

DICHIARAZIONE DI GUERRA - L'illuminazione sui toni fra seppia e blu dei Fori e del Mercato di Traiano, ha proposto ad un certo punto della serata le immagini della dichiarazione di guerra di Mussolini del 1941, ma anche spezzoni del film di Rossellini e il volto pacificante di Karol Wojtyla. Critiche, da parte di esponenti del Pd, per il corteo storico: «Il profilo culturale di Roma merita più rispetto e non la sua farsesca parodia» ha detto Ivana Della Portella, responsabile ambiente e paesaggio del Pd del Lazio.

senza parole...
 
A me pare che si faccia di tutto per crearsi dei problemi in nome di una qualche retorica. La storia si deve guardare come rappresentazione di fatti compiuti mica come evocazione.
 
G5 ha scritto:
A me pare che si faccia di tutto per crearsi dei problemi in nome di una qualche retorica. La storia si deve guardare come rappresentazione di fatti compiuti mica come evocazione.

purtroppo qualcuno se ne appropria.........
 
Penso che Matteo volesse evidenziare il gravissimo errore nella parte evidenzita in neretto... l'Italia entrò in guerra nel Giugno 1940, non 1941...
 
alkiap ha scritto:
Penso che Matteo volesse evidenziare il gravissimo errore nella parte evidenzita in neretto... l'Italia entrò in guerra nel Giugno 1940, non 1941...

ecchesarmmai, quel che conta è il pensiero.
 
Non avevo riflettuto sulla data, mea culpa, ... mi ero concentrato maggiormente sulla futile polemica che mi pare di una dabbenaggine pari all'errore nella data.
 
arhat ha scritto:
alkiap ha scritto:
Penso che Matteo volesse evidenziare il gravissimo errore nella parte evidenzita in neretto... l'Italia entrò in guerra nel Giugno 1940, non 1941...

ecchesarmmai, quel che conta è il pensiero.
Le date storiche sono importanti,altrimenti la Rivoluzione del 1917 o la Grande Guerra '15 - '18 per esempio se sbagliamo le date rischiano di assumere un significato diverso.Gia' c'e' una ignoranza galattica in giro :(.Magari quello del Corriere e' un banale errore di stampa.
 
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