salve a tutti,
sto leggendo un manuale di meccanica dell'automobile. Diciamo che il testo non approfondisce un granché le ragioni profonde per cui si adotta un accorgimento anziché un altro, quindi spesso capita di leggere qualcosa che non risulta affatto comprensibile (a volte basterebbe un minimo di informazione in più, che so?, un disegno).
Ovviamente, non essendo un trattato di meccanica per ingegneria, tutti gli aspetti matematici (ovvero fisici) della statica e della dinamica dei vari apparati sono, in pratica, o vagamente accennati o totalmente glissati. Insomma, è un po' una pena (sembra un po' scritto tanto per mettere giù quanto più possibile, nel minor tempo possibile)... Peraltro, è ottimo per quel che riguarda il poter formarsi una sufficiente conoscenza del meccanismo generale di funzionamento di una vettura e delle varie parti che la costituiscono.
Per esempio, in un paragrafo del secondo capitolo, intitolato "disposizione dei cilindri", leggo qualcosa del tipo: "Nel 6 cilindri a V, che è il più diffuso, si perde un'accensione ogni due giri dell'albero motore, quindi l'accensione deve essere per forza sfasata tra le due bancate ecc.". Ebbene, pur capendo il senso generale di tale affermazione, io non riesco a cogliere il perché della perdita indicata, e l'autore non specifica proprio nulla al riguardo, appunto con un disegno, o una trattazione teorica sufficiente.
Nel paragrafo immediatamente successivo, "alberi controrotanti", si legge questo: "Lo sbilanciamento [che avviene nel motore] si verifica sia per la combustione, sia per lo spostamento di pistoni e bielle", e questo intuitivamente mi risulta abbastanza chiaro, ma il prosieguo: "la cosa è più chiara considerando che nei primi 90° di rotazione dell'albero motore a partire dal "punto morto superiore" il pistone percorre più strada che nei secondi 90° e quindi è più veloce. Ciò perché il piede di biella, a parità di corsa del pistone, scende di una lunghezza pari a quella della manovella ma si allontana dal fulcro, scendendo della stessa misura si avvicina e la corsa è minore", mi risulta veramente oscuro: a me sembra che il pistone debba percorrere la stessa strada nei due quarti di giro, raffigurandomi mentalmente il moto degli elementi coinvolti.
Qualcuno è in grado di spiegarmi in modo chiaro le affermazioni citate e soprattutto di fornirmi un'indicazione bibliografica in cui i vari aspetti meccanici (motore, distribuzione, lubrificazione, raffreddamento, trasmissione) vengano trattati in modo rigoroso, con molte figure tecniche a supporto di una discussione teorica esaustiva (abbastanza avanzata)?
Grazie per l'attenzione.
sto leggendo un manuale di meccanica dell'automobile. Diciamo che il testo non approfondisce un granché le ragioni profonde per cui si adotta un accorgimento anziché un altro, quindi spesso capita di leggere qualcosa che non risulta affatto comprensibile (a volte basterebbe un minimo di informazione in più, che so?, un disegno).
Ovviamente, non essendo un trattato di meccanica per ingegneria, tutti gli aspetti matematici (ovvero fisici) della statica e della dinamica dei vari apparati sono, in pratica, o vagamente accennati o totalmente glissati. Insomma, è un po' una pena (sembra un po' scritto tanto per mettere giù quanto più possibile, nel minor tempo possibile)... Peraltro, è ottimo per quel che riguarda il poter formarsi una sufficiente conoscenza del meccanismo generale di funzionamento di una vettura e delle varie parti che la costituiscono.
Per esempio, in un paragrafo del secondo capitolo, intitolato "disposizione dei cilindri", leggo qualcosa del tipo: "Nel 6 cilindri a V, che è il più diffuso, si perde un'accensione ogni due giri dell'albero motore, quindi l'accensione deve essere per forza sfasata tra le due bancate ecc.". Ebbene, pur capendo il senso generale di tale affermazione, io non riesco a cogliere il perché della perdita indicata, e l'autore non specifica proprio nulla al riguardo, appunto con un disegno, o una trattazione teorica sufficiente.
Nel paragrafo immediatamente successivo, "alberi controrotanti", si legge questo: "Lo sbilanciamento [che avviene nel motore] si verifica sia per la combustione, sia per lo spostamento di pistoni e bielle", e questo intuitivamente mi risulta abbastanza chiaro, ma il prosieguo: "la cosa è più chiara considerando che nei primi 90° di rotazione dell'albero motore a partire dal "punto morto superiore" il pistone percorre più strada che nei secondi 90° e quindi è più veloce. Ciò perché il piede di biella, a parità di corsa del pistone, scende di una lunghezza pari a quella della manovella ma si allontana dal fulcro, scendendo della stessa misura si avvicina e la corsa è minore", mi risulta veramente oscuro: a me sembra che il pistone debba percorrere la stessa strada nei due quarti di giro, raffigurandomi mentalmente il moto degli elementi coinvolti.
Qualcuno è in grado di spiegarmi in modo chiaro le affermazioni citate e soprattutto di fornirmi un'indicazione bibliografica in cui i vari aspetti meccanici (motore, distribuzione, lubrificazione, raffreddamento, trasmissione) vengano trattati in modo rigoroso, con molte figure tecniche a supporto di una discussione teorica esaustiva (abbastanza avanzata)?
Grazie per l'attenzione.