<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Divorzio dell' anno | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Divorzio dell' anno

silverrain ha scritto:
jaccos ha scritto:
Però l'alternativa è un incentivo alla fuga. Tanto per fare un paragone, se ti propongono fuga o lavori forzati te che fai?

scappi. tanto la madre è certa, il padre non è mai certo.
Poi se han divorziato sicuramente quella lì aveva strane frequentazione.
Eppoi lei sicuramente l'ha fregato altrimenti chisselaprendeva....
ovviamente mica voleva sposarsi, era lei che lo voleva.
lui, povero, doveva rinunciare anche alle partite di calcetto per quei mocciosi (che non si sa neanche fossero suoi).

Quando ti sposi fai una scelta che comporta certi obblighi e tu ne sei cosciente.
Non ti va?
Non ti sposi.
Ma prima leggi le istruzioni e le controindicazioni.

Ovviamente non siamo tutti santi e chi scappa è, come detto prima, un essere subumano. Poi lo può fare per maliziosa furbizia o per disperazione, in ogni caso fugge davanti agli impegni sottoscritti.

Quanto al matrimonio dovrebbe essere un contratto di mutua tutela. Peccato che la pratica dica che questa tutela sia unicamente a senso unico.
Altro discorso chi dice che sia un modo per tutelare i figli. Ma scusa, allora i figli nati fuori dal matrimonio non hanno diritto a quella stessa tutela? Cosa sono, figli di serie B?

Altro discorso ancora sono i diritii che vorrebbero le coppie di fatto che sono la normalità in paesi un filino più evoluti di noi. Poi attenzione che coppie di fatto non significa uomo e donna che non si vogliono sposare o le coppie gay. Possono essere anche le due vecchine che non hanno nessuno al mondo e vivono insieme aiutandosi a vicenda. Allo stato attuale non possono farsi visita in ospedale se non negli orari prestabiliti, non possono lasciarsi qualcosa in eredità, non possono lasciare l'affitto dell'appartamento, non possono intestare polizze sulla vita, non possono avere voce in capitolo sulle decisioni importanti (come quando l'altro si trova in stato vegetativo o in coma), salvo poi presentarsi il figlio di turno che non le rivolge la parola da 30 anni a reclamare tutti questi diritti. E l'altra persona, che è stata DAVVERO vicina, che è stata DAVVERO la persona che gli ha illuminato la vita, non ha diritto nemmeno di fiatare. Questo non è giusto, non è la firma su un pezzo di carta che ti da questi diritti. Lo è la vita che dedichi all'altro. ;)
Le coppie di fatto non vogliono gli stessi diritti del matrimonio senza i relativi doveri, il matrimonio è un'altra cosa. Vogliono dei diritti che dovrebbero essere normali. In altri paesi lo sono, evidentemente in italia siamo troppo ancora troppo bigotti, dobbiamo ancora mangiarne di polenta per emanciparci seriamente.... :rolleyes:
 
jaccos ha scritto:
Quanto al matrimonio dovrebbe essere un contratto di mutua tutela. Peccato che la pratica dica che questa tutela sia unicamente a senso unico.

Permettimi ho seri dubbi.
Dubbi nati da esserci passato direttamente, quindi non generalizzare, pliz.
Magari la legge dice 10 alla ex moglie e 1 all'ex marito, ma nella realtà come sempre i fdp hanno tutto.

jaccos ha scritto:
Altro discorso chi dice che sia un modo per tutelare i figli. Ma scusa, allora i figli nati fuori dal matrimonio non hanno diritto a quella stessa tutela? Cosa sono, figli di serie B?

Scusa ma qua non ti seguo. Se tu riconosci un figlio, questo ha tutti i diritti di questo mondo. Puoi fare un esempio di quello che dici (e per inciso, cosa centra con il divorzio?)

jaccos ha scritto:
Altro discorso ancora sono i diritii che vorrebbero le coppie di fatto che sono la normalità in paesi un filino più evoluti di noi. Poi attenzione che coppie di fatto non significa uomo e donna che non si vogliono sposare o le coppie gay.

Per me non esistono coppie di fatto ma persone che non vogliono sposarsi. O ti sposi (tutti i diritti e doveri) o non ti sposi (siamo liberi e belli).
Beninteso maschio-femmina, femmina-femmina, maschio-maschio, basta che due persone si amino poi chissenefrega.
(tranne sui figli che ho dei dubbi, ma è un altro discorso ed è inutile farlo)

jaccos ha scritto:
Possono essere anche le due vecchine che non hanno nessuno al mondo e vivono insieme aiutandosi a vicenda....

Altro discorso che nulla centra con il suddetto divorzio (discorso tuttavia interessante e di cui sono in buona parte d'accordo)
Ben inteso, i patti civili fra due o più persone (che non è il matrimonio) sono un argomento che andrebbe prima o poi regolamentato per bene.
 
silverrain ha scritto:
jaccos ha scritto:
Quanto al matrimonio dovrebbe essere un contratto di mutua tutela. Peccato che la pratica dica che questa tutela sia unicamente a senso unico.

Permettimi ho seri dubbi.
Dubbi nati da esserci passato direttamente, quindi non generalizzare, pliz.
Magari la legge dice 10 alla ex moglie e 1 all'ex marito, ma nella realtà come sempre i fdp hanno tutto.

jaccos ha scritto:
Altro discorso chi dice che sia un modo per tutelare i figli. Ma scusa, allora i figli nati fuori dal matrimonio non hanno diritto a quella stessa tutela? Cosa sono, figli di serie B?

Scusa ma qua non ti seguo. Se tu riconosci un figlio, questo ha tutti i diritti di questo mondo. Puoi fare un esempio di quello che dici (e per inciso, cosa centra con il divorzio?)

jaccos ha scritto:
Altro discorso ancora sono i diritii che vorrebbero le coppie di fatto che sono la normalità in paesi un filino più evoluti di noi. Poi attenzione che coppie di fatto non significa uomo e donna che non si vogliono sposare o le coppie gay.

Per me non esistono coppie di fatto ma persone che non vogliono sposarsi. O ti sposi (tutti i diritti e doveri) o non ti sposi (siamo liberi e belli).
Beninteso maschio-femmina, femmina-femmina, maschio-maschio, basta che due persone si amino poi chissenefrega.
(tranne sui figli che ho dei dubbi, ma è un altro discorso ed è inutile farlo)

jaccos ha scritto:
Possono essere anche le due vecchine che non hanno nessuno al mondo e vivono insieme aiutandosi a vicenda....

Altro discorso che nulla centra con il suddetto divorzio (discorso tuttavia interessante e di cui sono in buona parte d'accordo)
Ben inteso, i patti civili fra due o più persone (che non è il matrimonio) sono un argomento che andrebbe prima o poi regolamentato per bene.

Sul primo punto le statistiche ci sono. Nella stragrande maggioranza dei casi i figli vanno alla madre, dev'essere una schizofrenica tossicodipendente con l'hobby della prostituzione perchè non glieli diano...

Sul secondo, mi riferivo al fatto che spesso ho sentito dire che il matrimonio è un modo per tutelare i figli. Ed è vero che un figlio nato fuori da una coppia non sposata non ha poprio gli stessi IDENTICI diritti di uno nato da una coppia sposata. Ha un filino più di tutela, ma comunque non è un motivo concreto per volersi sposare.

Gli ultimi due si annullano a vicenda. Se io e mia morosa vogliamo convivere insieme non abbiamo il diritto di visitarci in ospedale ma se sono due vecchine ti va bene? Scusa ma non regge, sono diritti a mio parere inviolabili...
 
jaccos ha scritto:
Sul primo punto le statistiche ci sono. Nella stragrande maggioranza dei casi i figli vanno alla madre, dev'essere una schizofrenica tossicodipendente con l'hobby della prostituzione perchè non glieli diano...

Mi sa che io parlavo di peperoni e tu rispondi sui cavolfiori o viceversa... :)
Non parlavo dell'affidamento dei figli, ma sul fatto di quanti exmariti sono in mutande causa divorzio e quante exmogli sono nella rda perché si devono occupare dei figli e l'ex partner è uccel di bosco o non paga gli alimenti.

jaccos ha scritto:
Sul secondo, mi riferivo al fatto che spesso ho sentito dire che il matrimonio è un modo per tutelare i figli. Ed è vero che un figlio nato fuori da una coppia non sposata non ha poprio gli stessi IDENTICI diritti di uno nato da una coppia sposata. Ha un filino più di tutela, ma comunque non è un motivo concreto per volersi sposare.

Il matrimonio è una SCELTA fra due persone. I figli possono essere una conseguenza ma sposarsi solo per tutelare i figli ... secondo me è una fesseria.

jaccos ha scritto:
Gli ultimi due si annullano a vicenda. Se io e mia morosa vogliamo convivere insieme non abbiamo il diritto di visitarci in ospedale ma se sono due vecchine ti va bene? Scusa ma non regge, sono diritti a mio parere inviolabili...[

da una parte abbiamo un rapporto d'amore, dall'altra una solidarietà reciproca.
Il secondo è il generale in cui rientra il primo.
se ti ami ti sposi, se non ti sposi, IMHO, non ti ami abbastanza.
Beninteso il divorzio dovrebbe essere più rapido possibile quando due persone non vogliono più stare assieme....
 
silverrain ha scritto:
jaccos ha scritto:
Sul primo punto le statistiche ci sono. Nella stragrande maggioranza dei casi i figli vanno alla madre, dev'essere una schizofrenica tossicodipendente con l'hobby della prostituzione perchè non glieli diano...

Mi sa che io parlavo di peperoni e tu rispondi sui cavolfiori o viceversa... :)
Non parlavo dell'affidamento dei figli, ma sul fatto di quanti exmariti sono in mutande causa divorzio e quante exmogli sono nella rda perché si devono occupare dei figli e l'ex partner è uccel di bosco o non paga gli alimenti.

jaccos ha scritto:
Sul secondo, mi riferivo al fatto che spesso ho sentito dire che il matrimonio è un modo per tutelare i figli. Ed è vero che un figlio nato fuori da una coppia non sposata non ha poprio gli stessi IDENTICI diritti di uno nato da una coppia sposata. Ha un filino più di tutela, ma comunque non è un motivo concreto per volersi sposare.

Il matrimonio è una SCELTA fra due persone. I figli possono essere una conseguenza ma sposarsi solo per tutelare i figli ... secondo me è una fesseria.

jaccos ha scritto:
Gli ultimi due si annullano a vicenda. Se io e mia morosa vogliamo convivere insieme non abbiamo il diritto di visitarci in ospedale ma se sono due vecchine ti va bene? Scusa ma non regge, sono diritti a mio parere inviolabili...[

da una parte abbiamo un rapporto d'amore, dall'altra una solidarietà reciproca.
Il secondo è il generale in cui rientra il primo.
se ti ami ti sposi, se non ti sposi, IMHO, non ti ami abbastanza.
Beninteso il divorzio dovrebbe essere più rapido possibile quando due persone non vogliono più stare assieme....

Mi sa tanto che stiamo dicendo le stesse cose... ;)
 
jaccos ha scritto:
Allo stato attuale non possono farsi visita in ospedale se non negli orari prestabiliti, non possono lasciarsi qualcosa in eredità, non possono lasciare l'affitto dell'appartamento, non possono intestare polizze sulla vita, non possono avere voce in capitolo sulle decisioni importanti

scusa, non entro nel merito della discussione ma su questi punti mi pare opportuno dare qualche indicazione di sistema.

a) non è vero che non possono lasciarsi qualcosa in eredità; possono eccome. la differenza è che nella coppia sposata sono obbligati a lasciarsi qualcosa in eredità, nella coppia non sposata non c'è obbligo.
b) per l'affitto dell'appartamento è vero che non c'è successione automatica, ma è altrettanto vero che se due vivono insieme basta fare insieme il contratto di affitto (a parte le coppie di fatto con figli minori, che hanno anche l'automatismo).
c) le polizze vita sono intestabilissime a chiunque

non so se ci siano limiti alla "visita parenti" quando il malato è cosciente e può decidere da chi farsi visitare; invece è vero che il convivente non ha voce in capitolo per il trattamento sanitario
 
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Allo stato attuale non possono farsi visita in ospedale se non negli orari prestabiliti, non possono lasciarsi qualcosa in eredità, non possono lasciare l'affitto dell'appartamento, non possono intestare polizze sulla vita, non possono avere voce in capitolo sulle decisioni importanti

scusa, non entro nel merito della discussione ma su questi punti mi pare opportuno dare qualche indicazione di sistema.

a) non è vero che non possono lasciarsi qualcosa in eredità; possono eccome. la differenza è che nella coppia sposata sono obbligati a lasciarsi qualcosa in eredità, nella coppia non sposata non c'è obbligo.
b) per l'affitto dell'appartamento è vero che non c'è successione automatica, ma è altrettanto vero che se due vivono insieme basta fare insieme il contratto di affitto (a parte le coppie di fatto con figli minori, che hanno anche l'automatismo).
c) le polizze vita sono intestabilissime a chiunque

non so se ci siano limiti alla "visita parenti" quando il malato è cosciente e può decidere da chi farsi visitare; invece è vero che il convivente non ha voce in capitolo per il trattamento sanitario

a) certo, ma solo quello che resta dopo la depredazione dei parenti a cui spetta una buona fetta per legge.
b) si ok, resta il fatto che la gestione degli immobili in caso morte è parecchio difficoltosa; ok che le scappatoie per l'affitto ci sono, ma mettiamo caso che la casa sia di proprietà, quasi sicuramente verrà tolta al convivente, a meno che il deceduto non possedesse un patrimonio ben superiore al valore dell'immobile da lasciare ai parenti, e rientriamo nel punto a.
c) avevo sentito che si sono complicazioni, mi informerò.

Il problema di fondo è che due persone che di fatto (e non firmando un pezzo di carta) sono una coppia ora non hanno i diritti che gli spetterebbero. Che non sono coincidenti con quelli del matrimonio, ma neanche sono come 2 studenti che dividono un appartamentino all'università per 9 mesi e poi ciao. Il fatto è che c'è la via di mezzo tra l'essere 2 semplici conviventi e l'essere sposati che c'è, esiste e viene praticata. Mettere la testa sotto la sabbia e negare l'evidenza (e i diritti che gli spettano) non risolve il problema ma lo accentua.
 
jaccos ha scritto:
a) certo, ma solo quello che resta dopo la depredazione dei parenti a cui spetta una buona fetta per legge.

la "fetta per legge" = riserva spetta al coniuge (che o uno è moralmente bigamo oppure non c'è) , ai figli (poca) e ai genitori (poca)
agli altri parenti, niente.

jaccos ha scritto:
b) si ok, resta il fatto che la gestione degli immobili in caso morte è parecchio difficoltosa; ok che le scappatoie per l'affitto ci sono, ma mettiamo caso che la casa sia di proprietà, quasi sicuramente verrà tolta al convivente, a meno che il deceduto non possedesse un patrimonio ben superiore al valore dell'immobile da lasciare ai parenti, e rientriamo nel punto a.

si, rientriamo nel punto a.
e rientriamo anche nel fatto che se uno ha cervello e una sola casa, e la tiene intestata solamente a sé pur avendo un compagno/a e dei figli / genitori con aspettative ereditarie, se poi la casa al compagno/a viene tolta non è colpa del sistema ma colpa sua, della sua poca previdenza

jaccos ha scritto:
c) avevo sentito che si sono complicazioni, mi informerò.

non saprei quali. però può anche essere.
 
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
a) certo, ma solo quello che resta dopo la depredazione dei parenti a cui spetta una buona fetta per legge.

la "fetta per legge" = riserva spetta al coniuge (che o uno è moralmente bigamo oppure non c'è) , ai figli (poca) e ai genitori (poca)
agli altri parenti, niente.

jaccos ha scritto:
b) si ok, resta il fatto che la gestione degli immobili in caso morte è parecchio difficoltosa; ok che le scappatoie per l'affitto ci sono, ma mettiamo caso che la casa sia di proprietà, quasi sicuramente verrà tolta al convivente, a meno che il deceduto non possedesse un patrimonio ben superiore al valore dell'immobile da lasciare ai parenti, e rientriamo nel punto a.

si, rientriamo nel punto a.
e rientriamo anche nel fatto che se uno ha cervello e una sola casa, e la tiene intestata solamente a sé pur avendo un compagno/a e dei figli / genitori con aspettative ereditarie, se poi la casa al compagno/a viene tolta non è colpa del sistema ma colpa sua, della sua poca previdenza

jaccos ha scritto:
c) avevo sentito che si sono complicazioni, mi informerò.

non saprei quali. però può anche essere.

Uh, devo andarmi a riguardare i libri di diritto... se non ricordo male se non c'è il coniuge "la fetta" va spartita con gli altri, in ogni caso nell'ambito parenti intendevo tutti quei consanguinei che per legge si cuccano di default una cospicua parte dell'eredità, anche se il deceduto fosse stato contrario.
 
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
a) certo, ma solo quello che resta dopo la depredazione dei parenti a cui spetta una buona fetta per legge.

la "fetta per legge" = riserva spetta al coniuge (che o uno è moralmente bigamo oppure non c'è) , ai figli (poca) e ai genitori (poca)
agli altri parenti, niente.

jaccos ha scritto:
b) si ok, resta il fatto che la gestione degli immobili in caso morte è parecchio difficoltosa; ok che le scappatoie per l'affitto ci sono, ma mettiamo caso che la casa sia di proprietà, quasi sicuramente verrà tolta al convivente, a meno che il deceduto non possedesse un patrimonio ben superiore al valore dell'immobile da lasciare ai parenti, e rientriamo nel punto a.

si, rientriamo nel punto a.
e rientriamo anche nel fatto che se uno ha cervello e una sola casa, e la tiene intestata solamente a sé pur avendo un compagno/a e dei figli / genitori con aspettative ereditarie, se poi la casa al compagno/a viene tolta non è colpa del sistema ma colpa sua, della sua poca previdenza

jaccos ha scritto:
c) avevo sentito che si sono complicazioni, mi informerò.

non saprei quali. però può anche essere.

Uh, devo andarmi a riguardare i libri di diritto... se non ricordo male se non c'è il coniuge "la fetta" va spartita con gli altri, in ogni caso nell'ambito parenti intendevo tutti quei consanguinei che per legge si cuccano di default una cospicua parte dell'eredità, anche se il deceduto fosse stato contrario.

non esistono "tutti quei consaguinei".
le sole persone alle quali la legge riserva una quota sono il coniuge, gli ascendenti, ed i discendenti (figli e nipoti "di nonno")

fratelli, nipoti "di zio", cugini eccetera non hanno quote di riserva.
 
belpietro ha scritto:
non esistono "tutti quei consaguinei".
le sole persone alle quali la legge riserva una quota sono il coniuge, gli ascendenti, ed i discendenti (figli e nipoti "di nonno")

fratelli, nipoti "di zio", cugini eccetera non hanno quote di riserva.

Piano, in mancanza di questi si sale o si scende mi pare fino al terzo grado di parentela...
 
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
non esistono "tutti quei consaguinei".
le sole persone alle quali la legge riserva una quota sono il coniuge, gli ascendenti, ed i discendenti (figli e nipoti "di nonno")

fratelli, nipoti "di zio", cugini eccetera non hanno quote di riserva.

Piano, in mancanza di questi si sale o si scende mi pare fino al terzo grado di parentela...

cerchiamo di non fare confusione.

stiamo parlando di ipotetici vincoli alla volontà del testatore, che impedirebbero o limiterebbero di lasciare la casa (ma anche il patrimonio in senso totale, denaro ville castelli) al compagno/a non sposato.
i vincoli sono quelli che ho detto. non ce ne sono altri.

agli altri parenti (anche oltre il terzo grado, fino al sesto) l'eredità si devolve solamente se non c'è nessun testamento.
 
Se una donna normale prende diciamo mille euro al mese di alimenti... ...e pesa sessanta chili... ...la Sig.ra Lario dovrebbe pesare 18 tonnellate?! :twisted:
 
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