<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> E i danni al paese continuano ............ | Il Forum di Quattroruote

E i danni al paese continuano ............

Ecco, come i danni possono assumere dimensioni incalcolabili, quando si discute senza avere la lungimiranza. Alla fine, il paese ha perso un'altra occasione.

Fare il braccio di Ferro in un mondo come quello attuale, non può far altro che "invogliare" un cambio rapido nelle decisioni.

Trovato in rete:

Continua lo scontro a distanza tra Sergio Marchionne e i sindacati: dopo lo spostamento della produzione della nuova monovolume da Torino alla Serbia e i molti dubbi su Pomigliano d?Arco, ora arriva la notizia che la nuova Chrysler Sebring continuerà ad aessere costruita negli Stati Uniti.

Marchionne aveva dichiarato nel mese di aprile di aver deciso di spostare la produzione della berlina americana in Italia: la Sebring -probabilmente verrà ribattezzata 200C- utilizzerà lo stesso pianale della nuova Alfa Giulia e dal 2013 sarà anche marchiata Lancia. Tutti fattori che indicavano lo stabilimento di Pomigliano d?Arco come sede di realizzazione.

La produzione delle tre berline garantirebbe un futuro solido allo stabilimento campano: la speranza è che si trovi un valido accordo tra sindacati, lavoratori e azienda.

chrysler-sebring.jpg
 
MultiJet150 ha scritto:
Ecco, come i danni possono assumere dimensioni incalcolabili, quando si discute senza avere la lungimiranza. Alla fine, il paese ha perso un'altra occasione.

Fare il braccio di Ferro in un mondo come quello attuale, non può far altro che "invogliare" un cambio rapido nelle decisioni.

Trovato in rete:

Continua lo scontro a distanza tra Sergio Marchionne e i sindacati: dopo lo spostamento della produzione della nuova monovolume da Torino alla Serbia e i molti dubbi su Pomigliano d?Arco, ora arriva la notizia che la nuova Chrysler Sebring continuerà ad aessere costruita negli Stati Uniti.

Marchionne aveva dichiarato nel mese di aprile di aver deciso di spostare la produzione della berlina americana in Italia: la Sebring -probabilmente verrà ribattezzata 200C- utilizzerà lo stesso pianale della nuova Alfa Giulia e dal 2013 sarà anche marchiata Lancia. Tutti fattori che indicavano lo stabilimento di Pomigliano d?Arco come sede di realizzazione.

La produzione delle tre berline garantirebbe un futuro solido allo stabilimento campano: la speranza è che si trovi un valido accordo tra sindacati, lavoratori e azienda.

chrysler-sebring.jpg

veramente al top di gamma volevano riservare gli stabilimenti ex bertone, no?
 
Fiat, ovvero
fabbrica
italiana
automobili
trasferita

oppure Fiaa
fabbrica
internazionale
automobili
auburn hills

fra un pó qua si chiude baracca e burattini e tu continua pure a difendere il gruppo.......
 
MultiJet150 ha scritto:
Ecco, come i danni possono assumere dimensioni incalcolabili, quando si discute senza avere la lungimiranza. Alla fine, il paese ha perso un'altra occasione.

Fare il braccio di Ferro in un mondo come quello attuale, non può far altro che "invogliare" un cambio rapido nelle decisioni.

Trovato in rete:

Continua lo scontro a distanza tra Sergio Marchionne e i sindacati: dopo lo spostamento della produzione della nuova monovolume da Torino alla Serbia e i molti dubbi su Pomigliano d?Arco, ora arriva la notizia che la nuova Chrysler Sebring continuerà ad aessere costruita negli Stati Uniti.

Marchionne aveva dichiarato nel mese di aprile di aver deciso di spostare la produzione della berlina americana in Italia: la Sebring -probabilmente verrà ribattezzata 200C- utilizzerà lo stesso pianale della nuova Alfa Giulia e dal 2013 sarà anche marchiata Lancia. Tutti fattori che indicavano lo stabilimento di Pomigliano d?Arco come sede di realizzazione.

La produzione delle tre berline garantirebbe un futuro solido allo stabilimento campano: la speranza è che si trovi un valido accordo tra sindacati, lavoratori e azienda.

chrysler-sebring.jpg

vedi quante cose sono cambiate da aprile!!
ma chi ha detto quelle cose a quel giornalista?
se se le è inventate perchè fiat non ha mai smentito o rettificato?
 
Articolo un pò sgangherato..quali berline per lo stabilimento campano se sono 2 mesi circa che s'è deciso che il suo futuro produttivo sarà rappresentato dalla panda?
 
ferrets ha scritto:
tra un po' in Italia costruiranno solo Punto, Bravo e Panda

Ancora per qualche anno... l'Italia è destinata al completo declino industriale e alla povertà... se la politica non cambia registro, ma con l'attuale orizzonte sarà difficile. Quindi godiamoci ancora un decennio relativamente tranquillo e prepariamoci dal 2020 ai disordini sociali... agli scontri veri, perché quando il lavoro sarà del tutto fuori confine, quando la disoccupazione comincerà a crescere per poi galoppare, quando i conti pubblici sbarelleranno bisognerà pregare. Cominciate a prepararvi mentalmente. Io penso che emigrerò.
 
dexxter ha scritto:
Fiat, ovvero
fabbrica
italiana
automobili
trasferita

oppure Fiaa
fabbrica
internazionale
automobili
auburn hills

fra un pó qua si chiude baracca e burattini e tu continua pure a difendere il gruppo.......

Allora, secondo te, dovremmo fare i fattorini volontari per aiutarli a smontare gli Impianti e dargli una mano a trasportarli altrove ???
 
ferrets ha scritto:
grande Giuann! :D :D :D

E tu prenota la tua prossima Volvo in CINA, così i tagliandi li vai ad eseguire a Shanghai !

Mentre tu e amici perdete tempo a ridere delle aziende nostrane, loro fanno i fatti, guarda un popolo di RAGAZZI INTELLIGENTI come passa il tempo, a costruire per il paese, non a ridere.

shanghai1e.jpg
 
MultiJet150 ha scritto:
dexxter ha scritto:
Fiat, ovvero
fabbrica

internazionale
automobili
auburn hills

fra un pó qua si chiude baracca e burattini e tu continua pure a difendere il gruppo.......

Allora, secondo te, dovremmo fare i fattorini volontari per aiutarli a smontare gli Impianti e dargli una mano a trasportarli altrove ???
non credo che abbiano bisogno del nostro aiuto...
 
dal corriere della sera di oggi però le notizie non sono poi così sconfortati , almeno non per tutti , soprattutto per quelli che come dice dario di vico ......

E? giudizio pressoché unanime che il merito della ripartenza dell?economia sia innanzitutto delle imprese esportatrici, di quelle che si sono saldamente rimesse nella scia dell?industria tedesca, di quelle che hanno cominciato a vendere nei Paesi emergenti e di quelle che, approfittando del dollaro forte dei mesi scorsi, sono riuscite a portare a casa qualche buona performance negli States. Ma a dimostrazione che la via della ripresa è lastricata di contraddizioni basta ragionare sull?andamento dell?euro. Nei mesi scorsi scendendo nei confronti del dollaro ha aiutato il made in Italy, adesso però per effetto delle politiche di risanamento dei governi della Ue la moneta comune è risalita e la tendenza è stata interpretata positivamente dai commentatori, che hanno visto allontanarsi l?ombra della speculazione. Per le nostre aziende però è ridiventato difficile vendere negli Usa.

quindi qualcuno che riesce a vendere bene all'estero ci sarebbe , forse che questi industriali non hanno il consiglio di fabbrica pure loro ? o forse hanno il prodotto :D....anche sta storia del dollaro ora debole mi puzza , non è che vanno a produrre la perchè conviene con il cambio ? io oramai credo poco a quello che ci viene propinato dai media e la colpa non può essere solo di un sindacato che cmq accetta da anni salari da fame per gli operai senza combinare disastri
 
dexxter ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
dexxter ha scritto:
Fiat, ovvero
fabbrica

internazionale
automobili
auburn hills

fra un pó qua si chiude baracca e burattini e tu continua pure a difendere il gruppo.......

Allora, secondo te, dovremmo fare i fattorini volontari per aiutarli a smontare gli Impianti e dargli una mano a trasportarli altrove ???
non credo che abbiano bisogno del nostro aiuto...

Ah siiii, comperare i loro prodotti, non è aiutarli, il vero problema è che non hai più alternativa, prova a guardare dove sono prodotti per esempio tutti i CELLULARI I-Phone compreso.
 
franco58pv ha scritto:
dal corriere della sera di oggi però le notizie non sono poi così sconfortati , almeno non per tutti , soprattutto per quelli che come dice dario di vico ......

E? giudizio pressoché unanime che il merito della ripartenza dell?economia sia innanzitutto delle imprese esportatrici, di quelle che si sono saldamente rimesse nella scia dell?industria tedesca, di quelle che hanno cominciato a vendere nei Paesi emergenti e di quelle che, approfittando del dollaro forte dei mesi scorsi, sono riuscite a portare a casa qualche buona performance negli States. Ma a dimostrazione che la via della ripresa è lastricata di contraddizioni basta ragionare sull?andamento dell?euro. Nei mesi scorsi scendendo nei confronti del dollaro ha aiutato il made in Italy, adesso però per effetto delle politiche di risanamento dei governi della Ue la moneta comune è risalita e la tendenza è stata interpretata positivamente dai commentatori, che hanno visto allontanarsi l?ombra della speculazione. Per le nostre aziende però è ridiventato difficile vendere negli Usa.

quindi qualcuno che riesce a vendere bene all'estero ci sarebbe , forse che questi industriali non hanno il consiglio di fabbrica pure loro ? o forse hanno il prodotto :D....anche sta storia del dollaro ora debole mi puzza , non è che vanno a produrre la perchè conviene con il cambio ? io oramai credo poco a quello che ci viene propinato dai media e la colpa non può essere solo di un sindacato che cmq accetta da anni salari da fame per gli operai senza combinare disastri

Vedi, prima di pensare alle esportazioni grazie all'Euro debole, dovresti pensare con che moneta sono quotate le materie prime che importiamo per fare funzionare le nostre industrie di trasformazione, come per esempio: Gas, Petrolio, Rame, Nichel, Platino e Palladio (per le marmitte catalitiche) ecc... Te lo dico io, sono quotate in US $.

I sindacato Italiani, nessuno escluso, dovrebbero aggiornarsi e adeguarsi all'epoca in cui viviamo. A Marchionne, l'ho già detto in un altro post, non devi chiedere i diritti acquisiti 40 anni fa e o aumenti garantiti, non sappiamo nemmeno se il pubblico acquisterà i modelli futuri. Non basta produrre le auto per metterle nei piazzali, bisogna anche venderle.

Quindi, con Marchionne i Sindacati dovrebbero parlare la stessa lingua, per esempio: estendere le stock option a tutti i dipendenti, concordare obiettivi e se raggiunti, bonus per tutti i dipendenti, sanità integrativa, insomma diventare un po' tutti imprenditori e rischiare un po' di più mettendosi in gioco con l'azienda. Esattamente come hanno fatto alla Chrysler e alla Opel. Quella è la lingua che bisogna parlare oggi, altrimenti, non sorprendiamoci se poi chi deve investire 20 Miliardi di Euro, cambia i programmi e se ne va all'estero.

In fondo, Marchionne ha sempre detto, anche molto tempo fa, che in caso di mancato accordo, avrebbero attuato il piano B.
 
MultiJet150 ha scritto:
franco58pv ha scritto:
dal corriere della sera di oggi però le notizie non sono poi così sconfortati , almeno non per tutti , soprattutto per quelli che come dice dario di vico ......

E? giudizio pressoché unanime che il merito della ripartenza dell?economia sia innanzitutto delle imprese esportatrici, di quelle che si sono saldamente rimesse nella scia dell?industria tedesca, di quelle che hanno cominciato a vendere nei Paesi emergenti e di quelle che, approfittando del dollaro forte dei mesi scorsi, sono riuscite a portare a casa qualche buona performance negli States. Ma a dimostrazione che la via della ripresa è lastricata di contraddizioni basta ragionare sull?andamento dell?euro. Nei mesi scorsi scendendo nei confronti del dollaro ha aiutato il made in Italy, adesso però per effetto delle politiche di risanamento dei governi della Ue la moneta comune è risalita e la tendenza è stata interpretata positivamente dai commentatori, che hanno visto allontanarsi l?ombra della speculazione. Per le nostre aziende però è ridiventato difficile vendere negli Usa.

quindi qualcuno che riesce a vendere bene all'estero ci sarebbe , forse che questi industriali non hanno il consiglio di fabbrica pure loro ? o forse hanno il prodotto :D....anche sta storia del dollaro ora debole mi puzza , non è che vanno a produrre la perchè conviene con il cambio ? io oramai credo poco a quello che ci viene propinato dai media e la colpa non può essere solo di un sindacato che cmq accetta da anni salari da fame per gli operai senza combinare disastri

Vedi, prima di pensare alle esportazioni grazie all'Euro debole, dovresti pensare con che moneta sono quotate le materie prime che importiamo per fare funzionare le nostre industrie di trasformazione, come per esempio: Gas, Petrolio, Rame, Nichel, Platino e Palladio (per le marmitte catalitiche) ecc... Te lo dico io, sono quotate in US $.

I sindacato Italiani, nessuno escluso, dovrebbero aggiornarsi e adeguarsi all'epoca in cui viviamo. A Marchionne, l'ho già detto in un altro post, non devi chiedere i diritti acquisiti 40 anni fa e o aumenti garantiti, non sappiamo nemmeno se il pubblico acquisterà i modelli futuri. Non basta produrre le auto per metterle nei piazzali, bisogna anche venderle.

Quindi, con Marchionne i Sindacati dovrebbero parlare la stessa lingua, per esempio: estendere le stock option a tutti i dipendenti, concordare obiettivi e se raggiunti, bonus per tutti i dipendenti, sanità integrativa, insomma diventare un po' tutti imprenditori e rischiare un po' di più mettendosi in gioco con l'azienda. Esattamente come hanno fatto alla Chrysler e alla Opel. Quella è la lingua che bisogna parlare oggi, altrimenti, non sorprendiamoci se poi chi deve investire 20 Miliardi di Euro, cambia i programmi e se ne va all'estero.

In fondo, Marchionne ha sempre detto, anche molto tempo fa, che in caso di mancato accordo, avrebbero attuato il piano B.

dici anche cose giuste ma hai eluso la mia punzecchiatura.....prova a rileggere , cmq per essere + chiari io non ho mai sentito gli stilisti del made in italy lamentarsi sempre di tutto e di tutti come fa la fiat , per cortesia non venirmi a dire "Ma producono tutto all'estero"perchè non è affatto vero ! molti producono di la ma molti producono ancora di qua eppure vendono ed i loro sindacati sono i medesimi del metalmeccanico , chi vuole capire capisce chi vuole sempre dare la colpa agli altri dei propri problemi faccia pure , tanto mi pare che gli italiani siano abbastanza maturi da guardare la sostanza del prodotto !
 

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