<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> DieselGate, l'idiosincrasia americana dei NOx e considerazioni. | Il Forum di Quattroruote

DieselGate, l'idiosincrasia americana dei NOx e considerazioni.

In questi giorni sta tenendo banco ormai la nota vicenda del "trucchetto? Volkswagen sui motori diesel commercializzati in America, ma forse non solo in America, che inquinavano più del dovuto in regime di marcia su strada rispetto a quello di test, una vicenda che sotto il profilo morale reclama comunque una punizione esemplare per questo comportamento solo non fosse che al contrario legittimerebbe la facoltà di un qualunque costruttore di raggirare i propri utenti/clienti e farla franca.
Ma ad onor del vero con una visione più ampia dal chiacchiericcio univoco che ormai si è alzato sulla questione del trucchetto mi vengono in mente diverse considerazioni, in uno scenario che vede un?America protezionista e simbolo del consumismo improvvisamente paladina ecologista e ambientalista con l? idiosincrasia verso i NOx ma con un candido perbenismo verso la CO2.
Il fatto che tutto nasca dalla California Stato in cui le norme federali unite a quelle dello Stato rappresentano le più severe degli USA non è un caso, così come non lo è che in tema di NOx i bassissimi valori non vengano differenziati tra benzina e diesel ed i NOx sono l?unico punto debole dei diesel moderni in fatto di emissioni.
Incuriosisce il fatto che tutto sia nato anche in relazione ad un?evidente espansione del mercato diesel su auto leggere, cosa che anni fa in America sarebbe stato impensabile e che i maggiori produttori ed esportatori di motori diesel in America sono gli europei (leggi tedeschi).
Altra cosa su cui rifletto è il rapporto miglio/chilometro, ovvero dove un miglio corrisponde a circa 1,60 Km valori che se rapportati alle normative europee penalizzano estremamente i valori bassi per i NOx e premiano invece largamente i valori alti della CO2, basti pensare che un EU6 deve garantire 80 mg/km di NOx nei diesel e 60 mg/km nei benzina mentre in California siamo a quota 45 mg/mi attenzione è per miglio non per kilometro, quindi se fosse per un chilometro il valore sarebbe ancora più basso, cosa fattibile per un benzina ma assai più complicata per un diesel.
Inverso il rapporto della CO2 dove per i veicoli leggeri ai circa attuali 130g/km europei si scontrano i 225 g/mi americani, il calcolo Europa/America è similare, rapporto della massa per il primo footprint per il secondo ma in America esiste anche un?alta percentuale di light-trucks e per questi i valori di CO2 sono 298 g/mi. In Europa nel 2020 sono previste norme per portare a 95 g/km la CO2 mentre in America si attesterebbero a 182/269 g/mi.
Come dire, i diesel europei inquinano e vanno sorvegliati per il NOx mentre i benzina Americani possono tranquillamente inquinare il triplo delle auto europee senza che nessuno dica nulla e con buona pace dell?ecologia.
Di certo ciò che ne esce con le ossa rotte è l?intero sistema di omologazione, ormai vetusto e sorpassato. Adesso con l?entrata in vigore dei nuovi sistemi le cose cambieranno? forse.
 
E pensare che io credevo fosse una truffa da parte di vag.... Invece sono quei cattivoni degli yankee ad avere un sistema omologativo che fa acqua da tutte le parti....meno male...ero proprio in pena per vag...
 
reFORESTERation ha scritto:
E pensare che io credevo fosse una truffa da parte di vag.... Invece sono quei cattivoni degli yankee ad avere un sistema omologativo che fa acqua da tutte le parti....meno male...ero proprio in pena per vag...

Vag ha raggirato i test di omologazione e per questo dovrà essere punita è ben espresso in quello che ho scritto.

Ma che gli attuali sistemi omologativi fanno acqua lo sanno tutti ma gli interessi economici in gioco hanno sempre prevalso e gli americani non si distinguono in questo, dove appare evidente che i limiti EPA "calzano" meglio ai motori maggiormente prodotti dalle case americane.
 
Americani che hanno imposto dei limiti per bloccare i diesel ed agevolare i possenti motori benzina Yankee, anche se concordo che i diesel con le polveri sottili sono irritanti e cancerogeni e in Italia si vedono circolare dei catorci fumanti e puzzolenti senza essere sanzionati dalle FO, poi i ns. politici si allarmano per gli euro 5 taroccati. Chiaramente non giustifico VW che deve essere sanzionata ma la commedia all'italiana è patetica.
 
Credo sia impossibile negare la realtà...

IL MAXI-RICHIAMO

La casa tedesca prova a correre ai ripari. Secondo fonti citate dall?agenzia Bloomberg Wolkswagen sta infatti preparando un piano di richiamo per 11 milioni di auto coinvolte dallo scandalo. L?azienda contatterà «velocemente» i clienti e «l?intervento sarà gratuito».

I MODELLI

Per scoprire quali modelli possono realmente essere interessati, servirebbe una lista «intelligente» fornita dai venditori. Ma nemmeno in Volkswagen, al momento, possiedono tutte le informazioni necessarie. Così ci si basa sugli unici indizi certi, con grande beneficio d?inventario. Ricapitoliamo. Su un totale di 11 milioni di auto diesel che nel mondo hanno il software truffaldino, in Germania ne circolerebbero 2,5 milioni e in Italia, come in Francia, uno.

1) Primo indizio: parliamo solo di vetture marchiate Volkswagen, Audi, Seat e Skoda vendute tra il 2009 e il giugno di quest?anno.

2) Secondo indizio: il motore sotto inchiesta è il 4 cilindri a gasolio Tdi di tipo EA189. Per rendere l?idea, questo Common Rail è utilizzato da anni su oltre 30 modelli del Gruppo.

3) Terzo indizio: la cilindrata del propulsore che ha scatenato la bufera americana è 2 litri (2.0 TDi) ma in Europa lo stesso sistema potrebbe essere montato sul turbodiesel nella versione con cilindrata 1.6.

Il valore del prestigioso marchio Vw, secondo Brand Finance, si è già ridotto di 10 miliardi di dollari: un colpo all'immagine che si ripercuoterà sulle vendite e che tocca lo standing della stessa Germania, dove Volkswagen rappresenta un'istituzione storica ed è partecipata dallo stato di Bassa Sassonia.

Il Dipartimento di Giustizia americano ha fatto sapere che condurrà un'indagine su Volkswagen e le accuse di violazione delle norme antismog, accuse che vengono prese "molto seriamente", per "le loro potenziali implicazioni sulla salute pubblica e l'inquinamento negli Usa".

La Svizzera ha bloccato la vendita dei veicoli diesel del gruppo Volkswagen coinvolti nello scandalo dei test. Lo riporta Bloomberg citando Fedro, l'ufficio federale della viabilità elvetico. Le macchine già vendute e immatricolate non sono colpite dal provvedimento, che riguarderebbe circa 180.000 veicoli.

La massima autorità per l?ambiente, Maria Krautzberger. ?La truffa sulle emissioni non è soltanto un inganno per i clienti, ma ha anche conseguenze sull?inquinamento dell?aria?, ha detto la numero uno dell?Agenzia federale ad hoc. ?E? un danno per la salute dei cittadini. In Germania, nel 2014, il 62 per cento delle centraline nelle città è rimasto al di sopra del valore limite stabilito dall?Ue. Le dimensioni del problema sono più ampie di quanto non si creda. Qui non parliamo solo dei circa tre milioni di nuove automobili che ogni anno arrivano sul mercato. Anche per i 44 milioni di veicoli già in circolazione avremmo bisogno di una struttura indipendente con il compito di eseguire controlli e garantire che gli standard delle emissioni rimangano inalterati nel tempo. Gli Usa sono molto avanti in questo. Là le manipolazioni sono espressamente vietate e possono essere punite con multe molto salate. L?Europa deve fare altrettanto?.

Per la giustizia tedesca esiste comunque la punibilità dei reati contro la salute. Il fatto che la Volkswagen abbia messo coscientemente in circolazione veicoli con emissioni superiori ai valori consentiti ha contribuito a innalzare l?inquinamento da polveri sottili, anche se in prospettiva di una possibile inchiesta sarebbe complicato dimostrare fino a che punto valori più alti concorrono a ledere la salute delle singole persone. Infine, terzo argomento rilevante, la falsificazione di test tecnici. Qui non si scappa, si può arrivare anche alla detenzione fino a cinque anni.
 
FurettoS ha scritto:
Vag ha raggirato i test di omologazione e per questo dovrà essere punita è ben espresso in quello che ho scritto.

Ma che gli attuali sistemi omologativi fanno acqua lo sanno tutti ma gli interessi economici in gioco hanno sempre prevalso e gli americani non si distinguono in questo, dove appare evidente che i limiti EPA "calzano" meglio ai motori maggiormente prodotti dalle case americane.

Vag in Usa ha pure raggirato il contribuente yankee accedendo a contributi pubblici grazie artifici e raggiri.
Comunque, imho, per capire i limiti americani, oltre a possibili intenti protezionistici, bisogna pensare al contesto.
Hanno sempre avuto tradizionalmente motori a benzina di enorme cilindrata che eruttavano quantità industriali di CO2 e NOx.
Ora la CO2 no (eventuale effetto serra a parte), ma l'NOx da loro ha fatto molti danni, oltre a dare problemi alla salute umana di suo produceva, per via fotochimica, nelle grandi città livelli di ozono estremamente alti e poi piogge acide sparse per il paese.
E infatti ora, avendoci avuto più problemi che noi, ci stanno molto più attenti.
Quanto alle emissioni di CO2 è vero, però bisogna anche guardare il punto di partenza.
 
Taurinense ha scritto:
Americani che hanno imposto dei limiti per bloccare i diesel ed agevolare i possenti motori benzina Yankee, anche se concordo che i diesel con le polveri sottili sono irritanti e cancerogeni e in Italia si vedono circolare dei catorci fumanti e puzzolenti senza essere sanzionati dalle FO, poi i ns. politici si allarmano per gli euro 5 taroccati. Chiaramente non giustifico VW che deve essere sanzionata ma la commedia all'italiana è patetica.

Stessa cosa che hanno fatto gli europei con le normative Euro pro diesel, come vedi nessuno si dimentica di proteggere, più o meno velatamente, la propria industria. Comunque si parla di numeri ridicoli: 500.000 vetture in 6 anni quando nello stesso periodo sono stati venduti 70/75 milioni di veicoli. Fortuna che stavano eridendo quote di mercato ad altri marchi... :lol:
 
FurettoS ha scritto:
Altra cosa su cui rifletto è il rapporto miglio/chilometro, ovvero dove un miglio corrisponde a circa 1,60 Km valori che se rapportati alle normative europee penalizzano estremamente i valori bassi per i NOx e premiano invece largamente i valori alti della CO2, basti pensare che un EU6 deve garantire 80 mg/km di NOx nei diesel e 60 mg/km nei benzina mentre in California siamo a quota 45 mg/mi attenzione è per miglio non per kilometro, quindi se fosse per un chilometro il valore sarebbe ancora più basso, cosa fattibile per un benzina ma assai più complicata per un diesel.
Inverso il rapporto della CO2 dove per i veicoli leggeri ai circa attuali 130g/km europei si scontrano i 225 g/mi americani, il calcolo Europa/America è similare, rapporto della massa per il primo footprint per il secondo ma in America esiste anche un?alta percentuale di light-trucks e per questi i valori di CO2 sono 298 g/mi. In Europa nel 2020 sono previste norme per portare a 95 g/km la CO2 mentre in America si attesterebbero a 182/269 g/mi.
Come dire, i diesel europei inquinano e vanno sorvegliati per il NOx mentre i benzina Americani possono tranquillamente inquinare il triplo delle auto europee senza che nessuno dica nulla e con buona pace dell?ecologia.
Di certo ciò che ne esce con le ossa rotte è l?intero sistema di omologazione, ormai vetusto e sorpassato. Adesso con l?entrata in vigore dei nuovi sistemi le cose cambieranno? forse.

E se loro ti dicessero che siamo noi europei ad avere l'idiosincrasia per la CO2 che non è neanche un inquinante in senso stretto?

Di certo fanno più bella figura loro che le regole che hanno le fanno rispettare rispetto a noi (EU) che fissiamo regole severe che poi non vengono rispettate con il beneplacito dei rispettivi governi.
Pensavo fosse una prerogativa nostra (I), invece, da quello che sta uscando anche in D, da questo punto di vista non scherzano.
 
Che la vicenda Diesel Gate abbia scoperchiato una sorta di vaso di Pandora sulla questione ?inquinamento? delle auto appare evidente diverso però ragionarci su al di la dell?ondata polemica che lo ha investito focalizzandosi solo sull?aspetto della truffa ma tralasciando un sistema che da decenni lo permette e non fa degli americani i paladini ambientalisti del mondo.

Come è noto i NOx non sono un prodotto astruso in natura, i NOx sono composti azotati che la natura si crea da sola con i fulmini anche per rendere fertile il terreno e un loro parente, l'N2O, viene usato nel Viagra come stimolante.
Biossido di azoto (NO2) e il monossido di azoto (NO) partecipano alla formazione dell?ozono così come la CO2 mentre va specificato che la maggior componente delle piogge acide è il biossido di zolfo (SO2 ), anidride carbonica e gli ossidi d'azoto (NOx) in una componente minore. Da anni sono stati introdotti carburanti senza zolfo.
Da notare che da anni gli USA se ne sono altamente fregati dei problemi ambientali e comunque continuano a farlo, per convenienza hanno sposato la crociata contro i NOx additati di problemi più diretti alle vie respiratorie in America ma di certo non solo per i gas dalle auto ma se poi avvengono nubifragi, tempeste, grandine come noci di cocco e tutto il resto in ogni dove (a causa anche della CO2) quello è un problema che al momento non li riguarda direttamente. Di fatto i motori diesel USA come il 2.0 TDI deve essere munito di Selective Catalyst Reduction (SCR) poiché agli 80 mg/Km permessi in Europa si scontrano i 31 mg/Km concessi in usa.

Un altro aspetto che non va sottovalutato in attesa del probabile RDE (Real Driving Emission) europeo nel 2016 e poi del WLTP (the Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedures) o WLCT (World-wide harmonized Light duty Test Cycle) nel 2017 sono gli attuali test di omologazione, test che risalgono a scenari degli anni 60 fa dove le auto erano completamente diverse così come i cicli di utilizzo.
Anche loro entrano a pieno titolo sul banco degli imputati, rei di aver legalizzato le truffe sulle omologazioni di consumi e inquinamento, impensabile credere che un test al banco possa rispecchiare la guida su strada considerando poi che in fase di omologazione vengono applicate decine di accorgimenti legali per fare in modo di limitare il più possibile consumi ed emisisoni (dal conosciuto Start/Stop a gomme a basso rotolamento a modelli base e sherni di ogni accessorio per limitare il peso, AC spenta, olio a maggior potere fluidificantee via discorrendo). Questi test hanno consentito ad oggi di pubblicizzare consumi da bicicletta anche per modelli supersportivi e frantumare record con le ibride, valori poi puntualmente smentiti in un uso più vario su strada.
L?unica cosa positiva di tutto questo casino è che finalmente si sono accesi i riflettori sulla palese discrepanza di ciò che è la realtà e quello che si simula in laboratorio motivo valido quindi per testare in un contesto reale ciò che nella realtà verrà usato.
Di certo non c?è neanche molto da gioire sotto l?aspetto economico-industriale, circa il il 40% della componentistica di quelle automobili è italiana.

Dati alla mano il gruppo VAG è questo:
?La Germania ha prodotto quasi 13 milioni di veicoli nel 2013, il 17% della produzione totale e 21 dei primi 100 fornitori automobilistici al mondo sono tedeschi. Il settore è il più grande del comparto industriale tedesco, con un turnover di 384 miliardi di euro nel 2014, circa il 20% delle entrate totali del Paese e un contributo pari al 3% del Pil. E ancora, il 20% dell'export tedesco è composto da veicoli e loro parti, mentre il mercato di quel Paese rappresenta il 30% di tutte le auto prodotte (5,6 milioni) e il 20% delle immatricolazioni (3,04 milioni). In Germania ci sono 43 impianti di produzione e assemblaggio con una capacità produttiva pari a un terzo di quella dell'intera Europa e ogni cinque macchine circolanti al mondo, una è tedesca.
Nel 2014, la spesa per ricerca e sviluppo del settore automotive è stata di 17,6 miliardi di euro, equivalente a un terzo della spese totale per ricerca e sviluppo in Germania. Sempre nel 2014, il 77% delle auto prodotte in Germania era destinato al mercato internazionale e solo il settore ricerca e sviluppo dà lavoro in Germania a 93mila persone, mentre il settore nel suo insieme a 775mila. La sola Volkswagen nel 2014 ha registrato revenues per 202 miliardi di euro e ha venduto il 70% dei suoi veicoli all'estero, dando lavoro a 600mila persone in tutto il mondo?
Volkswagen dovrà pagare salato il suo sbaglio e così sarà (sbaglio che hanno fatto anche Ford, Crysler e GM in tempi non sospetti) ma dobbiamo comunque augurarci che questo colosso dell?auto sappia rispondere a questa incredibile caduta e rimettersi in piedi anche per il bene dell?Italia.
 
renatom ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Altra cosa su cui rifletto è il rapporto miglio/chilometro, ovvero dove un miglio corrisponde a circa 1,60 Km valori che se rapportati alle normative europee penalizzano estremamente i valori bassi per i NOx e premiano invece largamente i valori alti della CO2, basti pensare che un EU6 deve garantire 80 mg/km di NOx nei diesel e 60 mg/km nei benzina mentre in California siamo a quota 45 mg/mi attenzione è per miglio non per kilometro, quindi se fosse per un chilometro il valore sarebbe ancora più basso, cosa fattibile per un benzina ma assai più complicata per un diesel.
Inverso il rapporto della CO2 dove per i veicoli leggeri ai circa attuali 130g/km europei si scontrano i 225 g/mi americani, il calcolo Europa/America è similare, rapporto della massa per il primo footprint per il secondo ma in America esiste anche un?alta percentuale di light-trucks e per questi i valori di CO2 sono 298 g/mi. In Europa nel 2020 sono previste norme per portare a 95 g/km la CO2 mentre in America si attesterebbero a 182/269 g/mi.
Come dire, i diesel europei inquinano e vanno sorvegliati per il NOx mentre i benzina Americani possono tranquillamente inquinare il triplo delle auto europee senza che nessuno dica nulla e con buona pace dell?ecologia.
Di certo ciò che ne esce con le ossa rotte è l?intero sistema di omologazione, ormai vetusto e sorpassato. Adesso con l?entrata in vigore dei nuovi sistemi le cose cambieranno? forse.

E se loro ti dicessero che siamo noi europei ad avere l'idiosincrasia per la CO2 che non è neanche un inquinante in senso stretto?

Di certo fanno più bella figura loro che le regole che hanno le fanno rispettare rispetto a noi (EU) che fissiamo regole severe che poi non vengono rispettate con il beneplacito dei rispettivi governi.
Pensavo fosse una prerogativa nostra (I), invece, da quello che sta uscando anche in D, da questo punto di vista non scherzano.

Renatom non ne faccio una questione di bandiera ma di metodo, ne dico che gli europei sono meglio o peggio, semplicemente non si può additare come ecologisti agli americani perchè "d'improvviso" hanno deciso di effettuare dei test sui motori diesel, mercato in netta espansione in America a danno dei benzina, tenendo presente che la loro normativa penalizza i NOx, di norma molto bassi nei benzina e più alti nei diesel, e lascia ampio spazio alla CO2; di norma più alta nei benzina e più bassa nei diesel.
In america motori diesel e benzina hanno stesso trattamento, in europa Diesel e Benzina hanno livelli differenziati.
 
FurettoS ha scritto:
renatom ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Altra cosa su cui rifletto è il rapporto miglio/chilometro, ovvero dove un miglio corrisponde a circa 1,60 Km valori che se rapportati alle normative europee penalizzano estremamente i valori bassi per i NOx e premiano invece largamente i valori alti della CO2, basti pensare che un EU6 deve garantire 80 mg/km di NOx nei diesel e 60 mg/km nei benzina mentre in California siamo a quota 45 mg/mi attenzione è per miglio non per kilometro, quindi se fosse per un chilometro il valore sarebbe ancora più basso, cosa fattibile per un benzina ma assai più complicata per un diesel.
Inverso il rapporto della CO2 dove per i veicoli leggeri ai circa attuali 130g/km europei si scontrano i 225 g/mi americani, il calcolo Europa/America è similare, rapporto della massa per il primo footprint per il secondo ma in America esiste anche un?alta percentuale di light-trucks e per questi i valori di CO2 sono 298 g/mi. In Europa nel 2020 sono previste norme per portare a 95 g/km la CO2 mentre in America si attesterebbero a 182/269 g/mi.
Come dire, i diesel europei inquinano e vanno sorvegliati per il NOx mentre i benzina Americani possono tranquillamente inquinare il triplo delle auto europee senza che nessuno dica nulla e con buona pace dell?ecologia.
Di certo ciò che ne esce con le ossa rotte è l?intero sistema di omologazione, ormai vetusto e sorpassato. Adesso con l?entrata in vigore dei nuovi sistemi le cose cambieranno? forse.

E se loro ti dicessero che siamo noi europei ad avere l'idiosincrasia per la CO2 che non è neanche un inquinante in senso stretto?

Di certo fanno più bella figura loro che le regole che hanno le fanno rispettare rispetto a noi (EU) che fissiamo regole severe che poi non vengono rispettate con il beneplacito dei rispettivi governi.
Pensavo fosse una prerogativa nostra (I), invece, da quello che sta uscando anche in D, da questo punto di vista non scherzano.

Renatom non ne faccio una questione di bandiera ma di metodo, ne dico che gli europei sono meglio o peggio, semplicemente non si può additare come ecologisti agli americani perchè "d'improvviso" hanno deciso di effettuare dei test sui motori diesel, mercato in netta espansione in America a danno dei benzina, tenendo presente che la loro normativa penalizza i NOx, di norma molto bassi nei benzina e più alti nei diesel, e lascia ampio spazio alla CO2; di norma più alta nei benzina e più bassa nei diesel.
In america motori diesel e benzina hanno stesso trattamento, in europa Diesel e Benzina hanno livelli differenziati.

Ma chi lo dice che sono ecologisti?

Quello che volevo suggerire è di non prendere per "giusti" in assoluto i nostri limiti.
Loro sono più laschi sulla CO2 e più severi su NOx; il tuo post pare dare per scontato che i nostri limiti vanno bene e loro sbagliano.
Volevo fare notare che non bisogna darlo per scontato. Tutto qui.

Poi, visto quello che salta fuori relativamente al comportamento ipocrita di istituzioni europee e nazionali varie, forse non è il caso di criticare tanto gli americani.
 
cibeles ha scritto:
Comunque si parla di numeri ridicoli: 500.000 vetture in 6 anni quando nello stesso periodo sono stati venduti 70/75 milioni di veicoli. Fortuna che stavano eridendo quote di mercato ad altri marchi... :lol:

Questo è in parte vero, ma bisogna tener presente che vendere motori diesel su veicoli passeggeri in America è come vendere un pò ghiaccioli al polo Nord.

Allo stato attuale il mercato si stava espandendo e gli ultimim dati davano il 23% delle auto Volkswagen vendute negli Usa come diesel.

L'avanzata del diesel stava rosicchiando mercato sia ai benzina sia all'ibrido e sicuramente i maggiori produttori di auto diesel sono gli europei.
 
renatom ha scritto:
FurettoS ha scritto:
renatom ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Altra cosa su cui rifletto è il rapporto miglio/chilometro, ovvero dove un miglio corrisponde a circa 1,60 Km valori che se rapportati alle normative europee penalizzano estremamente i valori bassi per i NOx e premiano invece largamente i valori alti della CO2, basti pensare che un EU6 deve garantire 80 mg/km di NOx nei diesel e 60 mg/km nei benzina mentre in California siamo a quota 45 mg/mi attenzione è per miglio non per kilometro, quindi se fosse per un chilometro il valore sarebbe ancora più basso, cosa fattibile per un benzina ma assai più complicata per un diesel.
Inverso il rapporto della CO2 dove per i veicoli leggeri ai circa attuali 130g/km europei si scontrano i 225 g/mi americani, il calcolo Europa/America è similare, rapporto della massa per il primo footprint per il secondo ma in America esiste anche un?alta percentuale di light-trucks e per questi i valori di CO2 sono 298 g/mi. In Europa nel 2020 sono previste norme per portare a 95 g/km la CO2 mentre in America si attesterebbero a 182/269 g/mi.
Come dire, i diesel europei inquinano e vanno sorvegliati per il NOx mentre i benzina Americani possono tranquillamente inquinare il triplo delle auto europee senza che nessuno dica nulla e con buona pace dell?ecologia.
Di certo ciò che ne esce con le ossa rotte è l?intero sistema di omologazione, ormai vetusto e sorpassato. Adesso con l?entrata in vigore dei nuovi sistemi le cose cambieranno? forse.

E se loro ti dicessero che siamo noi europei ad avere l'idiosincrasia per la CO2 che non è neanche un inquinante in senso stretto?

Di certo fanno più bella figura loro che le regole che hanno le fanno rispettare rispetto a noi (EU) che fissiamo regole severe che poi non vengono rispettate con il beneplacito dei rispettivi governi.
Pensavo fosse una prerogativa nostra (I), invece, da quello che sta uscando anche in D, da questo punto di vista non scherzano.

Renatom non ne faccio una questione di bandiera ma di metodo, ne dico che gli europei sono meglio o peggio, semplicemente non si può additare come ecologisti agli americani perchè "d'improvviso" hanno deciso di effettuare dei test sui motori diesel, mercato in netta espansione in America a danno dei benzina, tenendo presente che la loro normativa penalizza i NOx, di norma molto bassi nei benzina e più alti nei diesel, e lascia ampio spazio alla CO2; di norma più alta nei benzina e più bassa nei diesel.
In america motori diesel e benzina hanno stesso trattamento, in europa Diesel e Benzina hanno livelli differenziati.

Ma chi lo dice che sono ecologisti?

Quello che volevo suggerire è di non prendere per "giusti" in assoluto i nostri limiti.
Loro sono più laschi sulla CO2 e più severi su NOx; il tuo post pare dare per scontato che i nostri limiti vanno bene e loro sbagliano.
Volevo fare notare che non bisogna darlo per scontato. Tutto qui.

Poi, visto quello che salta fuori relativamente al comportamento ipocrita di istituzioni europee e nazionali varie, forse non è il caso di criticare tanto gli americani.

Ma certo che no Retanom. Non sto tifando per i "nostri" o per i "loro" test sto solo dicendo e in parte lo spiego, attenzione, gli americani valutano in modo diverso da noi europei ed anche loro hanno le loro falle. Prima di parlare di amabasciatori nelle battaglie per la salute confrontiamo tutto.

La cosa più aberrante, al di la del tarocaggio delle centraline, è il sistema di omologazione che da decenni opera omologando auto che risultano avere prestazioni da record ma che poi su strada risultano irrealistici, il tutto nella piena legalità.
 
FurettoS ha scritto:
Prima di parlare di amabasciatori nelle battaglie per la salute confrontiamo tutto.

Su questo non c'è dubbio.

Magari però, all'opposto, come europei, possiamo fare un piccolo bagno di umiltà, visto che, fino ad una settimana fa ci consideravamo i "meglio" di tutti da questo punto di vista.
 
renatom ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Prima di parlare di amabasciatori nelle battaglie per la salute confrontiamo tutto.

Su questo non c'è dubbio.

Magari però, all'opposto, come europei, possiamo fare un piccolo bagno di umiltà, visto che, fino ad una settimana fa ci consideravamo i "meglio" di tutti da questo punto di vista.

Assolutamente si, questo non prescinde dalla correttezza da parte di Volkswagen nel garantire "idonei" i suoi cleandiesel.
Credo che questo servirà anche risvegliare l'Europa sotto questo aspetto, hai visto mai che si inizi a fare sul serio. ;)
 
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