pi_greco ha scritto:
...perché i miei condomini entrano nell'androne (marmo nero) e accendono la luce scala in pieno giorno, anziché togliersi gli occhiali da sole?
perché nei luoghi pubblici (come quello in cui lavoro) ci sono zone di passaggio illuminate giorno e notte, quando ci sono ampi finestroni e perché ci sono 23°C d'estate e 26°C d'inverno...
Perché siamo lontani anni luce (...) dall'avere una mentalità nemica dello spreco.
Guarda caso, una mentalità del genere alloggiava nelle teste dei nostri bisnonni, quei pazzi furiosi che, ad esempio, consideravano i debiti come una cosa di cui vergognarsi o comunque come una sorta di malattia dalla quale tenersi il più lontano possibile; gente che non spendeva 10 (specie per comprare qualcosa di non indispensabile) se non aveva
già in tasca almeno 100 e così via. Gente che di fatto, vivendo al di sotto delle proprie possibilità finanziarie (ma su questa definizione ci sarebbe assai da discutere) ha creato i presupposti per tutto il benessere, prima vero e poi fasullo, che è seguito.
Nel passare da una generazione all'altra quella mentalità si è prima affievolita (
che senso ha risparmiare,
si vive una volta sola) e poi definitivamente estinta (
"compriamo" oggi e pagheremo, forse, domani, senza ovviamente la benché minima certezza di guadagnare i soldi necessari).
Siamo quindi arrivati alla situazione esattamente opposta, moolto più pericolosa. I nostri avi esibivano poco (anche troppo poco) ma avevano le spalle coperte, mentre oggi tantissime persone esibiscono un benessere (automobile, casa, vestiti, cellulare, televisore, vacanza...) che non posseggono, nel senso che
non sono padroni di quelle cose ma soltanto dei debiti che hanno contratto per poterle portare a casa.
Lo spreco ed il gioco d'azzardo sono entrati nelle teste molto profondamente, anche con l'ausilio di decenni di onestissima e correttissima pubblicità. Mi sembra più che naturale, quindi, che nessuno pensi a spegnere le luci nelle stanze vuote o a mettersi un maglione anziché alzare il termostato.