Ebbene si, mercoledì sarà l'ultimo giorno di lavoro.
Dopo 9 mesi che sono impiegato presso l'ente che gestisce le case popolari a Siena (3 mesi di stage retribuito + 2 rinnovi contrattuali da 3 mesi ciascuno) domani vado a riconsegnare il contratto di assunzione a tempo determinato in direzione. :?
Poi a Gennaio vado a fare un corso di 6 settimane vicino Londra e poi speriamo bene....
Un buon 80-90% dei frequentatori del forum proviene dal centro-Nord, circa la metà di voi sono liberi professionisti e l'altra metà sono lavoratori dipendenti (in genere ricoprite ruoli medio alti) di società private.
Va da se che abbiate una certa "cultura media" abbastanza alta ed omogenea su diversi settori.
Altrettanto scontato è che abbiate una certa concezione del lavoro, vuoi perchè siete liberi professionisti, vuoi perchè provenite da una certa area geografica in cui effettivamente le cose funzionano in modo diverso che in altre.
Pensate che stando con una ragazza Veneta, sto scoprendo delle cose che per me sono totalmente "fuori concezione" e lei stessa quando è arrivata a Siena ha scoperto un mondo totalmente diverso da quello a cui era abituata a casa sua (Treviso). :shock:
Dunque vediamo di dare un senso logico alle affermazioni che spesso leggo:
Nella Pubblica amministrazione si lavora poco. :twisted:
Falso.
Comunque dipende da cosa si intende per "poco".
Direi che si lavora sicuramente MENO che nelle società private, ma non mi sento di dire che si lavora "poco".
Io lavoro "normalmente" le mie ore, dove normalmente si intende da persona di buon senso che fa il suo dovere, senza dovermi "inventare" il lavoro o senza ritmi "di produzione" allucinanti.
Il lavoro c'è, ed il personale è sempre meno.
Caso mai direi che certe volte si lavora TANTO per produrre POCO.
E questo è il difetto più grave della P.A.: una serie di giri e ri-giri per fare una cosa che sarebbe facilmente fattibile con la metà delle risorse.
Ma le procedure della P.A. non sono determinate dalla P.A. stessa, bensì dalla legge!
Chi lavora per la P.A. non potrebbe lavorare altrove. :twisted:
In parte vero.
Partiamo con una considerazione di base fondamentale: LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NON SOTTOSTA' ALLE LEGGI DI MERCATO.
Questa è una precisazione importante, secondo me è la differenza principale tra il pubblico impiego e le società private (avendo lavorato anche per una S.p.A.).
Molti di quelli che oggi lavorano presso gli enti parastatali provengono da altri enti parastatali dove nel corso degli anni non hanno ricevuto una formazione adeguata.
La Pubblica Amministrazione è un crogiolo di clientelismi :twisted:
Falso.
Almeno dove lavoro io, non ho mai visto una procedura che si discostasse da quella di legge.
Altrove (nel senso in altre zone d'Italia) ho avuto notizia che le cose funzionano un "attimino" diverso... :evil:
I concorsi per entrare nella Pubblica Amministrazione sono truccati. :twisted:
Vero un tempo, oggi meno.
Si, è vero, prima effettivamente l'influenza politica su certi concorsi era abbastanza evidente. Oggi meno, anche se, in fin dei conti il concorso non è altro che una prova di fronte ad una commissione di persone che ti giudica.
In teoria dovrebbe giudicare la tua preparazione, cosa che avviene abbastanza agli scritti. Nell'orale, si sa, c'è sempre un margine di tolleranza, e, se uno ha gli appoggi giusti, può far si che il margine di tolleranza venga piegato a suo favore.
Insomma, il concetto fondamentale è che la legge non può sopperire all'onestà delle persone.
Nel privato è diverso, perchè l'imprenditore ha tutto l'interesse ad assumere gente con le palle. Nel pubblico c'è meno responsabilizzazione. Di tutti.
I lavoratori della Pubblica Amministrazione hanno dei privilegi vergognosi. :twisted:
Vero e falso al tempo stesso.
Qui il discorso è complesso, come al solito, si vede quello che si vuole vedere e ciascuno di noi ha i propri occhiali!
Personalmente non parlerei di "privilegi vergognosi" anche se è innegabile che almeno al livello medio-basso si sta enormemente meglio sotto l'amministrazione pubblica che sotto un privato; caso mai porrei l'attenzione sul PEGGIORAMENTO (questo si che è VERGOGNOSO!) indiscusso ed indiscutibile che ha colpito la categoria dei lavoratori dipendenti sotto privati!
Nella P.A. semplicemente, si trattano i dipendenti come dovrebbero essere trattati: orari "umani", stipendi piccoli ma comunque dignitosi, regolare busta paga a fine mese, contributi pensionistici versati, malattie e ferie pagate ecc.
Tutte cose che dovrebbero essere SACROSANTE ovunque! Ma che purtroppo, si stanno perdendo sempre più.
:evil:
Dopo 9 mesi che sono impiegato presso l'ente che gestisce le case popolari a Siena (3 mesi di stage retribuito + 2 rinnovi contrattuali da 3 mesi ciascuno) domani vado a riconsegnare il contratto di assunzione a tempo determinato in direzione. :?
Poi a Gennaio vado a fare un corso di 6 settimane vicino Londra e poi speriamo bene....
Un buon 80-90% dei frequentatori del forum proviene dal centro-Nord, circa la metà di voi sono liberi professionisti e l'altra metà sono lavoratori dipendenti (in genere ricoprite ruoli medio alti) di società private.
Va da se che abbiate una certa "cultura media" abbastanza alta ed omogenea su diversi settori.
Altrettanto scontato è che abbiate una certa concezione del lavoro, vuoi perchè siete liberi professionisti, vuoi perchè provenite da una certa area geografica in cui effettivamente le cose funzionano in modo diverso che in altre.
Pensate che stando con una ragazza Veneta, sto scoprendo delle cose che per me sono totalmente "fuori concezione" e lei stessa quando è arrivata a Siena ha scoperto un mondo totalmente diverso da quello a cui era abituata a casa sua (Treviso). :shock:
Dunque vediamo di dare un senso logico alle affermazioni che spesso leggo:
Nella Pubblica amministrazione si lavora poco. :twisted:
Falso.
Comunque dipende da cosa si intende per "poco".
Direi che si lavora sicuramente MENO che nelle società private, ma non mi sento di dire che si lavora "poco".
Io lavoro "normalmente" le mie ore, dove normalmente si intende da persona di buon senso che fa il suo dovere, senza dovermi "inventare" il lavoro o senza ritmi "di produzione" allucinanti.
Il lavoro c'è, ed il personale è sempre meno.
Caso mai direi che certe volte si lavora TANTO per produrre POCO.
E questo è il difetto più grave della P.A.: una serie di giri e ri-giri per fare una cosa che sarebbe facilmente fattibile con la metà delle risorse.
Ma le procedure della P.A. non sono determinate dalla P.A. stessa, bensì dalla legge!
Chi lavora per la P.A. non potrebbe lavorare altrove. :twisted:
In parte vero.
Partiamo con una considerazione di base fondamentale: LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NON SOTTOSTA' ALLE LEGGI DI MERCATO.
Questa è una precisazione importante, secondo me è la differenza principale tra il pubblico impiego e le società private (avendo lavorato anche per una S.p.A.).
Molti di quelli che oggi lavorano presso gli enti parastatali provengono da altri enti parastatali dove nel corso degli anni non hanno ricevuto una formazione adeguata.
La Pubblica Amministrazione è un crogiolo di clientelismi :twisted:
Falso.
Almeno dove lavoro io, non ho mai visto una procedura che si discostasse da quella di legge.
Altrove (nel senso in altre zone d'Italia) ho avuto notizia che le cose funzionano un "attimino" diverso... :evil:
I concorsi per entrare nella Pubblica Amministrazione sono truccati. :twisted:
Vero un tempo, oggi meno.
Si, è vero, prima effettivamente l'influenza politica su certi concorsi era abbastanza evidente. Oggi meno, anche se, in fin dei conti il concorso non è altro che una prova di fronte ad una commissione di persone che ti giudica.
In teoria dovrebbe giudicare la tua preparazione, cosa che avviene abbastanza agli scritti. Nell'orale, si sa, c'è sempre un margine di tolleranza, e, se uno ha gli appoggi giusti, può far si che il margine di tolleranza venga piegato a suo favore.
Insomma, il concetto fondamentale è che la legge non può sopperire all'onestà delle persone.
Nel privato è diverso, perchè l'imprenditore ha tutto l'interesse ad assumere gente con le palle. Nel pubblico c'è meno responsabilizzazione. Di tutti.
I lavoratori della Pubblica Amministrazione hanno dei privilegi vergognosi. :twisted:
Vero e falso al tempo stesso.
Qui il discorso è complesso, come al solito, si vede quello che si vuole vedere e ciascuno di noi ha i propri occhiali!
Personalmente non parlerei di "privilegi vergognosi" anche se è innegabile che almeno al livello medio-basso si sta enormemente meglio sotto l'amministrazione pubblica che sotto un privato; caso mai porrei l'attenzione sul PEGGIORAMENTO (questo si che è VERGOGNOSO!) indiscusso ed indiscutibile che ha colpito la categoria dei lavoratori dipendenti sotto privati!
Nella P.A. semplicemente, si trattano i dipendenti come dovrebbero essere trattati: orari "umani", stipendi piccoli ma comunque dignitosi, regolare busta paga a fine mese, contributi pensionistici versati, malattie e ferie pagate ecc.
Tutte cose che dovrebbero essere SACROSANTE ovunque! Ma che purtroppo, si stanno perdendo sempre più.
:evil: