https://www.corriere.it/tecnologia/...-e3ce-11eb-9ca3-9397dc78a855.shtml?refresh_ce qualcuno avra' studiato gli effetti sulla psiche di un connettore maschio che si sente femmina ma viene chiamato maschio? ci saranno casi di accoppiamenti tra connettori dello stesso sesso? la prossima sara' non chiamare le mucche "mucche", e i tori "tori". non ho parole. o meglio, le ho, ma non le scrivo
Già chiamarle "mucche" è piegarsi alla cancel culture, il termine corretto in italiano è "vacche"..........
Sulla psiche del connettore non so, ma sui maroni dell'elettricista che dovrà riparare la scheda bruciata dal cortocircuiito ci sono studi molto approfonditi....
È da sempre che si distingue un connettore maschio da uno femmina. Credo che il giornalista abbia messo un po' del suo e per come la leggo io sembra che di fronte al periodo storico in cui stiamo vivendo, utilizzare ancora questi termini che potrebbero apparire sessisti o inappropriati agli occhi di qualcuno potrebbe essere una scelta poco azzeccata. L'azienda in questione sta ragionando su una terminologia tecnica che non interferisce con la sensibilità di nessuno. Una sorta di neutralità e imparzialità visto che tra l'altro sono prodotti che hanno una platea di acquirenti e utilizzatori molto vasta. Ma in realtà il connettore se ne infischia di come lo chiami
Non lo so ma ad esempio da anni esistono casi di connettori maschi che condividono lo stesso connettore femmina contemporaneamente Insomma fanno le ammucchiate... Tecnologia perversa
Già il fatto che il connettore audio senza specificarne la qualifica si chiami jack è sessista. Dovrebbe chiamarsi con uno di quei nomi americani che vanno bene per tutte le combinazioni, come charlie, alex, andy......
Sono entrambi termini maschili, quindi sono sessisti per definizione. Però io che sono etero (si può ancora?) mi oppongo ai termini spina e presa, perchè sono femminili e io mi sento discriminato come maschio.................. Chiediamo una consulenza alla Murgia?
L'ipocrisia delle parole per nascondere la realtà dei fatti. Già un paio di millenni fa un uomo spiegò ai sui simili che in tema di morale non contano le parole ma i fatti.
In barba alla parità di genere di solito se è un uomo a lamentare una discriminazione a nessuno importa una beata XXXX (non posso scrivere il termine che avevo in mente perchè è anch'esso sessista). Potrebbero chiamarlo Rosario che da noi è un nome maschile ma in altri paesi è femminile.
Capisco il senso del modificare il messaggio di benvenuto sugli aerei in "gentili ospiti", neutro ed inclusivo. Per me quello sui connettori rimane un'immane buffonata. Togliamo il sesso da tutto?, dalle statistiche alle prescrizioni mediche?. Se le cose sono fisicamente diverse, quello sono, Uno poi mentalmente può ritenersi anche un criceto ma materialmente è un'altra cosa. Di fondo rimane una ipocrisia che niente ha a ce fare col problema. Per citare nuovamente il mio vecchio, ai suoi tempi le persone "perbene" davano per rispetto del Voi al genitore. Infatti il suo [diciamo] amico quando insultava il padre gli diceva "Voi siete un cretino!".