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Dalle mie parti, effettivamente, è così

renatom ha scritto:
pi_greco ha scritto:
belpietro ha scritto:
le scuole dei religiosi sono un discorso a parte.
una parte spesso triste... vita vissuta...
Probabilmente, anche lì la realtà sarà variegata.

Qui non vanno oltre le scuole medie e sono, comunque, piuttosto marginali.
qui invece ci sono non soltanto dei licei (in città e fuori città) e diverse altre scuole superiori, ma anche la università cattolica che ha anche indirizzi che la statale locale non ha.
 
Cometa Rossa ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
Posso portarti la mia esperienza; da me ci sono scuole private dove fai 18 anni in uno e poi in qualche maniera ti prendi il diploma, e scuole private dove ti fai il mazzo tanto, ma tanto.

Esatto:
le prime servono a quei figli di famiglie benestanti
che magari hanno l' impresina e gli serve un titolo solo per
non arretrare rispetto al padre e dare discredito alla Ditta stessa.
Le seconde sono quelle vere, che si frequentano per i piu'
svariati, ma positivi, motivi

In base alla mia esperienza, ma ti parlo di 25 anni fa, nelle prime più che i figli di famiglie benestanti ci finivano quelli che avevano toppato alla pubblica, poi avevano abbandonato gli studi, salvo poi scoprire che serviva un diploma per fare un lavoro che avevano trovato, e quindi vai di pagamento e recupero degli anni a nastro. Però ti parlo della mia zona, dove al padre titolare d'impresa fregava nulla che il figlio avesse un diploma, salvo che lo stesso fosse necessario per fare il proprio lavoro

Alla fine siamo li'.
Con la differenza che quelli che conosco io.....
Oltre il padre, non se li sarebbe assunti nessuno :D
 
Sinteticamente, mi ritrovo sulle posizioni ed esperienze di Cometa Rossa, belpietro, a_gricolo. Dire privata o pubblica non significa nulla, indicando quale scuola ed in che periodo dici tutto.
Molto schematicamente, potrei dire che a livello di scuola dell'obbligo buona parte delle private offrono un livello qualitativo mediamente superiore alla media di quelle pubbliche, ma ciò non toglie che alcune sezioni in alcuni istituti pubblici siano oltre modo eccellenti. A livello di istruzione secondaria, qualche tempo fa c'era un'eccellenza di assoluto rilievo, succesivamente travolta dagli effetti collaterali della crisi (ha chiuso), ma la maggior parte dei (pochi) istituti privati superiori erano diplomifici a cottimo. La differenza tra la qualità mediua delle private dell'obbligo e quelle superiori ha una sua logica: alla scuola dell'obbligo comunque di fatto non bocciano più ed in qualche modo con un sei e calcio nel sedere ne esci: pertanto le famiglie non hanno alcuna necessità di investire soldi su un "pezzo di carta" che lo danno in ogni caso, ma, eventualmente, investono su una preparazione di base migliore, in vista dell'istruzoine superiore.
Per quanto concerne, appunto, l'istruzione superiore, i locali licei hanno storicamente una certa fama di severità (non so ora, ma tempo fa non arrivava alla maturità più del 25-30% degli iscritti al primo anno, e questo tanto nei licei quanto negli istituti tecnici, anzi, in questi ultimi la selezione era forse ancora più severa)
 
a_gricolo ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
renatom ha scritto:
Probabilmente, anche lì la realtà sarà variegata.

Qui non vanno oltre le scuole medie e sono, comunque, piuttosto marginali.

ovviamente lo è: io ho già pre iscritto mio figlio a due medie private e religiose, nonostante sia ancora in prima elementare; ma quelle due le conosco bene, su altre non so se lo farei
(qui da me ci sono elementari, medie e superiori di carattere religioso)

Anche qui, e sono tutt'altro che diplomifici.

In terza superiore siamo passati da 34 alunni a 26 :D ( ed agli esami di riparazione a settembre c'era la fila, gli 8 in meno erano proprio capitolati definitivamente con la pagella di giugno). poi avevamo i bimestri invece dei quadrimestri, in modo da avere 4 pagelle in un anno ( rigorosamente firmate a casa dai genitori), cosicchè ad ogni bimestre ci fossero almeno due voti scritti e due orali in ogni materia; tutti i temi scritti, una volta valutati dal professore, dovevano essere firmati dai genitori, anche da maggiorenni non potevamo firmarci il libretto per le assenze ma sempre passare dai genitori ( ergo, impossibile marinare la scuola), ogni volta che un professore entrava od usciva dall'aula era nostro obbligo alzarci in piedi come forma di rispetto. Ore di sciopero in 5 anni? 2, per solidarietà alla scuola pubblica ( non ricordo in che contesto). Ora di assemblea di classe? Penso zero. Ore di assemblea di istituto? Zero. Ore di autogestione? Zero.
 
Il diploma viene rilasciato, con facilità, da una commissione, composta come è noto da docenti interni e da commissari esterni, per lo più provenienti da scuole statali. Fino a qualche anno fa non si facevano scrupolo di fermare gli ignoranti, anche dal nome importante (ricordate Alberto Tomba?). Ora la sciatteria che pervade il sistema Italia ha colpito duramente anche la scuola, e ha reso il diploma una burletta, con percentuali di promozione bulgare.
Assicuro che dalle mie parti trovi: Buoni Licei statali, ITIS statali squallidi, Diplomifici privati (con complicità di commisari inetti), Buone scuole private (Licei, scuole tecniche e scuole professionali). Per i pluribocciati, poi, ci sono scuole serali (statali) assai accoglienti, che una volta erano un ascensore per operai ambiziosi e capaci, ora si sono ridotti a mega corsi di recupero...
A quando un sistema di valutazione indipendente, che valuti e confronti senza pietà scuole statali e private?
 
La cosa che più mi rattrista, e devo dire sempre di più, è constatare che la scuola sta declinando come istituzione, sopratutto perchè è sempre meno libera, e qui non distinguo tra statale o parificata o privata riconosciuta o altro, il dramma è che la scuola e l'università sono divenute aziende e cessano il proprio ruolo istituzionale, che è e deve tornare ad essere libero, aperto, culturale, innovativo, altrimenti gli altri paesi ci vedranno come un museo decadente a cielo aperto e dei millenni di cultura umanistica, artistica, giuridica, scientifica, tecnica etcetcetc non rimarrà che il ricordo che verrà coltivato nelle scuole ed atenei stranieri.
 
Cometa Rossa ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
renatom ha scritto:
Probabilmente, anche lì la realtà sarà variegata.

Qui non vanno oltre le scuole medie e sono, comunque, piuttosto marginali.

ovviamente lo è: io ho già pre iscritto mio figlio a due medie private e religiose, nonostante sia ancora in prima elementare; ma quelle due le conosco bene, su altre non so se lo farei
(qui da me ci sono elementari, medie e superiori di carattere religioso)

Anche qui, e sono tutt'altro che diplomifici.

In terza superiore siamo passati da 34 alunni a 26 :D ( ed agli esami di riparazione a settembre c'era la fila, gli 8 in meno erano proprio capitolati definitivamente con la pagella di giugno). poi avevamo i bimestri invece dei quadrimestri, in modo da avere 4 pagelle in un anno ( rigorosamente firmate a casa dai genitori), cosicchè ad ogni bimestre ci fossero almeno due voti scritti e due orali in ogni materia; tutti i temi scritti, una volta valutati dal professore, dovevano essere firmati dai genitori, anche da maggiorenni non potevamo firmarci il libretto per le assenze ma sempre passare dai genitori ( ergo, impossibile marinare la scuola), ogni volta che un professore entrava od usciva dall'aula era nostro obbligo alzarci in piedi come forma di rispetto. Ore di sciopero in 5 anni? 2, per solidarietà alla scuola pubblica ( non ricordo in che contesto). Ora di assemblea di classe? Penso zero. Ore di assemblea di istituto? Zero. Ore di autogestione? Zero.
Io alle superiori sono andato ad un Istituto Tecnico Agrario seguendo un indirizzo sperimentale in cui sostituivano le materie pratiche con inglese per 5 anni, informatica per 5 anni (parliamo di 30 anni fa), matematica per 5 anni e con orario maggiorato (ottima per chi doveva proseguire gli studi all'università), chimica per 5 anni e con orario maggiorato, diritto e qualche altra materia che ora non ricordo.
Bene, siamo partiti in 28 e siamo arrivati in 12: più o meno la severità era ai livelli della scuola che stai descrivendo tu.
Morale: anche una scuola pubblica che tutti si aspettano essere di livello inferiore e "facile" può essere selettiva e può formare bene.
Il merito è stato del preside, anche se era uno stroz@ne unico, e di diversi insegnanti che hanno fatto fino in fondo il loro dovere e che hanno voluto davvero bene alla scuola in cui insegnavano e ai loro alunni (con loro c'era un rapporto davvero speciale e addirittura ci permettevano di frequentare i laboratori di inglese, informatica e chimica anche al pomeriggio e al quarto e quinto potevamo andare di pomeriggio anche da soli sotto la mia responsabilità: mi hanno dato letteralmente le chiavi dell'istituto!)

Ciao.
 
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