<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> De profundis per X5 e X6 | Il Forum di Quattroruote

De profundis per X5 e X6

Su 4R di marzo sono riportati i dati delle vendite di gennaio 2013. X5 e X6 non compaiono più nella classifica, segno che ne hanno vendute meno di 45 (dato relativo all'ultima, Mitsu Outlander). Un anno fa erano arrivate rispettivamente a 50 e 66, con un tonfo rispetto alle 209 e 206 di gennaio 2011.
Crisi economica, politica fiscale prociclica e paure più o meno giustificate del redditometro hanno decretato la fine commerciale di SUV che per anni avevano comandato il loro segmento.
 
In questo caso, la crisi non è il motivo principale. Basta leggere altri dati, altrettanto significativi. Nel 2012, la Ferrari ha stabilito il proprio record di vendite in assoluto; nello stesso anno, il mercato italiano ha segnato per il Cavallino un bel -46%, ovvero si è ridotta la vendita di quasi la metà.
Improvvisamente tutti quelli con i soldi si sono trovati tutti poveri, o la più che punitiva politica fiscale ha ingenerato una recessione, sia reale che psicologica?
 
finalmente.... :D

personalmentre le reputo brutte ed inutili...

millle e mille altre bmw più blle e valide...

;)
 
renexx ha scritto:
In questo caso, la crisi non è il motivo principale. Basta leggere altri dati, altrettanto significativi. Nel 2012, la Ferrari ha stabilito il proprio record di vendite in assoluto; nello stesso anno, il mercato italiano ha segnato per il Cavallino un bel -46%, ovvero si è ridotta la vendita di quasi la metà.
Improvvisamente tutti quelli con i soldi si sono trovati tutti poveri, o la più che punitiva politica fiscale ha ingenerato una recessione, sia reale che psicologica?

Renexx, non riprendiamo sempre lo stesso discorso. Ma siamo proprio sicuri che quella politica così punitiva (è vero) non sia stata giustificata da anni di cattivi comportamenti? O che quantomeno quei cattivi comportamenti abbiano reso quelle stesse norme inique (mi riferisco a cose come l'entità della tassa di lusso e la sua applicazione, o ai cosiddetti "blitz") più accettabili per il grosso della popolazione di quanto non lo sarebbero state anche solo una decina di anni fa? E che questo non abbia permesso alla solita classe politica ingorda e truffatrice di approfittarne?
E allora di chi è veramente la colpa?
E' lo stesso discorso che ho sentito fare da parecchie persone "del nord" su questo stesso forum riguardo per giustificare i prezzi astronomici delle assicurazioni qui al sud. Chi truffa qui è più numeroso della media nazionale, cionondimeno è solo una piccolissima parte degli abitanti. Eppure per colpa di quei pochi anche chi come me non ha mai fatto incidenti (fin'ora) ne reali ne tantomeno fittizi si ritrova a pagare dal doppio al triplo di chi abita in altre zone d'Italia. Non si può cambiare prospettiva a seconda di come ci faccia comodo (non mi riferisco a te, ho preso il tuo intervento solo come spunto di riflessione).
 
Matteo__ ha scritto:
renexx ha scritto:
In questo caso, la crisi non è il motivo principale. Basta leggere altri dati, altrettanto significativi. Nel 2012, la Ferrari ha stabilito il proprio record di vendite in assoluto; nello stesso anno, il mercato italiano ha segnato per il Cavallino un bel -46%, ovvero si è ridotta la vendita di quasi la metà.
Improvvisamente tutti quelli con i soldi si sono trovati tutti poveri, o la più che punitiva politica fiscale ha ingenerato una recessione, sia reale che psicologica?

Renexx, non riprendiamo sempre lo stesso discorso. Ma siamo proprio sicuri che quella politica così punitiva (è vero) non sia stata giustificata da anni di cattivi comportamenti? O che quantomeno quei cattivi comportamenti abbiano reso quelle stesse norme inique (mi riferisco a cose come l'entità della tassa di lusso e la sua applicazione, o ai cosiddetti "blitz") più accettabili per il grosso della popolazione di quanto non lo sarebbero state anche solo una decina di anni fa? E che questo non abbia permesso alla solita classe politica ingorda e truffatrice di approfittarne?
E allora di chi è veramente la colpa?
E' lo stesso discorso che ho sentito fare da parecchie persone "del nord" su questo stesso forum riguardo per giustificare i prezzi astronomici delle assicurazioni qui al sud. Chi truffa qui è più numeroso della media nazionale, cionondimeno è solo una piccolissima parte degli abitanti. Eppure per colpa di quei pochi anche chi come me non ha mai fatto incidenti (fin'ora) ne reali ne tantomeno fittizi si ritrova a pagare dal doppio al triplo di chi abita in altre zone d'Italia. Non si può cambiare prospettiva a seconda di come ci faccia comodo (non mi riferisco a te, ho preso il tuo intervento solo come spunto di riflessione).

L'incapacità di contenere gli sprechi genera una pressione fiscale iniqua, che strangola il Paese in tutte le forme.
Chi truffa, per stare al tuo esempio, è esecrabile. Ma la pratica truffaldina si è diffusa perchè le compagnie, invece di indagare e quindi spendere in periti e avvocati, fin dall'inizio hanno preferito pagare perchè tanto i costi li avrebbero scaricati su tutti gli assicurati.
Il malaffare parte magari dal basso, ma è dall'alto che si legittimano certi comportamenti.
 
renexx ha scritto:
In questo caso, la crisi non è il motivo principale. Basta leggere altri dati, altrettanto significativi. Nel 2012, la Ferrari ha stabilito il proprio record di vendite in assoluto; nello stesso anno, il mercato italiano ha segnato per il Cavallino un bel -46%, ovvero si è ridotta la vendita di quasi la metà.
Improvvisamente tutti quelli con i soldi si sono trovati tutti poveri, o la più che punitiva politica fiscale ha ingenerato una recessione, sia reale che psicologica?
Per una casa come la Ferrari un incremento a due cifre è (relativamente) facile da ottenere: basta che 1.000 miliardari cinesi decidano di mettersi in garage un cavallino ed è fatta!
Per quanto riguarda casa nostra, la questione non è spiegabile con un solo fattore. Qielli che ho citato valgono per tutte le macchine di lusso: le aspettative negative di coloro che avrebbero comunque le possibiltià di comprarsi il SUV premium li hanno portati a ridiminsionarsi un pò. La Mercedes con l'ML 250 è riuscita a trovarsi uno spazio, offrendo un prodotto che non paga il superbollo e ed è fiscalmente meno "visibile", tanto che a gennaio 2013 sono stati venduti 285 pezzi (403 un anno prima)..
Per quanto concerne il caso specifico di BMW, i modelli sono stati rinnovati nel 2010 e quindi sono meno "freschi" di altri
 
Il calo di vendite della X5 un po' me lo aspettavo perché è un suv di tipo tradizionale, quello della X6 mi sorprende perché è più moderno.
 
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/buonanotte-italia-crollo-dei-consumi-33-nel-2012-troppe-tasse-da-pagare-e-le-45009.htm
 
Matteo__ ha scritto:
renexx ha scritto:
In questo caso, la crisi non è il motivo principale. Basta leggere altri dati, altrettanto significativi. Nel 2012, la Ferrari ha stabilito il proprio record di vendite in assoluto; nello stesso anno, il mercato italiano ha segnato per il Cavallino un bel -46%, ovvero si è ridotta la vendita di quasi la metà.
Improvvisamente tutti quelli con i soldi si sono trovati tutti poveri, o la più che punitiva politica fiscale ha ingenerato una recessione, sia reale che psicologica?

Renexx, non riprendiamo sempre lo stesso discorso. Ma siamo proprio sicuri che quella politica così punitiva (è vero) non sia stata giustificata da anni di cattivi comportamenti? O che quantomeno quei cattivi comportamenti abbiano reso quelle stesse norme inique (mi riferisco a cose come l'entità della tassa di lusso e la sua applicazione, o ai cosiddetti "blitz") più accettabili per il grosso della popolazione di quanto non lo sarebbero state anche solo una decina di anni fa? E che questo non abbia permesso alla solita classe politica ingorda e truffatrice di approfittarne?
E allora di chi è veramente la colpa?
E' lo stesso discorso che ho sentito fare da parecchie persone "del nord" su questo stesso forum riguardo per giustificare i prezzi astronomici delle assicurazioni qui al sud. Chi truffa qui è più numeroso della media nazionale, cionondimeno è solo una piccolissima parte degli abitanti. Eppure per colpa di quei pochi anche chi come me non ha mai fatto incidenti (fin'ora) ne reali ne tantomeno fittizi si ritrova a pagare dal doppio al triplo di chi abita in altre zone d'Italia. Non si può cambiare prospettiva a seconda di come ci faccia comodo (non mi riferisco a te, ho preso il tuo intervento solo come spunto di riflessione).

In questo paese, i primi a dover essere puniti, e gravemente, per il loro operato, sono proprio gli appartenenti alla classe politica. Se parti da questo presupposto, vedi che non sono titolati a nessuna azione correttiva nei nostri confronti, almeno finché non riformano prima i privilegi propri. Ma non pare aria. Qualcosa nel rapporto fra eletti ed elettori si é definitivamente rotto, e lo fa somigliare piü a quello fra sudditi e regnanti. Ma il parametro che fa funzionare un rapporto di sudditanza non é più la rappresentatività democratica, quanto la violenza e la repressione. Il livello di intolleranza é destinato a salire, certe cose non si accettano più.
 
Non ci piove, ma io dicevo un'altra cosa: certe norme son passate solo ed unicamente perchè la popolazione le ha tollerate. Manco a farlo apposta, qualche tempo fa abbiamo tutti discusso lungamente sulla questione dei pneumatici invernali obbligatori al posto delle catene. La legge non è passata, perchè un pò tutti, eccettuato ovviamente chi ne avrebbe beneficiato, si erano dichiarati contro.
Per quel che riguarda lo stato attuale dei costi di mantenimento delle autovetture, è ormai stato sdoganato il pensiero secondo cui queste siano un male necessario. E quindi il grosso della popolazione non se la sente di colpevolizzare i politici quando aggiungono una nuova gabella. Chiaramente è un atteggiamento sbagliato, perchè in questo modo la faccenda non viene vista nel suo insieme e di fatto ciò permette che argomenti di facciata e del tutto inconsistenti vengono utilizzati solo come leva per spillare altri quattrini. Proprio perchè questo Stato da democratico (ammesso che lo sia mai stato) è divenuto altra cosa, è esattamente sulle divisioni del popolo che i criminali che ci governano fanno leva e approfittano.
Per quel che riguarda la seconda parte del tuo discorso però, non posso ritenermi d'accordo, sembri infatti dimenticare un "piccolissimo" particolare: la classe politica di un Paese è sempre lo specchio della poplazione. Qualcuno li quei signori ce li ha pur messi (e continua a metterceli, aggiungerei io), è troppo facile poi non farsi un po' di esame di coscienza e andare a scaricare le colpe dello stato di fatto solo su quella determinata categoria. E così si torna al discorso delle assicurazioni e delle tasse in generale.......
 
Matteo__ ha scritto:
Non ci piove, ma io dicevo un'altra cosa: certe norme son passate solo ed unicamente perchè la popolazione le ha tollerate. Manco a farlo apposta, qualche tempo fa abbiamo tutti discusso lungamente sulla questione dei pneumatici invernali obbligatori al posto delle catene. La legge non è passata, perchè un pò tutti, eccettuato ovviamente chi ne avrebbe beneficiato, si erano dichiarati contro.
Per quel che riguarda lo stato attuale dei costi di mantenimento delle autovetture, è ormai stato sdoganato il pensiero secondo cui queste siano un male necessario. E quindi il grosso della popolazione non se la sente di colpevolizzare i politici quando aggiungono una nuova gabella. Chiaramente è un atteggiamento sbagliato, perchè in questo modo la faccenda non viene vista nel suo insieme e di fatto ciò permette che argomenti di facciata e del tutto inconsistenti vengono utilizzati solo come leva per spillare altri quattrini. Proprio perchè questo Stato da democratico (ammesso che lo sia mai stato) è divenuto altra cosa, è esattamente sulle divisioni del popolo che i criminali che ci governano fanno leva e approfittano.
Per quel che riguarda la seconda parte del tuo discorso però, non posso ritenermi d'accordo, sembri infatti dimenticare un "piccolissimo" particolare: la classe politica di un Paese è sempre lo specchio della poplazione. Qualcuno li quei signori ce li ha pur messi (e continua a metterceli, aggiungerei io), è troppo facile poi non farsi un po' di esame di coscienza e andare a scaricare le colpe dello stato di fatto solo su quella determinata categoria. E così si torna al discorso delle assicurazioni e delle tasse in generale.......

L'analisi su chi elegge l'eletto è sempre obbligatoria, e spesso tende a rattristare. Ma soprattutto in relazione all'ultima compagine che ci ha governato, e si è resa protagonista degli ultimi soprusi in ordine di tempo, la risposta allado manda "chi lo ha eletto" è "nessuno".

E sarà così anche per la prossima.

E' questo il discrimine che traccia il solco fra un paese sovrano ed uno suddito di un potere autoreferenziale che si autoperpetua senza alcuna legittimazione, che poi viene a mancare non solo come difetto generale di rappresentatività, ma anche, conseguentemente, nel dettaglio dell singole Vessazioni.

Ma abbiamo tutti i riflessi un po' appannati e rallentati.
 
Matteo__ ha scritto:
Non ci piove, ma io dicevo un'altra cosa: certe norme son passate solo ed unicamente perchè la popolazione le ha tollerate..

Oggi al TG hanno detto che il 65% della popolazione non arriva a fine mese; decine di persone si sono suicidate; ecc... NON si tollera più un granchè, direi.
Basta seguire la cronaca. Mai come ora il Palazzo è distante dalla situazione reale.
 
Infatti ho detto "son passate". In tutti i sensi. Le conseguenze delle proprie azioni si vedono sempre "dopo" le proprie azioni. È che in Italia si è sempre faticato a vedere il nesso tra le due cose. Adesso sembra un po' che almeno sotto quest'aspetto si cambi. E sia chiaro che mi riferisco anche ora sia ad elettori che ad eletti.
Mai come ora invece il palazzo è stato vicino alla situazione reale. Nemmeno loro a quanto pare sanno se arriveranno a fine mese. ;)
 
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