Mille Miglia del 1930. Guidotti racconta il leggendario duello tra Varzi e Nuvolari.
Millenovecentotrenta: questa volta Guidotti alla Mille Miglia è in coppia con il grande Nuvolari, sulla 1750 con compressore ; e sono i primi dopo una volata entusiasmante, dopo una lotta leggendaria con Varzi, alla media mai vista di 100 choilometri orari e rotti.
Nel mondo dei motori si parla ancora di quella corsa per l?episodio dei fari spenti:bisogna lasciarlo raccontare a Guidotti .
?Eravamo partiti dietro - dice il pilota - e Nuvolari tirava come un dannato tra Bologna e Firenze credevo di essere in aereo, sicuramente dovevamo aver preso un bel vantaggio- pensavo- invece al controllo di Firenze ci dissero che eravamo ancora pari con Varzi , a un minuto e mezzo seguiva Campari.
Ricominciò il carosello ad Ancona , poco mancò che ammattissimo quando sentimmo che il tempo era sempre lo stesso tra noi e Varzi; a Bologna invece scoprimmo che Varzi aveva perduto terreno, adesso avevamo quattro minuti di vantaggio.?
? Nuvolari ? prosegue Guidotti ? era sfinito , mi cedette finalmente la guida , adesso si trattava di andare avanti con giudizio e di non compromettere la vittoria sicura .
A Vicenza ci avvertirono che Varzi aveva riguadagnato solo un minuto e dieci secondi dei quattro minuti che aveva perso.
Nuvolari tornò alla guida e si scatenò un ? altra volta , il vantaggio tornò a quattro minuti.
A Primolano increduli vedemmo davanti a noi ? ormai era notte - i fari di un concorrente che ci precedeva. In principio pensammo che fosse qualche dilettante cacciatosi in mezzo alla corsa, poi non avemmo più dubbi e incomincio? il duello finale ".
? Anche se la corsa era decisa diventò un punto d?onore per noi superare Varzi e per lui non farsi superare.
A Verona riacquistò un po? di vantaggio lui, poi gli fummo ancora addosso, ma non si riusciva a passare, fu allora che ebbi l?idea pazza e dissi a Nuvolari ?spegniamo i fari? ?.
Andavamo a centocinquanta all?ora, nel buio della campagna, ci voleva un certo fegato per tentare, ma Nuvolari abbassò la testa e io girai la chiavetta.
Varzi credette che avessimo mollato, che fossimo rimasti indietro e si concesse un attimo di respiro, anche lui;nello stesso momento sentì il vento della nostra vettura che lo affiancava, capì tutto e da gentiluomo perfetto si avvicinò alla destra e dette strada. ?
Questa fu la storia dei fari spenti , e passarono tre anni prima che Varzi perdonasse a Guidotti quello scherzo tremendo , ma poi divennero amici perché Guidotti, compagno fedelissimo di Nuvolari in tante gare, era il più grande ammiratore che ci fosse all?Alfa e in tutto l?automobilismo italiano del pilota galliatese.