<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Dichiarazioni da leggere ....... Marchionne: ''Qualcuno ha aperto i cancelli dello zoo'' | Il Forum di Quattroruote

Dichiarazioni da leggere ....... Marchionne: ''Qualcuno ha aperto i cancelli dello zoo''

Meditatgente, meditate ...... ovviamente dopo aver letto:

marchionne-sergio-250-1.jpg
sergio-marchionne-a-parigi.jpg


ROMA - L'Italia "ha perso il senso istituzionale, la bussola è partita, qualcuno ha aperto i cancelli dello zoo e sono usciti tutti. E' difficile andare in giro per il mondo a spiegare cosa succede in Italia. E' vergognoso". Così l'amministratore delegato della Fiat, intervenendo ad un convegno della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, a Firenze, ha commentato gli ultimi fatti di violenza che si sono verificati nel Paese.

"Dobbiamo prendere le distanze tutti quanti, da una cultura disastrosa che alza la tensione sociale e nega il dialogo'', ha affermato l'ad. ''Questa - ha insistito Marchionne - è una cultura che non ci appartiene e che serve solo a distruggere ciò che di buono stiamo tentando di costruire".

Marchionne non ha risparmiato critiche durissime agli oppositori dei piani del gruppo
automobilistico. "Noi investiamo 20 miliardi di euro e prendiamo anche gli schiaffi". Quindi ha parlato dell'accordo di Pomigliano, evidenziando che non venga usato per ragioni politiche". "La Fiat non ha mai tirato in ballo la Costituzione", ha dichiarato

Marchionne ha sottolineato che si sta "cercando un punto di convergenza tra noi e alcune persone che non vogliono capire come sta andando il mondo". Nell'intervento si è soffermato sulle ragioni di Fabbrica Italia: "Non è un progetto che nasce da un calcolo di convenienza", ha assicurato, rivelando che spiegare il senso dell'iniziativa agli analisti finanziari "è stata una delle cose più difficili" che ha dovuto fare negli ultimi tempi.

"Le logiche economiche e finanziarie - ha proseguito l'ad della Fiat - ci spingerebbero verso altre scelte e verso altri paesi che offrono condizioni più vantaggiose e maggiori certezze. Ma credo che la Fiat abbia il dovere di guardare prima di tutto all'Italia, per quello che ha sempre rappresentato e per quello che significa ancora oggi per il Paese".
 
MultiJet150 ha scritto:
Le logiche economiche e finanziarie ci spingerebbero verso altre scelte e verso altri paesi che offrono condizioni più vantaggiose e maggiori certezze. Ma credo che la Fiat abbia il dovere di guardare prima di tutto all'Italia, per quello che ha sempre rappresentato e per quello che significa ancora oggi per il Paese".

Bene allora farà un passo indietro sulla scelta di chiudere Termini Imerese
.
Voglio ricordare che li si produce una vettura (la Lancia ipsilion) che costa alla fiat circa 1000 euro in più
.
la gente però le compra
.
e quindi i 1000 euro in più quella gente li sborsa.
.
che la fiat voglia invece guadagnare sempre lo stesso importo e spendere molto di meno per costruirla?
.
on è un ente di beneficenza
ma io una ipsiolon costruita il polonia non la comprerò mai.
 
Peccato che l'operaio italiano si stà accorgendo solo ora che il signor maglioncino lo sta prendendo per i fondelli. Tuttavia e meglio che il manager italo-canadese rifletta quando scandisce le frasi o i suoi concetti da fantascienza , perchè con le sue sparate gli stipendi si sono dimezzati e l'acquisto delle sue auto e crollata .
 
La mia aziendolina e' italiana al 100%.
Esistono filiali in giro per il mondo.
Mai nessuno di noi s ie' vergognato all'estero,anzi il gruppo e' in espansione e la Emma ci ha anche premiato tempo fa.ù

Il problema non e' l'italia e gli italiani(qualche politico ci mette il suo)ma di coloro che vogliono fare la politica e l'imprenditore allo stesso tempo.
 
MultiJet150 ha scritto:
Meditatgente, meditate ...... ovviamente dopo aver letto:

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ROMA - L'Italia "ha perso il senso istituzionale, la bussola è partita, qualcuno ha aperto i cancelli dello zoo e sono usciti tutti. E' difficile andare in giro per il mondo a spiegare cosa succede in Italia. E' vergognoso". Così l'amministratore delegato della Fiat, intervenendo ad un convegno della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, a Firenze, ha commentato gli ultimi fatti di violenza che si sono verificati nel Paese.

"Dobbiamo prendere le distanze tutti quanti, da una cultura disastrosa che alza la tensione sociale e nega il dialogo'', ha affermato l'ad. ''Questa - ha insistito Marchionne - è una cultura che non ci appartiene e che serve solo a distruggere ciò che di buono stiamo tentando di costruire".

Marchionne non ha risparmiato critiche durissime agli oppositori dei piani del gruppo
automobilistico. "Noi investiamo 20 miliardi di euro e prendiamo anche gli schiaffi". Quindi ha parlato dell'accordo di Pomigliano, evidenziando che non venga usato per ragioni politiche". "La Fiat non ha mai tirato in ballo la Costituzione", ha dichiarato

Marchionne ha sottolineato che si sta "cercando un punto di convergenza tra noi e alcune persone che non vogliono capire come sta andando il mondo". Nell'intervento si è soffermato sulle ragioni di Fabbrica Italia: "Non è un progetto che nasce da un calcolo di convenienza", ha assicurato, rivelando che spiegare il senso dell'iniziativa agli analisti finanziari "è stata una delle cose più difficili" che ha dovuto fare negli ultimi tempi.

"Le logiche economiche e finanziarie - ha proseguito l'ad della Fiat - ci spingerebbero verso altre scelte e verso altri paesi che offrono condizioni più vantaggiose e maggiori certezze. Ma credo che la Fiat abbia il dovere di guardare prima di tutto all'Italia, per quello che ha sempre rappresentato e per quello che significa ancora oggi per il Paese".

l'ultima volta che hanno aperto i cancelli è scappato lapo.
 
Io stavo meditando su questo...

PARIS (Reuters) -- Italian automaker Fiat has decided to launch new products only at the end of 2011 or early 2012 due to the weakness of the market, its CEO said on Friday.

"We have saved ammunition awaiting for the recovery," CEO Sergio Marchionne told reporters on the sidelines of the Paris auto show.

"New models will arrive at the end of 2011, early 2012. Launching new products in a market that is so structurally weak has no sense," he said.
Niente modelli nuovi per i prossimi 12-15 mesi.
 
Marchionne è un grande manager, poche parole di circostanza e tanta sostanza.

Purtroppo deve farsi capire da un Paese che parla tanto ma non vuole fare niente (non sto parlando di gente che non lavora, perchè ce né davvero tanta).
 
modus72 ha scritto:
Io stavo meditando su questo...

PARIS (Reuters) -- Italian automaker Fiat has decided to launch new products only at the end of 2011 or early 2012 due to the weakness of the market, its CEO said on Friday.

"We have saved ammunition awaiting for the recovery," CEO Sergio Marchionne told reporters on the sidelines of the Paris auto show.

"New models will arrive at the end of 2011, early 2012. Launching new products in a market that is so structurally weak has no sense," he said.
Niente modelli nuovi per i prossimi 12-15 mesi.

Dev'esserti sfuggito il product plan allora perchè diceva esattamente le stesse cose.
 
Il prossimo modello nuovo e' la nuova Panda,che sara' presentata a Francoforte a settembre dell' anno prossimo...
 
MultiJet150 ha scritto:
Meditatgente, meditate ...... ovviamente dopo aver letto:

marchionne-sergio-250-1.jpg
sergio-marchionne-a-parigi.jpg


ROMA - L'Italia "ha perso il senso istituzionale, la bussola è partita, qualcuno ha aperto i cancelli dello zoo e sono usciti tutti. E' difficile andare in giro per il mondo a spiegare cosa succede in Italia. E' vergognoso". Così l'amministratore delegato della Fiat, intervenendo ad un convegno della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, a Firenze, ha commentato gli ultimi fatti di violenza che si sono verificati nel Paese.

"Dobbiamo prendere le distanze tutti quanti, da una cultura disastrosa che alza la tensione sociale e nega il dialogo'', ha affermato l'ad. ''Questa - ha insistito Marchionne - è una cultura che non ci appartiene e che serve solo a distruggere ciò che di buono stiamo tentando di costruire".

Marchionne non ha risparmiato critiche durissime agli oppositori dei piani del gruppo
automobilistico. "Noi investiamo 20 miliardi di euro e prendiamo anche gli schiaffi". Quindi ha parlato dell'accordo di Pomigliano, evidenziando che non venga usato per ragioni politiche". "La Fiat non ha mai tirato in ballo la Costituzione", ha dichiarato

Marchionne ha sottolineato che si sta "cercando un punto di convergenza tra noi e alcune persone che non vogliono capire come sta andando il mondo". Nell'intervento si è soffermato sulle ragioni di Fabbrica Italia: "Non è un progetto che nasce da un calcolo di convenienza", ha assicurato, rivelando che spiegare il senso dell'iniziativa agli analisti finanziari "è stata una delle cose più difficili" che ha dovuto fare negli ultimi tempi.

"Le logiche economiche e finanziarie - ha proseguito l'ad della Fiat - ci spingerebbero verso altre scelte e verso altri paesi che offrono condizioni più vantaggiose e maggiori certezze. Ma credo che la Fiat abbia il dovere di guardare prima di tutto all'Italia, per quello che ha sempre rappresentato e per quello che significa ancora oggi per il Paese".

Dopo mesi di minacce ai lavoratori, qualcuno gli avrà chiesto conto dei disastrosi dati di vendita e lui vuole fare il verginello dialogatore.

COMICO! :lol: :lol:

Chi semina vento, raccoglie tempesta.

Vai verso altri paesi Marpionne,. pero' ricordati che le macchine dovrai venderle là, che qui la pacchia è finita.

Io comincio a dirti Bye Bye (saluto in inglese, perchè so che l'Italia e gli italiani ti fanno schifo), non sapendo quanto durerai ancora.

PS: HO MEDITATO ABBASTANZA?
 

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