<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Due assi per un Turbo | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Due assi per un Turbo

Non è così. Noi scriviamo articoli in inglese per le riviste internazionali, a volte li scriviamo "from scratch", direttamente, altre volte capita di partire da un testo in italiano, e in questo caso a volte capita che per risparmiare tempo li diamo da tradurre a un madrelingua. Però, i termini tecnici glieli diamo noi, perchè lui non li sa.

Si però se l'errore lo nota uno spettatore medio in teoria se alla fine del doppiaggio ci fosse un controllo da parte di un esperto almeno parte degli strafalcioni dovrebbero essere notati e corretti.
Poi se l'errore riguarda un tecnicismo può anche passare,ma sono molto comuni errori banali che riguardano un vocabolo che ha più di un significato e la scelta di quello sbagliato per la scena.
Credo di aver già citato questo esempio ma in un film in una scena che mostrava l'inseguimento di un camion la parola CAB è stata tradotta in italiano con taxi invece che con cabina.
Ok cab può voler dire anche taxi ma nella scena di taxi non ce n'erano.
Era facile accorgersi che c'era stato un errore e che bisognava scegliere un altro tra i possibili significati del termine.
 
A me capita a volte di seguire youtuber che non scrivono la propria nazionalità sotto ogni video.
Però i canali gestiti da italiani che si rivolgono a un pubblico internazionale,quindi parlano o scrivono le descrizioni in inglese,li riconosci subito.
Si capisce che pensano in italiano e poi traducono parola per parola,senza adeguare il costrutto delle frasi alla lingua.
Poi sui sinonimi che vogliono dire quasi la stessa cosa ma non proprio noi italiani siamo scarsi.
L'uso scorretto di watch al posto di look,roba da prima media.
Spiace perchè ci vorrebbe poco per correggere certe lacune.
 
beh, se è per quello anche in altri programmi si parla spesso di "torsione" al posto di "coppia", "frizione" al posto di "attrito", albero a camme invece di albero a gomiti..... non è detto che i doppiatori siano tecnici (anzi....), se gli passano un testo in cui al traduttore è scappato qualcosa, quello leggono. Le traduzioni tecniche e scientifiche sono una bella rogna, chi non è del settore non se ne rende conto...
Mi sa che quelli di Quattroruote dovrebbero di nuovo contattare Marco Balzarotti per avere consulenza sia per se che per i colleghi su come tradurre certi termini in modo corretto.
 
Si però se l'errore lo nota uno spettatore medio in teoria se alla fine del doppiaggio ci fosse un controllo da parte di un esperto almeno parte degli strafalcioni dovrebbero essere notati e corretti.
Poi se l'errore riguarda un tecnicismo può anche passare,ma sono molto comuni errori banali che riguardano un vocabolo che ha più di un significato e la scelta di quello sbagliato per la scena.
Credo di aver già citato questo esempio ma in un film in una scena che mostrava l'inseguimento di un camion la parola CAB è stata tradotta in italiano con taxi invece che con cabina.
Ok cab può voler dire anche taxi ma nella scena di taxi non ce n'erano.
Era facile accorgersi che c'era stato un errore e che bisognava scegliere un altro tra i possibili significati del termine.
Un articolo interessante tra certi errori di traduzione
https://www.cinefacts.it/cinefacts-...auto-che-era-e-gli-errori-del-doppiaggio.html
 

Questo articolo mi sembra il classico pezo el tacon che el sbrego. Nel cinema oltre al doppiaggio c'è l'adattamento, ossia combinare il labiale della lingua originale con il doppiaggio, ed è quello il difficile. Sai gli sforzi che hanno fatto in My Fair Lady per tradurre-doppiare-adattare "The rain in Spain stays mainly in the plain" in modo che la traduzione combinasse con il labiale? Infatti, è diventata "La rana in Spagna gracida in campagna", che non c'entra una mazza con l'originale....
 
Questo articolo mi sembra il classico pezo el tacon che el sbrego. Nel cinema oltre al doppiaggio c'è l'adattamento, ossia combinare il labiale della lingua originale con il doppiaggio, ed è quello il difficile. Sai gli sforzi che hanno fatto in My Fair Lady per tradurre-doppiare-adattare "The rain in Spain stays mainly in the plain" in modo che la traduzione combinasse con il labiale? Infatti, è diventata "La rana in Spagna gracida in campagna", che non c'entra una mazza con l'originale....

E' vero che non si parla di semplice traduzione ma di adattare un nuovo testo alle immagini in cui l'attore muove le labbra.
Però a mio modo di vedere meglio una battuta fedele ma un po' fuori sincrono oppure troppo lunga in confronto al labiale che consisteva in poche parole brevi piuttosto che stravolgere il senso della scena.
Mi chiedo cosa penserebbero gli autori,che magari su una battuta si sono spaccati le corna per settimane per trovare le parole giuste,se sentissero le libere traduzioni dei doppiatori.
Un conto è se la battuta contiene una citazione o un riferimento che il pubblico estero non potrebbe capire,allora sacrificare la battuta è comprensibile.
Ma tante volte a me sembra che il senso delle battute venga stravolto più per imprecisione che per impossibilità di trovare un compromesso migliore tra traduzione letterale e compatibilità della battuta tradotta col labiale degli attori.
 
Questo articolo mi sembra il classico pezo el tacon che el sbrego. Nel cinema oltre al doppiaggio c'è l'adattamento, ossia combinare il labiale della lingua originale con il doppiaggio, ed è quello il difficile. Sai gli sforzi che hanno fatto in My Fair Lady per tradurre-doppiare-adattare "The rain in Spain stays mainly in the plain" in modo che la traduzione combinasse con il labiale? Infatti, è diventata "La rana in Spagna gracida in campagna", che non c'entra una mazza con l'originale....

Come nel film "Tra le nuvole", dove la hostess dice a George Clooney: "Do you want the can, sir?" offrendo una lattina, ma lui resta confuso perché suona come "Do you want the cancer?"
In italiano era impossibile da tradurre alla lettera, così è diventato: "La vuole una bella soda?" che non ha certo lo stesso significato dell'originale.
 
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